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L'illusoria nuova rivoluzione mediorientale


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Autore Messaggio
Fedemone
«Time Lord» Time Lord
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MessaggioInviato: Gio 19 Nov, 2015 10:47    Oggetto:   

Glenn ha scritto:
Grande Mothra, la Guerra Finale tra la Civiltà e la barbarie è iniziata, ci saranno morti, scorrerà sangue, le città loro e nostre bruceranno ma noi vinceremo perché la civiltà prevale SEMPRE sulla BARBARIE e sull'odio.

Scusa ma non resisto pure. OK siamo su un forum, quindi siamo per cazzeggiare essenzialmente e su internet ognuno dice quel che gli pare. Qui nessuno in realtà parla seriamente e via dicendo. Tutto compreso.

MA

Questo non è uno scherzo, è una tragedia che coinvolge mezzo mondo, centinaia di morti in Africa, Medio Oriente e qualcuno pure in Europa e nelle Americhe. Civiltà, patrimoni culturali e non, generazioni intere di persone distrutte.
Non è uno scherzo, né qualcosa di cui cazzeggiare e basta.
Ci sono fior di articoli che discutono seriamente e approfonditamente della cosa: dalle responasbilità del petrolio a gueere per procura, fino alla gesitone insensata dei dopo guerra che hanno provocato il crollo di interi paesi, la miopia degli attori coinvolti e interessi in conflitto tra paesi diversi, senza contare la vendita di armi.

Quindi esci dal eprsonaggio che ti sei costruito, torna ad essere una persona normale, chiedi scusa - non a noi, ma alle centinaia di morti per causa della stupidità - e inizia a leggere tutti gli articoli che fino adesso sono stati spesi nelle ultime 78 pagine, di cui inizio a dubitare tu abbia qualcosa, visto che spari a casaccio.
Perché la barbarie siamo noi, l'occidente, i ricchi, chi gioca nello scacchiere internazionale, e questo tuo atteggiamento lo conferma e basta.

Vergognati e basta.
Antha
«Antha» Antha
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MessaggioInviato: Gio 19 Nov, 2015 18:18    Oggetto:   

[justify]Ho letto qua e là che a in una scuola di Varese un gruppo di studentesse (di origine magrebina), pare abbia optato per uscire dall’aula quando è stato stabilito il minuto di silenzio per i morti di Parigi. Pare che solo un loro compagno di medesime origini abbia invece partecipato.[/justify]
[justify]Stando ai giornali le motivazioni addotte – le sintetizzo ulteriormente - sarebbero state che non consideravano giusto onorare solo certe morti e non tutte in generale.[/justify]
[justify]Fermo restando gli approfondimenti del caso, l’episodio farebbe in un certo senso eco alla recente inciviltà di un certo pubblico calcistico che – recidivo - fischia o ingiuria i minuti di silenzio (p.s. non a caso, anche se tifoso, considero penoso quanto gira intorno al calcio; quindi ho smesso di andare alle partite e da adesso eviterò prodotti provenienti o ulteriori visite in certi Paesi).[/justify]
[justify]Tornando a quanto sopra l’evento, così come proposto, mi pone nel dubbio se lasciarmi prendere tout cour dalla “ferocia” o  se invece indugiare a “riflettere”[/justify]

[justify]Nel primo caso, sarei tentato di invocare punizioni esemplari nei confronti delle fanciulle e financo l’accompagnamento alle frontiere di loro e delle di loro famiglie. Di queste “menti”, che un domani potrebbero votare, figliare e decidere, penso che potremmo farne a meno.[/justify]
[justify]D’altro lato, mi rendo conto che effettivamente non tutti i morti ci suscitano i medesimi sentimenti: per quelli Africani o quelli recenti di Beirut, non abbiamo provato lo stesso dolore. Ma se è per questo neppure per quelli sugli aerei abbattuti.[/justify]
[justify]Aggiungo che avendo vissuto la scuola negli anni di piombo, ricordo quanta poca empatia ci possa essere tra i giovani, e quanto disinteresse prossimo alla crudeltà, se a “rimetterci” è qualcuno non strettamente dalla tua parte. In qualche modo, ieri come oggi, il mondo abbonda di cuori giovani e meno giovani che accolgono l’adagio del “se lo sono cercato”.[/justify]
[justify]Al dunque opto pertanto per una feroce riflessione.[/justify]

