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Inviato: Dom 21 Mar, 2010 17:30 Oggetto: |
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Otrebla ha scritto: | Palmer ha scritto: | Un Regalo dalle Stelle - James Gunn. L'inizio mi aveva lasciato perplesso, almeno fino alla metà del primo capitolo....
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Non so. Carino, ma non mi ha entusiasmato.
Mi sembrava che ogni volta che avesse uno spunto interessante, lo trascurasse per andare da un'altra parte.
Forse è a causa del formato "sei racconti separati, ma in sequenza, sapendo che sarebbero stati raccolti assieme" |
Infatti era un po' tirato via; le suggestive idee presenti meritavano certamente uno sviluppo maggiore. sarà che Gunn ha 80 e passa anni..  |
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senji
«Horus»
Messaggi: 2752 Località: toscana
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Inviato: Lun 22 Mar, 2010 08:36 Oggetto: |
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Per me due "incompiuti" :
Il quinto principio - Vittorio Catani
 abbandonato a pag. 140... a parte che non è il mio genere, romanzo troppo incasinato, intrigato, inconcludente, barocco, lungo e "complicato".
Palmer ha scritto: | L'opera dello spazio - Jack Vance. Indubbiamente JV sa sempre scrivere delle buone storie. Quessta in particolare, non fosse altro che per il lampante gioco di parole tra Space Opera e (an) Opera (in the) Space, forse meritava di più.
Molti temi classici di Vance sono presenti: l'incontro con creature aliene, l'esplorazione avventurosa, la comunicazione. Ci sono anche interessanti spunti di riflessione sull'universalità della musica, sulla criminalità e sulle apparenze.
Ma il complesso rimane abbastanza sciapo. La storia si potrebbe riassumere in due righe: a seguito di una esibizione di musica classica aliena, una ricca mecenate terrestre decide di portare le maggiori Opere scritte sulla terra in giro per la galassia incontrando bizarre creature, con risultati imprevedibili.
Mi è sembrato che in fondo Vance sia dell'opinone che in Fondo, ciò che per noi è un capolavoro operistico, per altri non solo potrebbe non esserlo, ma potrebbe anche non significare nulla. Come a dire che la Musica in fondo, non è universale; smentendo di fatti l'ipotesi iniziale della protagonista.
Siamo lontani dalle avventure del pianeta gigante, ricche di suspance situazioni imprevedibili.
Lo ho letto con piacere sul tapis roulant della palestra.. e ho detto tutto..
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Incredibile! Anch'io lo leggevo in palestra ma sullo step!
Abbandonato a metà circa. Romanzetto di formazione di Jack Vance, veramente "infantile" e moooolto "modesto". Insulso.  |
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Inviato: Lun 22 Mar, 2010 11:33 Oggetto: |
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senji ha scritto: |
Incredibile! Anch'io lo leggevo in palestra ma sullo step!
Abbandonato a metà circa. Romanzetto di formazione di Jack Vance, veramente "infantile" e moooolto "modesto". Insulso.  |
In effetti è piuttosto scialbo. Rivedo al ribasso il mio voto, però sul tapiro rollante era perfetto  |
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senji
«Horus»
Messaggi: 2752 Località: toscana
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Inviato: Gio 25 Mar, 2010 12:23 Oggetto: |
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Roma senza papa - Guido Morselli.
Prima impressione alla fine del primo capitolo:
A metà libro::
Alla fine:
Introduzione un po' iperbolica credo sia adatta a questo breve romanzo del 1966 del misconosciuto Guido Morselli.
Non voglio dilungarmi in note biografiche, basti sapere che Roma senza papa non è un romanzo adolescienziale: viene infatti scritto (ma pubblicato solo dopo la sua morte per suicidio, come tutte le sue opere) intorno al '66 quando Morselli aveva 54 anni.
Dico questo perchè potrebbe sembrare, ad una osservazione superficiale, un libello anarchico, anticlericale ed eretico. E in parte lo è, ma in realtà affronta argomenti profondi riguardanti la religione, la chiesa, la teologia e la società italiana da un punto di vista ricco di satira tagliente, ucronico, paradossale a tratti irriverente, quasi a voler esagerare le mancanze o esalatare concetti del tutto contrapposti per riflettere sui temi suddetti.
