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Inviato: Ven 28 Giu, 2019 17:58 Oggetto: |
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Rdaneelolivaw ha scritto: | [Wow! che casa grande devi avere. |
Neanche molto in realtà Le librerie sono in due stanze dove c'è poco altro))
Nel frattempo ho letto L'ultimo marziano (Gallun, 1934-1936). Si tratta della mini-saga del "Vecchio Fedele", tre racconti originalmente pubblicati qualche anno prima dell'inizio della cosiddetta era campbelliana del '39. Il primo è effettivamente piuttosto notevole in relazione a quando è stato scritto (1932), è un po' malinconico e decadente e descrive un alieno discretamente originale. Probabilmente insieme agli alieni dell'odissea marziana di Weinbaum, è tra i migliori pre-epoca-d'oro. Alla storia, che non trovò pubblicazione per due anni, fecero seguito altri due racconti che sono invece nettamente inferiori, o quantomeno, quel che ti aspetteresti da dei racconti di metà anni '30.
Interessante la postfazione scritta da Gallun nel 1981, a 71 anni, per l'edizione italiana (che fu la prima a riunire insieme i tre racconti, prima di un'edizione USA del 2006). All'epoca del primo racconto, Gallun aveva 22 anni e lavorava in una filanda in condizioni lavorative disastrose, passando in continuazione tra il freddo delle sale dove delle macchine macinavano la canapa al bollore di altre dove erano presenti essiccattoi che proseguivano il lavoro sul tessuto
Citazione: | Fu così che sognai a occhi aperti del marziano Numero 774… e quando dico «sognavo», lo intendo per davvero, in quanto alla filanda dove lavoravo per tutto il giorno, per fabbricare la canapa venivano impiegate alcune resine speciali che, bollite dentro enormi calderoni, emanavano per tutti i locali degli odori incredibili e tanto forti da stordire: aromi che credetemi, ora che ho conosciuto quelli dell'hashish e della marijuana, mi paiono incredibilmente simili, al punto che, probabilmente, io che li respiravo per dieci ore consecutive, quando uscivo per tornare a casa, dovevo essere in uno stato un po' semi-allucinato, più o meno come se fossi stato drogato. E per questo, forse, la mia fantasia galoppava davvero sbrigliata, facendomi fare tutti quei sogni incredibili e altrimenti probabilmente inconcepibili… |
Uh!
Sempre difficile valutare fantascienza "antica", gli do 3 stellette. |
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Inviato: Gio 04 Lug, 2019 10:36 Oggetto: |
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Jabbafar ha scritto: |
la soluzione più semplice sarebbe regalarle agli amici ...
dimmi dove abiti che parto |
In realtà, qualche anno fa stavo veramente dandone via una. Avete presente quelle librerie di metallo che sembrano fatte col, ahem, meccano? Una di quelle che ho , dove tengo gli urania, è così ed è diventata stile torre di Pisa per il troppo carico. All'ultimo non me la sono sentita di darla via però... Comunque sono a Roma casomai cambiassi idea
Letto per la prima volta Il gioco di Ender (1985) di Orson Scott Card
Ricordo quando uscì in Italia, volevo disperatamente leggerlo ma all'epoca i libri a casa arrivavano tramite mia madre (niente sf) e i miei due fratelli, uno solo dei quali appassionato di fantascienza e non riuscii a toccare le corde giuste per farlo comprare. Per anni è stato il mio sacro graal, poi quando ho iniziato ad avere autonomamente la possibilità economica di prenderlo mi reputai troppo grande per leggerlo e messo da parte... e beh, sbagliavo! Lo ho letto in pochi giorni, dimostrandomi che c'è ancora una parte di me che ama fantascienza tutto sommato young adult. Vedo che sono stati scritti molti seguiti o comunque storie ambientate nello stesso universo, ma solo una manciata tradotti in italiano.
