Sì ho approfittato anche io, ched ocn un amico ci siamo presi ben 50 libri, di cui 30 il sottoscritto. Letti da mo' oramai
Uhmm mi sembrava di averlo commentato, ma nel caso mi sbaglio. Cmq la qualità in genere è stata molto alta e i Gatti di Vishnù mi è piaciuto
In assoluto ritardo rispetto l'uscita di F&SF, visto che l'altro giorno ho preso il numero 9 di Aprile (beh è cmq uscito pochi giorni fa, e siamo a metà maggio) ma tra lavoro e cazzi vari il tempo personale è sempre minore. Riesco a leggerne am non a scriverne, se non sporadicamente. Spero cmq possa servire a qualcuno, a me chiarisce un po' le idee su cosa ho letto affinché anche una lettura di evasione possa avere una sua profondità e dignità d'analisi (se ne possiedo le capacità!).
SI parte in quarta con un racconto del grande Ellison con il grande Sturgeon, di parecchi anni fa ma rimasto inedito come la maggior parte della produzione del primo. La sua genesi molto travagliata è descritta nell'editoriale, e racconta l'immaginifica catastrofe provocata da un mago moderno letteralmente in preda ai suoi demoni personali. Forse un po' datato nel suo complesso ma immaignifico; la cosa che più mi è dispiaciuta è che pur avendo creato un neologismo così forte, il fabbro di rune che dà il titolo all'opera, niente è descritto sulla forgiatura di parole. peccato avrebbe potuto essere una riflesisone sula parola e la sua forza, ricorda tra l'altro l'omaggio di T.S. Elliot a Ezra Pound, "il miglior fabbro".
Il vulcanico Paul Di Filippo invece satireggia su quale eugenitica verrebbe facendo sposare modelle frustrate con bizzarri ma gentili e premurosi scrittori di fantascienza. Ovviamente amore a prima vista, matrimonio combinato dalle loro case editrici e... La stirpe del futuro!
Il racconto di Chilson "Antico quanto la metà del tempo", dal titolo ssai evocativo è un fantasy molto sui generis, che si concentra su un unico episodio anziché costruire un mondo: tutto il retroscena e l'azione sono fuori dal racconto, ch eè l'incontro del protagonista con l'ultimo immortale del pianeta, a mo' di risolutore. Il tutto suona misterioso, anche se il nocciolo della questione è in fondo banale e la soluzione nulla di particolare, si dovrebbe forse leggere in maniera più instrospettiva per un essere che ha vissuto più del dovuto. Non eccezionale ma particolare.
La "notte delle lucciole" di Dale Finney ricorda il Farnheit 451 ed essendo molto breve ho detto pure troppo...
C'era una Mare di Finney è un racconto morale e un racconto del mistero, che si toglie la soddisfazione dei suoi piccoli colpi di scena riuscendo a calarlo in un contesto molto quotidiano.
Invece Il Corteggiamento di Kate O'Farey è l'ironica e divertente cronaca di cosa accade quando si scontrano le favole e il fantasy con... le difficoltà reali di tutti i giorni! Credete davvero che andrà tuto per il meglio? Cmq molto piacevole.
Infine, Rito di Passaggio del duo Knutter e L.Moore: bel racconto, anche se un po' pedante (in fondo è scritto nel '56) in qunato ripropone in chiave narrativa la teoria antropologica di Van Gennep sul funzionamento tribale della magia, qui collocato in un futuro che si riprende dalla catastrofe. Fin troppo didascalico nelle sue spiegazioni, mettendole in primissimo piano rispetto all'ambientazione. Paradossalemnte trovo più coinvolgenti i saggi di antropologia stessi che a costruzioni del genere, pur pregevoli.Se fosse innestato in un contesto di maggior respiro (certo Metropolitan di Walter Jon Williams è ben oltre a venire), o certe cose più suggerite/dedotte rendendo il tutto più letterario, ne sarebbe uscito un capolavoro assoluto.
Per il resot, la grafic interna è buona anche se stavolta non sempre in linea coi racconti stessi, mentre la copertina è notevole. Le dimensioni ovviamente sacrificano il disegno – speriamo anche che si vari il tema, per ora sempre e solo femminile
Ho finito anche Le Ossa della Terra di Swanwick. Non avendo letto il racconto originale posso cmq dire ch eil romanzo è molto buono, ottimi personaggi particolarmnte curati psicologimente, e una conoscenza dei dinosauri molto approfondita. COndiamoci i viaggi nel tempo (e pure scene di paleopoliamorismo che piacerebbero alla Nigula!) e abbiamo concluso il tutto, che ha pure un paio di psuedo colpi di scena finali.
Ora sono alle preso con Universo Desrto di Harrison, pur non avendo letto i due libri precedenti. Parecchio complesso...