[justify]Anche perché ritengo che non si prendano certe posizioni se non si è stati preparati. Difficile poi farli se si è da soli: e sul fatto che fossero numerose e potessero spalleggiarsi è questione sulla quale riflettere. [/justify]
[justify]Dunque dovevano rispettare il momento e partecipavi. Per rispetto dei caduti, ma anche per rispetto del Paese che le ha accolte (non penso siano state chiamate) e che vive con partecipazione questo momento. Col loro gesto è anche noi che hanno offeso; i deceduti magari le guarderanno da altrove con commiserazione.[/justify]
[justify]Dovevano partecipare e semmai chiedere che il ricordo fosse per tutti coloro che muoiono per mano infame. Sono convinto che nessuno glielo avrebbe negato. Nessuno si sarebbe alzato per andarsene.[/justify]
[justify]Il loro rifiuto, preparato, palesa un distorto indottrinamento.[/justify]

[justify]Penso che queste ragazze in qualche modo vadano sanzionate. Di certo dovrebbe essere detto loro chiaramente che devono imparare a vivere; guardarsi intorno e imparare a vivere; guardarsi intorno e ricordarsi dove vivono, dove le loro famiglie hanno scelto di vivere. Penso dovrebbe essere detto loro che se volevano promuovere buone intenzioni avrebbero dovuto farsi portavoce di buone intenzioni, ma in aggiunta a quelle degli altri non in spregio.[/justify]
[justify]Ma in quanto programmato, penso che di quel gesto debbano rispondere soprattutto le menti manovranti. Le Istituzioni e la scuola dovrebbero convocate le famiglie (padri e madri rigorosamente insieme) e fare loro un serio discorso sul significato di civiltà, integrazione e pietà. E un serio ripasso sulla geografia, la storia e la cultura.[/justify]
Se non si interviene subito con una certa fermezza, ora che ci sono delle “ragioni” per farlo, si rioschia di andare verso il peggio. Oggi si impuntano su questo. Domani voteranno e chiederanno che i gay siano messi in prigione, che le donne smettano di lavorare e stiano a casa per lasciare il posto agli uomini, che gli allevamenti dei maiali siano messi fuori legge?
Glenn
«Shrike» Shrike
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MessaggioInviato: Gio 19 Nov, 2015 20:40    Oggetto: s   

Infatti, io propongo: restringiamo a 10 mila gli arrivi di musulmani, pericolo interno e quinta colonna del NEMICO e cacciamo subito a casa loro o mettiamo a marcire in prigione oi predicatori d'odio che predicano odio jhadista e terrore a casa nostra Very Happy
Antha
«Antha» Antha
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MessaggioInviato: Ven 20 Nov, 2015 08:53    Oggetto:   

Oggi Repubblica ha ritenuto di fornirci questo importante studio sociologico.
Un paio di giornalisti hanno gironzolato per Milano con tipici vestiti arabi (la donna completamente velata).
http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/11/20/news/in_giro_per_milano_con_kefiah_e_niqab_bastardi_dell_is_andatevene_via_-127753448/ 

A ben vedere, non mi pare che le reazioni dei passanti siano state così sprezzanti. Qualche commento qua e là; qualche sguardo di riprovazione; qualche occhio sgranato e preoccupato. Il "bastardi andate via" nel video mi pare di non averlo sentito. Comunque nulla di fuori dal normale, visti i momenti.
Ipotizziamo che una giornalista, fingendosi turista circolasse in gonna in Arabia o giu di lì; o che un ebreo riconoscibile passeggiasse per Kabul o qualche altra città del medio oriente; ho idea che correrebbero rischi ben maggiori.
Per come la vedo, Repubblica ha perso l'occasione per sottolineare la generale civiltà e tolleranza delle nostre città.
mothra
«Time Lord» Time Lord
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Località: Macerata
MessaggioInviato: Ven 20 Nov, 2015 17:21    Oggetto:   

il giornalismo a volte e' una brutta bestia...specialmente quello che si spettacolarizza...
Glenn
«Shrike» Shrike
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MessaggioInviato: Ven 20 Nov, 2015 19:51    Oggetto:   

ahahahhahaha mi fate solo ridere .....per non piangere...vergognatevi voi buonistu, quando gli islamici ci avranno invaso con immigrati e terroristi ed avremo l'Eurabia con la Sharia in Europa vi ricorderete che io avevo ragione. i Vostri figli vi malediranno.
L.MCH
«Horus» Horus
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Località: non pervenuta
MessaggioInviato: Sab 21 Nov, 2015 01:49    Oggetto:   

Questo venerdi sera ad "Otto e Mezzo" c'era Domenico Quirico
(il giornalista che era stato preso in ostaggio in Siria nel 2013).

Apparentemente in base a quello che diceva non sapeva distinguere causa da effetto
e basava le sue affermazioni sulla sua esperienza in Siria (estremamente limitata in base alle sue stesse affermazioni).

Non parliamo poi dell'opinione trasversale che "gli italiani non sono preparati".

