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Inviato: Gio 18 Mar, 2010 19:42 Oggetto: |
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charlie brown ha scritto: | senji ha scritto: | Appena finito Rivelazioni.
Bel romanzo, vera SF hard, molto ricco di idee, di personaggi e situazioni. Una struttura complessa, frutto di un grande ed ammirevole lavoro di immaginazione e costruzione, che rende il romanzo interessante ed avvincente.
Per contro, questa complessità è anche il difetto principale del libro: spesso troppo incasinato, con molte vicende poco approfondite o poco spiegate... lasciate in sospeso, soluzioni troppo facili per problemi presentati come molto complessi... ecc...
Si ha la sensazione di troppa carne al fuoco... che il tutto sia un po' sfuggito di mano all'autore che non è stato capace di gestire appropriatamente la gran mole di situazioni e vicende presentate.
Il finale, poi, è veramente tirato via, molto deludente (e mediocre) nell'ottica della complessità di tutta la storia e delle spigazioni “dovute”.
Infine, ma è una nota molto personale, non mi piace per niente questo stile di scrittura in cui si cambia soggetto ogni 3-4-5 pagine. Vero che dopo un po' ci si abitua (..insomma..) ma è uno stile pessimo che contribuisce, tra l'altro, ad incasinare ulteriormente una trama già di per se complicata.
Cmq, il mio giudizio complessivo è certamente positivo, almeno un 6½ |
Ciao, potresti gentilmente dirmi l'autore del libro?
Thanks!!! |
Alastair Reynolds!
Purtroppo però 8l primo volume è uscito 6-7 mesi fa e il secondo 5 in Urrania.. Difficile reperirli, sbattimento su ebay o comprovendolibri oppure rassegnarsi e pagare 30 euro per due copie stropicciate frutto del reso delle edicole alla mondadori.. |
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charlie brown
«Vorlon»
Messaggi: 983 Località: Utopia (San Francisco, CA)
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Inviato: Ven 19 Mar, 2010 11:44 Oggetto: |
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Palmer ha scritto: | charlie brown ha scritto: | senji ha scritto: | Appena finito Rivelazioni.
Bel romanzo, vera SF hard, molto ricco di idee, di personaggi e situazioni. Una struttura complessa, frutto di un grande ed ammirevole lavoro di immaginazione e costruzione, che rende il romanzo interessante ed avvincente.
Per contro, questa complessità è anche il difetto principale del libro: spesso troppo incasinato, con molte vicende poco approfondite o poco spiegate... lasciate in sospeso, soluzioni troppo facili per problemi presentati come molto complessi... ecc...
Si ha la sensazione di troppa carne al fuoco... che il tutto sia un po' sfuggito di mano all'autore che non è stato capace di gestire appropriatamente la gran mole di situazioni e vicende presentate.
Il finale, poi, è veramente tirato via, molto deludente (e mediocre) nell'ottica della complessità di tutta la storia e delle spigazioni “dovute”.
Infine, ma è una nota molto personale, non mi piace per niente questo stile di scrittura in cui si cambia soggetto ogni 3-4-5 pagine. Vero che dopo un po' ci si abitua (..insomma..) ma è uno stile pessimo che contribuisce, tra l'altro, ad incasinare ulteriormente una trama già di per se complicata.
Cmq, il mio giudizio complessivo è certamente positivo, almeno un 6½ |
Ciao, potresti gentilmente dirmi l'autore del libro?
Thanks!!! |
Alastair Reynolds!
Purtroppo però 8l primo volume è uscito 6-7 mesi fa e il secondo 5 in Urrania.. Difficile reperirli, sbattimento su ebay o comprovendolibri oppure rassegnarsi e pagare 30 euro per due copie stropicciate frutto del reso delle edicole alla mondadori.. |
Grazie! Penso che proverò a recuperarli direttamente in lingua originale, magari in formato e-books!!!!www.lospaziobianco.it
"CHE COS'E' LA BELLEZZA, O LA BONTA', O L'ARTE, O L'AMORE, O DIO? CI MUOVIAMO SULLA FRONTIERA DELL'INCONOSCIBILE E CERCHIAMO DI CAPIRE CIO' CHE NON PUO' ESSERE CAPITO. E QUESTO CHE CI FA UOMINI." |
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Palomino
«Horus»
Messaggi: 16806 Località: Virtualmente tra monti e mare
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Inviato: Sab 20 Mar, 2010 16:32 Oggetto: |
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Finiti (e alcuni da un po' di tempo).
