Autore |
Messaggio |
|
|
Il_Console
«Goa'uld»
Messaggi: 1028 Località: In esilio
|
|
charlie brown
«Vorlon»
Messaggi: 983 Località: Utopia (San Francisco, CA)
|
Inviato: Gio 16 Giu, 2011 09:47 Oggetto: |
|
|
Finito ieri sera il primo volume della raccolta delle storie degli Hammer's Slammer di David Drake (in inglese, ovvio ).
Sinceramente non sapevo se postare questo messaggio qua o nel topic relativo al SF militare...
Comunque, il volume mi è piaciuto molto anche se all'inizio (nelle prime cento pagine circa) ho trovato l'inglese di Drake un po' ostico e non mi era mai successo con nessun altro autore.
In ogni caso, Drake racconta la guerra, le sue conseguenze, il suo impatto su vincitori, vinti e vittime, in modo a mio parere perfetto e il suo apparente distacco nel descrivere gli avvenimenti (che deriva forse dall'avere toccato con mano in Vietman quale cosa orrenda davvero sia la guerra) è forse quel "quid" in più che permette al lettore una visione chiara di tutto il quadro.
Gli Slammer non sono mai descritti come gli eroi di turno ed in verità in nessuna delle storie esistono i buoni e i cattivi, ma solo una serie di essere umani coinvolti in conflitti di cui talvolta non capiscono nemmeno il motivo o la necessità.
Altra qualità di Drake è il suo esporre in modo chiaro al lettore i motivi e le cause dei vari conflitti in cui gli Slammer del colonnello Hammer sono coinvolti, così come secondo me sono perfette le spiegazioni e le descrizioni delle varie religioni e dei vari modelli socio-economici che regolano i mondi nei quali si muovono i personaggi di Drake.
Il racconto che chiude il primo volume, "A Death in Peacetime" è forse il migliore e più stupefacente di tutti e ha rivalutato ai miei occhi l'unico personaggio che avevo etichettato come "cattivo" durante la lettura di tutto il libro, ovvero il braccio destro di Hammer, Joachim Steuben (e non vado oltre altrimenti rischio di spoilerare qualcosa di troppo...) www.lospaziobianco.it
"CHE COS'E' LA BELLEZZA, O LA BONTA', O L'ARTE, O L'AMORE, O DIO? CI MUOVIAMO SULLA FRONTIERA DELL'INCONOSCIBILE E CERCHIAMO DI CAPIRE CIO' CHE NON PUO' ESSERE CAPITO. E QUESTO CHE CI FA UOMINI." |
|
L.MCH
«Horus»
Messaggi: 5939 Località: non pervenuta
|
Inviato: Gio 16 Giu, 2011 22:39 Oggetto: |
|
|
charlie brown ha scritto: |
In ogni caso, Drake racconta la guerra, le sue conseguenze, il suo impatto su vincitori, vinti e vittime, in modo a mio parere perfetto e il suo apparente distacco nel descrivere gli avvenimenti (che deriva forse dall'avere toccato con mano in Vietman quale cosa orrenda davvero sia la guerra) è forse quel "quid" in più che permette al lettore una visione chiara di tutto il quadro.
Gli Slammer non sono mai descritti come gli eroi di turno ed in verità in nessuna delle storie esistono i buoni e i cattivi, ma solo una serie di essere umani coinvolti in conflitti di cui talvolta non capiscono nemmeno il motivo o la necessità. |
C'è anche da aggiungere, che a differenza di Haldeman (che pure lui ha fatto un turno in Vietnam) Drake si è posto molto più profondamente il perchè succedono certi eventi e perchè si ripetono sotto vari forme.
Nelle storie degli Slammers ci sono elementi dell'esperienza di Drake in Vietnam, ma spesso lo scenario planetario è una trasposizione di eventi storici.