Semmai gli italiani si stanno preparando fin troppo a dare il potere a qualcuno che "elimini il problema".  Ninja
Glenn
«Shrike» Shrike
Messaggi: 875
MessaggioInviato: Sab 21 Nov, 2015 02:17    Oggetto:   

Eleggetemi Cancelliere della Repubblice Presidenziale Italiana, faro io la guerra all'Isis.
Antha
«Antha» Antha
Messaggi: 6925
MessaggioInviato: Sab 21 Nov, 2015 08:34    Oggetto:   

Siamo sgomenti e furiosi perché fanno gli attentati?
Bene, giusto. Dovremmo anche esserlo parecchio sentendo a più riprese dire che tra le fonti di terroristi, malavitosi e balordi, c'è lo spaccio di droga. 
Quando si decideranno i pirla che si drogano a smetterla di essere volonterosi complici?
E vorrei che il governo facesse campagne televisive più insultanti verso chi si ostina ad esserlo.
Kobol77
«Horus» Horus
Messaggi: 4719
MessaggioInviato: Sab 21 Nov, 2015 14:49    Oggetto:   

Gli Stati Uniti in Iraq hanno combinato un disastro. La Francia in Libia ha fatto altrettanto. Quando leggo o sento commenti del tipo "bombardiamoli tutti", senza che ci sia uno straccio di linea politica post conflitto, senza alcuna visione su come assistere in primis e ricostruire in secondo luogo, mi cadono le palle per lo sconforto. L'uso della forza dovrebbe essere necessario solo se è già presente e delineato un piano politico per dare stabilità, per cercare di costruirla nelle regioni interessate. Finché Stati Uniti e Russia non troveranno un accordo politico sul post Assad, le bombe potranno fare ben poco. Le bombe da sole non risolvono nulla.

Potrebbe fare molto l'Europa, se fosse unita, dotandosi di un'agenzia unica per la gestione delle crisi e per la raccolta di informazioni vitali in tema di sicurezza. Potremmo fare molto noi, se imparassimo dagli errori francesi in tema di immigrazione, impedendo di fatto la creazione di banlieue, cercando una via per l'integrazione intelligente (ius soli temperato con conseguimento della cittadinanza dopo il ciclo scolastico elementare o delle scuole medie), istituendo un registro nazionale degli Imam ed espellendo chi predica senza autorizzazione e  chiudendo centri di culto islamici in cui persone non iscritte predichino e facciano proselitismo.

Quanto stiamo vivendo noi, lo ha già vissuto Israele. Hanno portato la guerra da noi e hanno convinto giovani suggestionabili a combatterla. Dovremo abituarci a conviverci sperando che a governarci non siano populisti da quattro soldi, ma persone ben consapevoli che la reazione prima che militare o fatta per slogan urlati davanti a uno schermo debba essere politica.
Glenn
«Shrike» Shrike
Messaggi: 875
MessaggioInviato: Sab 21 Nov, 2015 20:06    Oggetto:   

Giusto in parte quello che dici Kobol, ci vorrebbero leader che ahimè. purtroppo non ci sono in questa fase drammatica ed oscura.
Ma io sono euroscettico e credo che l'Europa delle banche e non dei popoli e delle nazioni abbia fallito miseramente sia come %° superpotenza dopo USA, cina, Russia e Giappone che come faro morale facendo affari con chi finanzia il terrore, sia per produrre ricchezza per tutti traducendosi in un 4ç° Reich a guida tedesca di cui i popoli del Sud come noi italiani od i greci impoveriti sia dai loro governanti ladri e incapaci che dalla criminale austerità IMPOSTA dalla cancelliera merkel ed accettata supinamente e stupidamente dai nostro capi da 4 soldi, prima monti il banchiere massone poi letta, infine il bomba., il patetico bugiardo renzi che governa con la mafia ( Verdini ) e colla capra alfano.
A.B.Normal
«Goa'uld» Goa'uld
Messaggi: 1037
Località: ulula'
MessaggioInviato: Dom 22 Nov, 2015 03:55    Oggetto:   

Kobol ha scritto:
Potremmo fare molto noi [...] istituendo un registro nazionale degli Imam ed espellendo chi predica senza autorizzazione e chiudendo centri di culto islamici in cui persone non iscritte predichino e facciano proselitismo.


D'accordo sulla sostanza (controllare la predicazioni e impedire quelle ostili) ma mica tanto sulla forma.
Non mi sembra che istituire un registro degli Imam autorizzati sia praticabile, per almeno due motivi:
- la nostra (almeno teoricamente) e' una Repubblica laica e non puo' certamente immischiarsi con una religione al punto da stabilire quali suoi predicatori sono autorizzati e quali no
- la religione islamica stessa e' (a quanto mi risulta) refrattaria a questo tipo di registrazioni/autorizzazioni/gerarchizzazioni clericali; credo sarebbe sostanzialmente impossibile individuare una controparte significativamente rappresentativa da poter istituire questo tipo di registro nazionale.