Il quinto principio - Vittorio Catani
Un buon romanzo cyberpunk.
PhOxGen! - Bonera & Frusca
L'idea non è delle più originali e in alcuni momenti l'inserimento di personaggi, film ed altro della nostra realtà in quella alternativa asburgica disturba. Ma è un a scelta ben precisa degli autori e non pigrizia mentale per inventarsi cose nuove. Ma malgrado questo è una storia godibile.
Ascensore per l'ignoto - Carducci ( )& Fambrini
Giuro che ho provato a leggerlo. Ma dopo poche pagine mi son stufato.
Non posso giudicarlo.
Nel Paese dei Ciechi - H.G. Wells
Come possa un racconto scritto nel 1904 essere ancora moderno nelle tematiche e nello stile narrativo è il motivo per cui Wells è un grande scrittore di fantascienza.
Come possa un libricino di 50 pagine scarse costare 5.50 è un grande mistero editoriale.
Il drago di pietra - Kay Pendragon
Ho impiegato circa 40 minuti per leggere questo libretto di 96 pagine.
E' la storia di Mercurio un sedicenne che arriva in un paese in cerca del padre, viene arrestato, viene adorato e spinto a risvegliare un drago mitico ( e tutto nella stessa giornata) quindi condurre i buoni controii cattivi e scoprire chi è il Cattivo praticamente dopo una settimana.
Un po' come un certo Luke che nel giro di tre giorni diventa uno Jedi .....
Vabbè.
Palomino. "But now the rains weep o'er his hall,
With no one there to hear.
Yes now the rains weep o'er his hall,
And not a soul to hear"
The Rains Of Castamere |
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Inviato: Sab 20 Mar, 2010 21:21 Oggetto: |
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L'opera dello spazio - Jack Vance. Indubbiamente JV sa sempre scrivere delle buone storie. Quessta in particolare, non fosse altro che per il lampante gioco di parole tra Space Opera e (an) Opera (in the) Space, forse meritava di più.
Molti temi classici di Vance sono presenti: l'incontro con creature aliene, l'esplorazione avventurosa, la comunicazione. Ci sono anche interessanti spunti di riflessione sull'universalità della musica, sulla criminalità e sulle apparenze.
Ma il complesso rimane abbastanza sciapo. La storia si potrebbe riassumere in due righe: a seguito di una esibizione di musica classica aliena, una ricca mecenate terrestre decide di portare le maggiori Opere scritte sulla terra in giro per la galassia incontrando bizarre creature, con risultati imprevedibili.
Mi è sembrato che in fondo Vance sia dell'opinone che in Fondo, ciò che per noi è un capolavoro operistico, per altri non solo potrebbe non esserlo, ma potrebbe anche non significare nulla. Come a dire che la Musica in fondo, non è universale; smentendo di fatti l'ipotesi iniziale della protagonista.
Siamo lontani dalle avventure del pianeta gigante, ricche di suspance situazioni imprevedibili.
Lo ho letto con piacere sul tapis roulant della palestra.. e ho detto tutto..
Voto finale: 6-. Al limite della sufficienza.
A breve recensione de Un regalo dalle stelle di James Gunn. Nonostante un inizio blando, mi ha stupito dalla metà in poi! |
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Inviato: Sab 20 Mar, 2010 23:43 Oggetto: |
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Un Regalo dalle Stelle - James Gunn. L'inizio mi aveva lasciato perplesso, almeno fino alla metà del primo capitolo. Una coincidenza non solo assurda, ma anche banale fa trovare al protagonista un libro con indicazioni aliene con le istruzioni per costruire una nave spaziale e per raggiungerli. Al protagonista si affianca poi una co-protagonista che sembra la signora in giallo.. da timida e goffa commerciante di libri usati a intraprendente investigatrice e determinata scienziata.