Roma senza papa è un romanzo di fantascienza dalla prima all'ultima riga.
E' ambientato alle soglie del 2000 in una Roma futuribile; tante le invenzioni tecnologiche: dai treni superveloci alle macchine per i dibattiti, ai mini elicotteri della polizia, ai cinema 3d ologrammico e touch che mostra il papa tutte le domeniche in piazza san pietro, l'ordine tecnologico californiano che vuole convertire le macchine pensanti di palo alto.
Questa la scenografia.
Ma le speculazioni più stravaganti (a tratti rasentano - o forse sono in tutto e per tutto - eretiche e blasfeme) riguardano la chiesa, e la sua gerarchia, liturgia e dogmatismo.
Tutto è stravolto: i preti si sposano, abbraciano la scienza e la psichiatria, mischiano il cattolicesimo col buddismo, utilizzano droghe psicotrope per avvicinarsi a dio, tollerano gli omosessuali, indicono manifestazioni per denunciare la morte di Dio; una chiesa che ha approvato tutto: tabacco, eutanasia , parto indolore contraccettivi per incanalare i fenomeni sociali e non combatterli; una chiesa sempre meno ortodossa e sempre più secolare, al centro delle decisioni mondiali, capace di arbitrare una contesa per lo sfruttamento dei materiali preziosi della luna; una chiesa in cui i preti eseguono liturgie di musica elettronica;
Tanti paradossi, contrapposti. E un papa che ha lasciato Roma, per dare la vera vita alla chiesa cattolica spostandosi a Zagarolo per delocalizzarla, per renderla universale distaccandola da Roma.
Roma senza papa è un vortice di idee, un caleidoscopio senza sosta di spunti e un fiume in piena di riflessioni senza sosta e continui, tanto da ubriacare il lettore. Uno di quei libri che appena finiti ti fanno chiedere se ne hai afferrato il senso.
Roma senza papa è una fantascienza dotta, intellettuale. L'autore assume un punto di vista ironico e dissacrante come se fosse un satiro folle.Tratta argomenti profondi e sacri con la leggerezza e un punto di vista laterale, affilato, tagliente che sviscera e smaschera - grazie anche ad una efficace tecnica di scrittura che descrive il flusso del pensiero del protagonista - le incongruenze e i paradossi della chiesa cattolica.
Non so quale possa essere il fine ultimo di Morselli, cosa volesse dimostrare in Roma senza papa.
Da Romano, questo romanzo stravagante mi ha colpito tantissimo. Mi ha fatto sorridere e riflettere molto grazie alle antitesi, raccontando di una chiesa e di una religione opposta e inesistente che fa emergere, dalle evidenti differenze, l'humus, il sottostante, tutto ciò che è al di là delle apparenze, degli strati, del consolidato.
Inutile dire che lo consiglio vivamente.
E trovo sconcertante che Morselli sia praticamente innominato in questo forum! Se non altro per l'uso della lingua raffinato, colto, rotondo. Eppure non mi pare un autore del tutto estraneo alla fantascienza. Contropassato prossimo e Dissipatio Humani Generis sono anche loro fortemente caratterizzati da una impostazione fantascientifica: una via italiana alla fantascienza, intelletuale e non per tutti, ma che merita una (ri)scoperta.
Voto finale: 9. |
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Rodia
«Haut-Lord»
Messaggi: 1839 Località: Arrakeen
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Inviato: Gio 25 Mar, 2010 13:33 Oggetto: |
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Io Morselli e il suo Roma senza Papa lo nominai un paio di volte su questo forum.
E' un romanzo di fantascienza ucronica eccellente. Uno stile leggero con cui affronta tematiche mooooolto importanti e pesanti. Assolutamente da leggere ma difficile da trovare in libreria. Non credo venga ristampato più. e le copie dell'Adelphi stanno finendo velocemente. "Parlami delle acque del tuo mondo, Usul." |
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Inviato: Gio 25 Mar, 2010 14:04 Oggetto: |
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Rodia ha scritto: | Io Morselli e il suo Roma senza Papa lo nominai un paio di volte su questo forum.
