Le porte del cosmo: rock e fantascienza al di fuori del mondo anglosassone

Quello che succede quando la fantascienza incontra la musica, la religione, la filosofia, l'arte, lo sport…



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L'articolo è interessante e complessivamente ben fatto ma, siccome io sono un gran rompiglione, qualche appunto devo farlo... Francia: tutto ok, ma io avrei inserito anche i Clearlight e avrei messo qui Vangelis che è greco per puro accidente di nascita ma francese (già dai tempi degli Aphrodite's Child) per formazione e cultura musicale. Germania: Ok Tangerine Dream (grandissimi) ma tutto quello spazio per i Kraftwerk (robetta, altro che capolavori)... E poi mancano gli strarodinari primi Amon Duul (senza il II), Klaus Schulze, Kosmic Jokers, Can, Faust, Wallenstein... Italia: meglio ma anche qui manca qualcosa (Trip, Locanda delle Fate, Orme...) e poi la smetterei di incensare Battiato che grandissimo non è mai stato (e non è catanese ma di Jonia, oggi Giarre/Riposto, e si sente. E chi te lo dice è catanese VERO!!!). E il resto d'Europa? Pekka Pohjola (Finlandia) Omega (Ungheria)...
Ps- Non è una critica. L'articolo è bello. se ne scrivessero di più molta grande musica non sarebbe caduta nel dimenticatoio. Grazie.

Una critica costruttiva merita una risposta articolata e, spero, soddisfacente .
Si tratta di un articolo, non di un libro: molti dei gruppi che giustamente citi ho dovuto lasciarli da parte per parlarne, chissà, in futuro.
Tangerine Dream grandissimi: confermo. Ma anche i Kraftwerk non sono da meno: la musica elettronica deve tantissimo al loro contributo. E il fatto che ancora oggi riempiano le arene conferma il seguito che hanno (ho avuto la fortuna di vederli l'anno scorso a Taranto).
Veniamo all'Italia. I Trip? Se ti riferisci a "Caronte", il loro disco più noto, per me è improntato più sulla mitologia che sulla fantascienza. Idem per "Felona e Sorona" delle Orme (di cui ho parlato in un articolo pubblicato qualche tempo fa sempre su Fantascienza.com): la storia narra di due pianeti personificati, quindi il legame con la FS, se c'è, mi sembra piuttosto labile. La Locanda delle Fate ha pubblicato, IMHO, il più bel disco del prog rock italiano (insieme a "Darwin" del BMS). Ma anche qui non trovo traccia di fantascienza. Quella che invece trovo in alcuni lavori di Battiato. Per inciso: io sono di Pozzuoli, ma se mi definiscono napoletano non la considero un'imprecisione
A presto e grazie per il contributo.

Ok quasi su tutto (continuo a pensare che i Krfaftwerk, al di là del successo, valgono poco o niente. Almeno per i lavori successivi a radioactivity...). Quanto alla precisazione finale, non conosco i rapporti tra Napoli e Pozzuoli ma posso assicurarti che Catania city e la provincia (forse con l'eccezione di Acireale) sono mondi culturalmente diversi e poco comunicanti.

Andrea, hai in previsione anche qualche digressione metal?
Gli argomenti non mancano.
Sarà che ultimamente sto riascoltando gli album degli Arcturus...