A dire la verità tutto va molto di fretta, e, come dicevo, fino al momento della "partenza" sembra tutto un po' arrabbattato e banale.
Ma dal viaggio in poi, Un regalo dalle stelle si trasforma in un piccolo gioiello.
Pur rimanendo un romanzo agile e poco approfondito (l'idea è molto buona: avrebbe meritato un romanzo ben più lungo) non manca di essere altamente evocativo, stimolante e riflessivo. Il capitolo nel viaggio dentro il buco nero mi ha davvero esaltato, tanto da farmi pensare, per la grande capacità di rendere l'assurdità della vita in un paradosso temporale, perfino ad UBIK di PKD.
GLi ultimi due capitoli poi chiudono il cerchio della storia con delle affascinanti speculazioni sull'origine della vita, della scienza, dell'universo e dei suoi componenti, sul soprannaturale, sulle scelte umane, sull'intelligenza come arma contro il Caos.
La sua ipotesi "scientificamente soprannaturale" che dà un senso a tutta la storia è molto, molto affascinante.
Voto finale: 8! Ma solo ed esclusivamente perchè avrei voluto che fosse più lungo e approfondito! |
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Otrebla
«Amante Galattico»
Messaggi: 19681 Località: Nordica
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Inviato: Dom 21 Mar, 2010 14:23 Oggetto: |
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Palmer ha scritto: | Un Regalo dalle Stelle - James Gunn. L'inizio mi aveva lasciato perplesso, almeno fino alla metà del primo capitolo....
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Non so. Carino, ma non mi ha entusiasmato.
Mi sembrava che ogni volta che avesse uno spunto interessante, lo trascurasse per andare da un'altra parte.
Forse è a causa del formato "sei racconti separati, ma in sequenza, sapendo che sarebbero stati raccolti assieme""I buoni sono quelli che decidono chi sono i cattivi - Lucy Van Pelt" |
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Inviato: Dom 21 Mar, 2010 17:30 Oggetto: |
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Otrebla ha scritto: | Palmer ha scritto: | Un Regalo dalle Stelle - James Gunn. L'inizio mi aveva lasciato perplesso, almeno fino alla metà del primo capitolo....
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Non so. Carino, ma non mi ha entusiasmato.
Mi sembrava che ogni volta che avesse uno spunto interessante, lo trascurasse per andare da un'altra parte.
Forse è a causa del formato "sei racconti separati, ma in sequenza, sapendo che sarebbero stati raccolti assieme" |
Infatti era un po' tirato via; le suggestive idee presenti meritavano certamente uno sviluppo maggiore. sarà che Gunn ha 80 e passa anni.. |
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senji
«Horus»
Messaggi: 2759 Località: toscana
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Inviato: Lun 22 Mar, 2010 08:36 Oggetto: |
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Per me due "incompiuti" :
Il quinto principio - Vittorio Catani
abbandonato a pag. 140... a parte che non è il mio genere, romanzo troppo incasinato, intrigato, inconcludente, barocco, lungo e "complicato".
Palmer ha scritto: | L'opera dello spazio - Jack Vance. Indubbiamente JV sa sempre scrivere delle buone storie. Quessta in particolare, non fosse altro che per il lampante gioco di parole tra Space Opera e (an) Opera (in the) Space, forse meritava di più.
Molti temi classici di Vance sono presenti: l'incontro con creature aliene, l'esplorazione avventurosa, la comunicazione. Ci sono anche interessanti spunti di riflessione sull'universalità della musica, sulla criminalità e sulle apparenze.
Ma il complesso rimane abbastanza sciapo. La storia si potrebbe riassumere in due righe: a seguito di una esibizione di musica classica aliena, una ricca mecenate terrestre decide di portare le maggiori Opere scritte sulla terra in giro per la galassia incontrando bizarre creature, con risultati imprevedibili.
Mi è sembrato che in fondo Vance sia dell'opinone che in Fondo, ciò che per noi è un capolavoro operistico, per altri non solo potrebbe non esserlo, ma potrebbe anche non significare nulla. Come a dire che la Musica in fondo, non è universale; smentendo di fatti l'ipotesi iniziale della protagonista.