Leggendo una certa storia magari viene da pensare ad un conflitto recente, ma poi a fine libro Drake dice esplicitamente di essersi ispirato a qualcosa di molto più vecchio e da indicazioni precise sulle similitudini. |
|
charlie brown
«Vorlon»
Messaggi: 983 Località: Utopia (San Francisco, CA)
|
Inviato: Ven 17 Giu, 2011 08:50 Oggetto: |
|
|
L.MCH ha scritto: | Leggendo una certa storia magari viene da pensare ad un conflitto recente, ma poi a fine libro Drake dice esplicitamente di essersi ispirato a qualcosa di molto più vecchio e da indicazioni precise sulle similitudini. |
Infatti una delle parti migliori delle raccolte di Hammer's Slammer sono proprio le post-fazioni scritte da Drake.www.lospaziobianco.it
"CHE COS'E' LA BELLEZZA, O LA BONTA', O L'ARTE, O L'AMORE, O DIO? CI MUOVIAMO SULLA FRONTIERA DELL'INCONOSCIBILE E CERCHIAMO DI CAPIRE CIO' CHE NON PUO' ESSERE CAPITO. E QUESTO CHE CI FA UOMINI." |
|
senji
«Horus»
Messaggi: 2759 Località: toscana
|
Inviato: Ven 17 Giu, 2011 09:51 Oggetto: |
|
|
Per me la caduta di Hyperion è il migliore dei 4.
Anzi, è uno dei migliori libri SF che io abbia mai letto in assoluto !!! |
|
|
Inviato: Ven 17 Giu, 2011 14:35 Oggetto: |
|
|
A quanto leggo è un libro che in generale ha affascinato chiunque, quale altra space opera potrei leggere del calibro di Hyperion? Niente si crema
Niente è impossibile
Tutto si distrugge per caso |
|
|
Inviato: Ven 17 Giu, 2011 19:20 Oggetto: |
|
|
Andras Eris ha scritto: | A quanto leggo è un libro che in generale ha affascinato chiunque, quale altra space opera potrei leggere del calibro di Hyperion? |
Premettendo che non considero totalmente Hyperion come un romanzo di genere space opera, io consiglio il ciclo delle 5 galassie di David Brin, poi ovviamente Universo Incostante di Vernor Vinge (lo so, è scontato ) e assolutamente lo splendido "Il pianeta della vendetta" di Greg Bear, ingiustamente poco citato e considerato (è il secondo e ultimo romanzo di un ciclo che include anche "L'ultimatum", altrettanto bello ma ambientato totalmente sulla terra). |
|
senji
«Horus»
Messaggi: 2759 Località: toscana
|
Inviato: Mer 22 Giu, 2011 09:44 Oggetto: |
|
|
Andras Eris ha scritto: | A quanto leggo è un libro che in generale ha affascinato chiunque, quale altra space opera potrei leggere del calibro di Hyperion? |
Onestamente dello stesso calibro mi viene in mente solo Dune, parificabile come grandiosità di trama, personaggi, costrutto immaginifico dell'Universo, ecc...
La stessa grandiosità e complessità non la ricordo in nessun altro libro/saga ma... ammetto che devo ancora leggere molto (per es. ho in coda di lettura il ciclo della cultura di Iain Banks).
Brin mi sembra enormemente inferiore (ma ne ho letto solo uno), anche Universo Incostante per quanto valido è decisamente inferiore.
La saga di Hyperion è un top-gamma dell SF ... moooooolto difficilmente si può o potrà trovare di uguale o meglio ... |
|
senji
«Horus»
Messaggi: 2759 Località: toscana
|
Inviato: Mer 22 Giu, 2011 09:54 Oggetto: |
|
|
Dopo averne sentito tanto parlare “finalmente” ho letto Destinazione Stelle (o La Tigre della Notte o Tiger! Tiger!) di Alfred Bester.
Libro certamente originale, esuberante, mai noioso e, considerando che è stato scritto nel 1956, incredibilmente innovativo ed ancora attualissimo.
Sinceramente come storia in se non mi è piaciuta particolarmente, pure certi elementi di narrazione (i continui e repentini cambi di soggetto o di situazione, per es.) non sono tra i miei preferiti ma il romanzo ha l'innegabile pregio di proporre quesiti e in parte risposte a importanti questioni di etica e morale, attuali tanto nel 1956 quanto oggi, in un mondo così diverso da quello in cui nasce il romanzo ma per certi aspetti, immutato.
Interessante ed “utile” la postfazione di Vittorio Curtoni, che mi ha aiutato a meglio capire/apprezzare alcuni aspetti del romanzo e dell'autore... comunque, in sostanza ed infine, ritengo questo romanzo non più che discreto, certo non un capolavoro della SF come da molti descritto.