P.S. nella traduzione italiana gli alieni che originalmente sono chiamati "buggers" o "formics" sono tradotti come scorpioni. |
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Tobanis
«Antinano»
Messaggi: 20999 Località: Padova
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Inviato: Gio 04 Lug, 2019 13:48 Oggetto: |
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Un super classico. |
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HappyCactus
«Ministro alle puntualizzazioni»
Messaggi: 8880 Località: Verona
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Inviato: Lun 08 Lug, 2019 08:47 Oggetto: |
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Solaris_666 ha scritto: |
Letto per la prima volta Il gioco di Ender
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c'è ancora una parte di me che ama fantascienza tutto sommato young adult. |
Non ho capito, Ender sarebbe Young Adult? Davvero?
/me cade dalle nuvole. |
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Inviato: Lun 08 Lug, 2019 20:22 Oggetto: |
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HappyCactus ha scritto: | Solaris_666 ha scritto: |
Letto per la prima volta Il gioco di Ender
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c'è ancora una parte di me che ama fantascienza tutto sommato young adult. |
Non ho capito, Ender sarebbe Young Adult? Davvero?
/me cade dalle nuvole. |
Almeno secondo 4467 utenti di goodreads
Comunque, secondo i metri attuali ci sta abbastanza nel genere.
Oggi ho scoperto che Orson Scott Card scrisse Speaker For The Dead (Il riscatto di Ender in italiano), ovvero il seguito, prima di scrivere il romanzo di Ender's game. L'editore gli chiese di farne una trilogia, allora lui recuperò il racconto di Ender che aveva scritto nel 1977 e lo allungò adattandolo in modo che il finale si incastrasse col romanzo che aveva scritto e che sarebbe diventato il seguito.
Nel frattempo ho riletto Il Grande Ritratto (1960) di Dino Buzzati
La prima volta che lo lessi fu "forzatamente", prestatomi dal mio insegnante di italiano alle superiori un quarto di secolo fa. Si tratta di un romanzo di fantascienza a tutti gli effetti, forse il primo italiano con tematiche adulte, prive di satira, commedia o avventure dozzinali. Mi è venuta voglia di rileggerlo dopo aver letto mesi fa della polemica generata dalle dichiarazioni di Ian McEwan sulla (non)fantascienza del suo ultimo libro. Beninteso che non ho ancora letto "Machines Like Me", ma mi pare di capire che affronti la classica tematica "se una macchina pensasse come un essere umano, la si potrebbe considerare nostro pari?". Su questo Buzzati ci scrisse "Il Grande Ritratto", un romanzo breve probabilmente un filo sottovalutato, al giorno d'oggi magari ingenuo ma più coraggioso di quanto ci si potesse aspettare nel 1960. |
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Inviato: Lun 08 Lug, 2019 21:12 Oggetto: |
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HappyCactus ha scritto: | Solaris_666 ha scritto: |
Letto per la prima volta Il gioco di Ender
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c'è ancora una parte di me che ama fantascienza tutto sommato young adult. |
Non ho capito, Ender sarebbe Young Adult? Davvero?
/me cade dalle nuvole. |
Beh dai, Ender è Young e diventa Adult durante il romanzo
Diciamo che una volta certi volume si beccavano come etichetta "romanzo di formazione", adesso quello di YA che è in inglese e fa più alla moda ... |
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Inviato: Mar 09 Lug, 2019 07:36 Oggetto: |
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Bello il libro "il gioco di Ender", peccato per il film che è diventato niente di più di un videogioco. Mi ricordo di averlo letto subito dopo "The giver", questo un bel YA.
Ora sto leggendo un classicone: Il fabbricante di universi di Farmer |
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HappyCactus
«Ministro alle puntualizzazioni»
Messaggi: 8880 Località: Verona
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Inviato: Mar 09 Lug, 2019 09:07 Oggetto: |
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HappyCactus ha scritto: |
No dai, YA è per il target, non per il contenuto, o sbaglio? |
Teoricamente sì, ma le due cose in realtà si sovrappongono.