Siamo lontani dalle avventure del pianeta gigante, ricche di suspance situazioni imprevedibili.
Lo ho letto con piacere sul tapis roulant della palestra.. e ho detto tutto..
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Incredibile! Anch'io lo leggevo in palestra ma sullo step!
Abbandonato a metà circa. Romanzetto di formazione di Jack Vance, veramente "infantile" e moooolto "modesto". Insulso. |
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Inviato: Lun 22 Mar, 2010 11:33 Oggetto: |
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senji ha scritto: |
Incredibile! Anch'io lo leggevo in palestra ma sullo step!
Abbandonato a metà circa. Romanzetto di formazione di Jack Vance, veramente "infantile" e moooolto "modesto". Insulso. |
In effetti è piuttosto scialbo. Rivedo al ribasso il mio voto, però sul tapiro rollante era perfetto |
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senji
«Horus»
Messaggi: 2759 Località: toscana
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Inviato: Gio 25 Mar, 2010 12:23 Oggetto: |
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Roma senza papa - Guido Morselli.
Prima impressione alla fine del primo capitolo:
A metà libro::
Alla fine:
Introduzione un po' iperbolica credo sia adatta a questo breve romanzo del 1966 del misconosciuto Guido Morselli.
Non voglio dilungarmi in note biografiche, basti sapere che Roma senza papa non è un romanzo adolescienziale: viene infatti scritto (ma pubblicato solo dopo la sua morte per suicidio, come tutte le sue opere) intorno al '66 quando Morselli aveva 54 anni.
Dico questo perchè potrebbe sembrare, ad una osservazione superficiale, un libello anarchico, anticlericale ed eretico. E in parte lo è, ma in realtà affronta argomenti profondi riguardanti la religione, la chiesa, la teologia e la società italiana da un punto di vista ricco di satira tagliente, ucronico, paradossale a tratti irriverente, quasi a voler esagerare le mancanze o esalatare concetti del tutto contrapposti per riflettere sui temi suddetti.
Roma senza papa è un romanzo di fantascienza dalla prima all'ultima riga.
E' ambientato alle soglie del 2000 in una Roma futuribile; tante le invenzioni tecnologiche: dai treni superveloci alle macchine per i dibattiti, ai mini elicotteri della polizia, ai cinema 3d ologrammico e touch che mostra il papa tutte le domeniche in piazza san pietro, l'ordine tecnologico californiano che vuole convertire le macchine pensanti di palo alto.
Questa la scenografia.
Ma le speculazioni più stravaganti (a tratti rasentano - o forse sono in tutto e per tutto - eretiche e blasfeme) riguardano la chiesa, e la sua gerarchia, liturgia e dogmatismo.
Tutto è stravolto: i preti si sposano, abbraciano la scienza e la psichiatria, mischiano il cattolicesimo col buddismo, utilizzano droghe psicotrope per avvicinarsi a dio, tollerano gli omosessuali, indicono manifestazioni per denunciare la morte di Dio; una chiesa che ha approvato tutto: tabacco, eutanasia , parto indolore contraccettivi per incanalare i fenomeni sociali e non combatterli; una chiesa sempre meno ortodossa e sempre più secolare, al centro delle decisioni mondiali, capace di arbitrare una contesa per lo sfruttamento dei materiali preziosi della luna; una chiesa in cui i preti eseguono liturgie di musica elettronica;
Tanti paradossi, contrapposti. E un papa che ha lasciato Roma, per dare la vera vita alla chiesa cattolica spostandosi a Zagarolo per delocalizzarla, per renderla universale distaccandola da Roma.
Roma senza papa è un vortice di idee, un caleidoscopio senza sosta di spunti e un fiume in piena di riflessioni senza sosta e continui, tanto da ubriacare il lettore. Uno di quei libri che appena finiti ti fanno chiedere se ne hai afferrato il senso.
Roma senza papa è una fantascienza dotta, intellettuale. L'autore assume un punto di vista ironico e dissacrante come se fosse un satiro folle.Tratta argomenti profondi e sacri con la leggerezza e un punto di vista laterale, affilato, tagliente che sviscera e smaschera - grazie anche ad una efficace tecnica di scrittura che descrive il flusso del pensiero del protagonista - le incongruenze e i paradossi della chiesa cattolica.