E' un romanzo di fantascienza ucronica eccellente. Uno stile leggero con cui affronta tematiche mooooolto importanti e pesanti. Assolutamente da leggere ma difficile da trovare in libreria. Non credo venga ristampato più. e le copie dell'Adelphi stanno finendo velocemente. |
Infatti ho detto praticamente innominato , come a dire: qualcosina c'è ma di fatto è sconosciuto su questi lidi.
Ucronico ma anche distopico da un punto di vista cattolico.
Difficile da trovare? a Roma ho avuto più difficoltà a trovare Dissipatio HG (sempre di Morselli e sempre SF) e Contropassato prossimo.
Comunque tutti ordinabili: io però li ho trovati da Remainders a piazza san silvestro e da Mel Booksotre.
Mi dirai piuttosto che tre adelphi costano 50 euro, quello sì  |
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Wintermute
«Night Fury»
Messaggi: 12553 Località: Myland
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Inviato: Gio 25 Mar, 2010 19:58 Oggetto: |
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finito Abissi d'acciaio di un certo Asimov (lo so, è SF avantgarde)
un bel classicone, un po' di giallo (tanto), un po' di cibernetica prima maniera, un po' di fantasociologia (poco fanta, temo) ed una bella scrittura con personaggi ed ambienti (più i personaggi) finemente delineati
questo Isaak farà strada
nota biografica: il volume mi giunse dalle manine sante di Albacube
dove sei finito, oh Albacube?!
(ma si chiamava Albacube? cielo, che remda sono...) "Se ti sembra che non stia succedendo nulla è perchè si sta preparando ad accadere
in borsa: "The Graveyard Book - N. Gaiman |
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Rodia
«Haut-Lord»
Messaggi: 1839 Località: Arrakeen
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Inviato: Gio 25 Mar, 2010 20:36 Oggetto: |
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Wintermute ha scritto: |
nota biografica: il volume mi giunse dalle manine sante di Albacube
dove sei finito, oh Albacube?!
(ma si chiamava Albacube? cielo, che remda sono...) |
Uno dei tanti forumisti persi nelle nebbie del web..."Parlami delle acque del tuo mondo, Usul." |
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charlie brown
«Vorlon»
Messaggi: 983 Località: Utopia (San Francisco, CA)
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Inviato: Ven 26 Mar, 2010 10:54 Oggetto: |
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Wintermute ha scritto: | finito Abissi d'acciaio di un certo Asimov (lo so, è SF avantgarde)
un bel classicone, un po' di giallo (tanto), un po' di cibernetica prima maniera, un po' di fantasociologia (poco fanta, temo) ed una bella scrittura con personaggi ed ambienti (più i personaggi) finemente delineati
questo Isaak farà strada
nota biografica: il volume mi giunse dalle manine sante di Albacube
dove sei finito, oh Albacube?!
(ma si chiamava Albacube? cielo, che remda sono...) |
Sono d'accordo con te, Cave Of Steel (una delle poche volte che la traduzione letterale di un titolo inglese suona meglio in italiano che in originale) è un bel classicone, un giallo/poliziesco con il vestito della SF che introduce alcuni concetti ed idee futuristiche eccezionali per l'epoca in cui è scritto: per esempio, la trovata dei "personali" (e la loro evoluzione e diversificazione nei romanzi seguenti) è qualcosa di fantastico.
Per non parlare di alcuni dialoghi tra i personaggi (uno dei quali guardacaso è la firma del mio avatar...)
Eh sì, questo Isaac promette davvero bene!!!  www.lospaziobianco.it
"CHE COS'E' LA BELLEZZA, O LA BONTA', O L'ARTE, O L'AMORE, O DIO? CI MUOVIAMO SULLA FRONTIERA DELL'INCONOSCIBILE E CERCHIAMO DI CAPIRE CIO' CHE NON PUO' ESSERE CAPITO. E QUESTO CHE CI FA UOMINI." |
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Inviato: Ven 26 Mar, 2010 18:28 Oggetto: |
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Wintermute ha scritto: | finito Abissi d'acciaio di un certo Asimov (lo so, è SF avantgarde)
un bel classicone, un po' di giallo (tanto), un po' di cibernetica prima maniera, un po' di fantasociologia (poco fanta, temo) ed una bella scrittura con personaggi ed ambienti (più i personaggi) finemente delineati
questo Isaak farà strada
nota biografica: il volume mi giunse dalle manine sante di Albacube
dove sei finito, oh Albacube?!