Credo che la soluzione sia molto piu' semplice, in teoria, e ugualmente difficoltosa, da mettere in pratica: si tratterebbe di applicare, sul serio e in maniera rigorosa, oltre che brutale, le leggi che (se non erro) gia' abbiamo contro l'incitamento all'odio razziale, etnico o religioso. Rafforzandole, se non fossero abbastanza efficaci.
Sulla base di questo (e non su impraticabili registri di Iman) si dovrebbero non solo chiudere i centri culturali, ma mandare in galera gli eventuali predicatori (o anche i singoli fedeli) che (per esempio) incitassero alla guerra santa contro gli ebrei o i cristiani o, in generale, l'occidente.
A patto pero' di applicare la legge a tutti, non solo agli islamici; o rinunciamo di botto a due secoli di progresso civile. Se un predicatore buddista (o induista, o panteista, o scintoista, o quello che gli pare) predica la guerra santa contro i mussulmani (o gli ebrei, o gli atei, o chiunque altro), e' giusto che finisca in galera anche lui. E questo potrebbe valere anche per alcuni sacerdoti lefevriani (che, se non erro, ancora sono alquanto antisemiti) e persino per certe frange estreme del cattolicesimo (sempre pronte a proclamare la guerra santa contro chiunque gli stia antipatico).
mothra
«Time Lord» Time Lord
Messaggi: 2032
Località: Macerata
MessaggioInviato: Mar 24 Nov, 2015 08:32    Oggetto:   

brutta cosa da dire ma nel corso degli anni abbiamo e ci siamo concessi fin troppe liberta'....mi spiego meglio....trent'anni fa' se tu per protesta arrivavi a bruciare una bandiera italiana finivi giustamente in galera,ora e' solo un segno di lotta/dissenso nei confronti delle istituzioni...etc....se bestemmiavi o tenevi comportamenti fortemente inappropriati se rubavi avevi le tue belle pene da parte della societa' e delle famiglie...ora tutto e' concesso,le pene se e quando ci sono risultano ridicole,ed in mezzo a questo guazzabuglio mettere un argine anche a ragionamenti propriamente non leciti non e' facile,si invoca il diritto alla liberta' di espressione etc....a volte avere regole certe e pene altrettante certe aiuta a vivere meglio e piu' in sicurezza.Con questo non voglio dire che dovremmo vivere in uno stato di polizia ma che si potrebbe vivere meglio e piu' sicuri con un piccolo sforzo in piu' e soprattutto e' ora che la gente comune inizi a fare la propria parte ovvero non voltarsi dall'altra parte se si nota qualcosa di strano ma informare tempestivamente chi e' preposto al controllo ed alla sicurezza.
orcolat
«Vorlon» Vorlon
Messaggi: 992
MessaggioInviato: Mar 24 Nov, 2015 08:49    Oggetto:   

mothra ha scritto:
brutta cosa da dire ma nel corso degli anni abbiamo e ci siamo concessi fin troppe liberta'....mi spiego meglio....

Mi permetto una correzione.
Condivido, credo, in linea di massima quello che dici, ma non si tratta di troppa libertà quanto di errata interpretazione del concetto di libertà.
Non sono più libero se mi permetto di fare tutto quello che voglio a patto di essere furbo a sufficienza da trovare una giustificazione al mio operato.

Libertà [Gaber]
Antha
«Antha» Antha
Messaggi: 6925
MessaggioInviato: Mar 24 Nov, 2015 10:41    Oggetto:   

orcolat ha scritto:
mothra ha scritto:
brutta cosa da dire ma nel corso degli anni abbiamo e ci siamo concessi fin troppe liberta'....mi spiego meglio....

Mi permetto una correzione.
Condivido, credo, in linea di massima quello che dici, ma non si tratta di troppa libertà quanto di errata interpretazione del concetto di libertà.

Sono i rovesci della stessa medaglia. Si arriva all'errata interpretazione del concetto di libertà proprio perchè di libertà ve ne è in eccesso? Di certo troppi non comprendono il bene enorme che essa rappresenta e come vada gestita con discernimento e trattata con cautela.
Ma se il numero di persone che non ne colgono il valore, che lo travisano, che ne abusano, è in continuo aumento, e se i richiami alla moderazione non servono a nulla, vuol dire che forse si deve cominciare a ragionare come se ce ne sia davvero troppa.
Magari cominciamo a sostituire la tanto abusata parola "diritti", con la più ostica "doveri".
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