Non so quale possa essere il fine ultimo di Morselli, cosa volesse dimostrare in Roma senza papa.
Da Romano, questo romanzo stravagante mi ha colpito tantissimo. Mi ha fatto sorridere e riflettere molto grazie alle antitesi, raccontando di una chiesa e di una religione opposta e inesistente che fa emergere, dalle evidenti differenze, l'humus, il sottostante, tutto ciò che è al di là delle apparenze, degli strati, del consolidato.
Inutile dire che lo consiglio vivamente.
E trovo sconcertante che Morselli sia praticamente innominato in questo forum! Se non altro per l'uso della lingua raffinato, colto, rotondo. Eppure non mi pare un autore del tutto estraneo alla fantascienza. Contropassato prossimo e Dissipatio Humani Generis sono anche loro fortemente caratterizzati da una impostazione fantascientifica: una via italiana alla fantascienza, intelletuale e non per tutti, ma che merita una (ri)scoperta.
Voto finale: 9. |
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Rodia
«Haut-Lord»
Messaggi: 1839 Località: Arrakeen
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Inviato: Gio 25 Mar, 2010 13:33 Oggetto: |
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Io Morselli e il suo Roma senza Papa lo nominai un paio di volte su questo forum.
E' un romanzo di fantascienza ucronica eccellente. Uno stile leggero con cui affronta tematiche mooooolto importanti e pesanti. Assolutamente da leggere ma difficile da trovare in libreria. Non credo venga ristampato più. e le copie dell'Adelphi stanno finendo velocemente. "Parlami delle acque del tuo mondo, Usul." |
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Inviato: Gio 25 Mar, 2010 14:04 Oggetto: |
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Rodia ha scritto: | Io Morselli e il suo Roma senza Papa lo nominai un paio di volte su questo forum.
E' un romanzo di fantascienza ucronica eccellente. Uno stile leggero con cui affronta tematiche mooooolto importanti e pesanti. Assolutamente da leggere ma difficile da trovare in libreria. Non credo venga ristampato più. e le copie dell'Adelphi stanno finendo velocemente. |
Infatti ho detto praticamente innominato , come a dire: qualcosina c'è ma di fatto è sconosciuto su questi lidi.
Ucronico ma anche distopico da un punto di vista cattolico.
Difficile da trovare? a Roma ho avuto più difficoltà a trovare Dissipatio HG (sempre di Morselli e sempre SF) e Contropassato prossimo.
Comunque tutti ordinabili: io però li ho trovati da Remainders a piazza san silvestro e da Mel Booksotre.
Mi dirai piuttosto che tre adelphi costano 50 euro, quello sì |
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Wintermute
«Night Fury»
Messaggi: 12553 Località: Myland
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Inviato: Gio 25 Mar, 2010 19:58 Oggetto: |
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finito Abissi d'acciaio di un certo Asimov (lo so, è SF avantgarde)
un bel classicone, un po' di giallo (tanto), un po' di cibernetica prima maniera, un po' di fantasociologia (poco fanta, temo) ed una bella scrittura con personaggi ed ambienti (più i personaggi) finemente delineati
questo Isaak farà strada
nota biografica: il volume mi giunse dalle manine sante di Albacube
dove sei finito, oh Albacube?!
(ma si chiamava Albacube? cielo, che remda sono...) "Se ti sembra che non stia succedendo nulla è perchè si sta preparando ad accadere
in borsa: "The Graveyard Book - N. Gaiman |
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Rodia
«Haut-Lord»
Messaggi: 1839 Località: Arrakeen
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Inviato: Gio 25 Mar, 2010 20:36 Oggetto: |
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Wintermute ha scritto: |
nota biografica: il volume mi giunse dalle manine sante di Albacube
dove sei finito, oh Albacube?!
(ma si chiamava Albacube? cielo, che remda sono...) |
Uno dei tanti forumisti persi nelle nebbie del web..."Parlami delle acque del tuo mondo, Usul." |
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