(ma si chiamava Albacube? cielo, che remda sono...) |
Ho amato tutti i libri di quella serie (la mia seconda passione dopo la sf militare è il giallo), in particolare I robot dell'Alba ed Abissi d'Acciaio.
Pur essendo "vecchia" sf i personaggi e le ambientazioni non sono solo perfetti e ben delineati, ma anche completi, a testimonianza che non sono sempre necessarie mille pagine per un buon romanzo.
Emme |
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senji
«Horus»
Messaggi: 2752 Località: toscana
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Inviato: Sab 27 Mar, 2010 17:34 Oggetto: |
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emme ha scritto: | .....
Pur essendo "vecchia" sf i personaggi e le ambientazioni non sono solo perfetti e ben delineati, ma anche completi, a testimonianza che non sono sempre necessarie mille pagine per un buon romanzo.
Emme |
Concordo pienamente. Testimonia anche la qualità di un romanzo e (anche) di uno scrittore (di solito...).
Infatti, per es., io ho appena finito di leggere La legge dei Vardda di Leigh Brackett, libro che ha la bellezza di 58 anni e ti posso assicurare che non solo è molto bello e scritto benissimo (adoro la Brackett) ma è di un'attualità e di una freschezza che potrebbe benissimo essere stato scritto ieri. E son passati 58 anni !  |
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Inviato: Sab 27 Mar, 2010 19:51 Oggetto: |
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Ragazzi....ho comprato il mio PRIMO DICK (con lo zampino del folle diamante):
Ubik
 "Mi è sembrato di vedere un Romulano" Titti secondo Sheldon (The Big Bang Theory).
MOBILIS IN MOBILI
"Fortitudine Vincimus" E. Shackleton |
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Inviato: Dom 28 Mar, 2010 00:02 Oggetto: |
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Seleya ha scritto: | Ragazzi....ho comprato il mio PRIMO DICK (con lo zampino del folle diamante):
Ubik
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Dopo, né tu né la realtà che ti circonda sarete più uguali. Anche il "dopo", a ben pensarci, sarà più lo stesso.
Poi passa a: Le 3 Stimmate Di Palmer Eldritch e per chiudere in bellezza Noi Marziani. |
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Palomino
«Horus»
Messaggi: 16806 Località: Virtualmente tra monti e mare
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Inviato: Dom 28 Mar, 2010 15:13 Oggetto: |
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Norstrilia - Cordwainer Smith.
Parte di questo libro lo lessi anni fa in una edizione degli Oscar con il titolo "L'uomo che comprò la Terra". Per questo non avrei comprato questa edizione.
Ma fortunatamente mi sono dimenticato del mio proposito.
Fortunatamente perché mi sarei perso il seguito di quel libro ovvero "L'uomo che regalò la Terra".
Sotto molti punti di vista è stato come leggere un libro diverso. Soprattutto perché completo.
La storia è quella di un "ragazzo" che per salvarsi la vita affida ad un computer il compito di comprare la Terra.
Dopo averla comprata scopre di non sapere cosa farsene e quindi se ne disfa per tornare alla sua vita normale.
Una parte importante del libro è la descrizione della società della Nuova Australia del Nord e il confronto con quella terrestre.
Si parte da un contesto relativamente normale (come può essere un mondo dove le pecore sono molto grandi e non solo loro) per passare da un altro dove la normalità è un animale geneticamente modificato per "umanizzarsi" in quello che è "l'isola del dottor Monroe" all'incontrario.
Ottimo romanzo.
Di quelli che non ci si stufa a leggere.
Con un finale in fin dei conti normale per una società come Nostrilia.
Palomino. "But now the rains weep o'er his hall,
With no one there to hear.
Yes now the rains weep o'er his hall,
And not a soul to hear"
The Rains Of Castamere |
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