Tuttavia è una lettura interessante, quasi doverosa, per la bella "trattazione" di etica e morale che ne vien fuori, sopratutto nel finale. Un prezioso precetto di vita, degno di testi ed autori ben più impegnati o famosi. |
|
Il_Console
«Goa'uld»
Messaggi: 1028 Località: In esilio
|
Inviato: Mer 22 Giu, 2011 18:21 Oggetto: |
|
|
senji ha scritto: |
Interessante ed “utile” la postfazione di Vittorio Curtoni, che mi ha aiutato a meglio capire/apprezzare alcuni aspetti del romanzo e dell'autore... comunque, in sostanza ed infine, ritengo questo romanzo non più che discreto, certo non un capolavoro della SF come da molti descritto.
|
E' un libro particolare, e non nego di averlo definito capolavoro anche per l'effetto sorpresa che ha avuto su di me. Non mi aspettavo un tale tipo di fantascienza per un libro del '56, considerato anche che per quanto riesca a sorprenderti in un dato punto, qualche pagina dopo ti sorprende di più (certo se te lo dicono prima, come sempre, poi uno magari si aspetta troppo..).
Riesce quindi nell'intento forse principe della fantascienza, ossia quello di stupire ed affascinare, riesce inoltre nel ben più difficile compito di "invecchiare bene".
Per queste ragioni, personalmente, lo considero un "must". Starglider To Earth:
"The hypothesis you refer to as God, though not disprovable by logic alone, is unnecessary for the following reason..."
Knowing's the easy part. Saying it out loud's the hard part. |
|
|
Inviato: Gio 23 Giu, 2011 13:18 Oggetto: |
|
|
Ultima modifica di Asimov il Mar 22 Gen, 2013 17:29, modificato 1 volta in totale |
|
charlie brown
«Vorlon»
Messaggi: 983 Località: Utopia (San Francisco, CA)
|
Inviato: Lun 27 Giu, 2011 14:44 Oggetto: |
|
|
Finito di leggere "Le Pedine del Non-A" di Van Vogt, seguito del romanzo "Non-A".
I protagonisti sono sempre gli stessi, con l'aggiunta di nuovi personaggi al quadro e, soprattutto, un cambio di scala notevole per quanto riguarda la scena.
Se "Non-A" era ambientato per la maggior parte sul nostro pianeta con brevi passaggi su Venere, le Pedine si svolge per tutta la galassia, con repentini cambi di fronte.
E' un romanzo che si legge bene, carino, ma che non mi ha trascinato come altri. Bello il finale, anche se forse la spiegazione di tutto è un po' striminzita.
Voto: 6.5 www.lospaziobianco.it
"CHE COS'E' LA BELLEZZA, O LA BONTA', O L'ARTE, O L'AMORE, O DIO? CI MUOVIAMO SULLA FRONTIERA DELL'INCONOSCIBILE E CERCHIAMO DI CAPIRE CIO' CHE NON PUO' ESSERE CAPITO. E QUESTO CHE CI FA UOMINI." |
|
|
Inviato: Mar 28 Giu, 2011 07:37 Oggetto: |
|
|
DOmenica in una libreria di Ferrara c'erano un mucchio di collezione Urania in offerta a poco più di 2 euro l'uno...La scelta è ricaduta su "I mercanti dello spazio" di Frederik Pohl e Cyril M. Kornbluth e su "La casa dalle finestre nere" di Clifford Simak... |
|
|
Inviato: Mar 28 Giu, 2011 14:50 Oggetto: |
|
|
Come detto altrove finito Blackout di Connie Wills e in corso All clear.
Finita anche la trilogia di Marte di Ben Bova - carina ma ripetitiva - e gli ultimi della serie Vampiri & paletti. Due romanzi non di fantascienza ma con presupposto vagamente fantastico: Shopping con Jane Austen e In viaggio con J. Austen: un'accanita lettrice di J.A. della Los Angeles contemporanea scambia corpo ed epoca con signorina dell'età della reggenza. Idea che poteva essere sfruttata meglio.
Emme |
|
|
Non puoi inserire nuove discussioni in questo forum Non puoi rispondere alle discussioni in questo forum Non puoi modificare i tuoi messaggi in questo forum Non puoi cancellare i tuoi messaggi in questo forum Non puoi votare nei sondaggi in questo forum
| |