Comunque, come fa notare Wikipedia, "approximately half of YA readers are adults." |
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Inviato: Gio 25 Lug, 2019 18:35 Oggetto: |
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Ho letto Sunfall. Statene lontani.
Pessimo sotto ogni punto di vista.
Ma se vi piacciono i Complottisti cattivi che sgami subito chi sono (tagliati col coltello come in un feuilleton dell'ottocento) ; gli scienziati in crisi per divorzi e figli lontani con cui hanno un cattivo rapporto ( e ovviamente il libro ci ricama due/tre capitoli); le scienziate bellocce che non sanno perché vengono coinvolte e non lo capisce del tutto neppure il lettore; le bozze di love story tra i predetti; le hacker giovani e piudituttibrave che scoprono qualsiasi complotto (e ovviamente la fanno in barba a tutti); i protagonisti che portano una sfiga tremenda perché si trovano nei posti di tutti i possibili attentati; le banali psi story dove tra la demenza generale la soluzione la trovano i nostri carneadi di turno ( ai quali ovviamente rapiscono i parenti perché nessuno pensa che possano essere un bersaglio); il nulla assoluto sulle ricadute sociali dei disastri che si presentano o si paventano; uno stile da armony... e varie altre amenitá che annacquano alcune spiegazioni scientifiche... ebbene magari potrEste sopportarlo.
Per me no! Al confronto Schatzing ê un Gigante |
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Inviato: Sab 27 Lug, 2019 15:03 Oggetto: |
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Nirgal ha scritto: | HappyCactus ha scritto: | Solaris_666 ha scritto: |
Letto per la prima volta Il gioco di Ender
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c'è ancora una parte di me che ama fantascienza tutto sommato young adult. |
Non ho capito, Ender sarebbe Young Adult? Davvero?
/me cade dalle nuvole. |
Beh dai, Ender è Young e diventa Adult durante il romanzo
Diciamo che una volta certi volume si beccavano come etichetta "romanzo di formazione", adesso quello di YA che è in inglese e fa più alla moda ... |
Però bisogna dire che prima degli "young adult" ci sono stati i "juvenile". La prima decina di romanzi di Heinlein ad esempio fu pubblicata con tale etichetta. Erano storie con protagonisti giovani e venivano rivolte ad un pubblico più o meno equivalente di età, sostanzialmente quello che sono gli YA ora. Fanteria dello spazio stesso è considerato l'ultimo dei juvenile di Heinlein.
@Antha. Peccato per Sunfall, lo avevo inserito nella wish list in virtù del fatto che quando degli scienziati scrivono fantascienza, la cosa potrebbe risultare interessante ma anche altre recensioni danno il tuo stesso punto di vista. Passerò...
Io ho riletto una vecchia antologia di Lester Del Rey, "Invasori e invasati". Considerando anche la storia che fu esclusa dall'edizione italiana, tre racconti sono bruttini per non dire altro. Uno però lo consiglio anche ora. "Non avrai altro popolo". Solito sessismo anni '50, personaggi piatti però "colpo di scena" che da bambino mi colpì parecchio e anche ora che sono ultra quarantenne ho riletto con un sorriso
Ultima modifica di Solaris_666 il Gio 01 Ago, 2019 20:39, modificato 1 volta in totale |
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Inviato: Sab 27 Lug, 2019 16:12 Oggetto: |
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Finito di leggere Central Station di Lavie Tidhar, romanzo finalista ai premi Clarke, Campbell, Lcous SF ed al Premio Italia.
Un romanzo interessante ed originale, costituito da un intreccio di storie, ambientate in una Tel Aviv futura dominata da un gigantesca stazione spaziale.
Il romanzo non è facile, non lo definirei certamente per tutti, ma se cercate qualcosa che esuli dai canoni classici, questo può essere un'opzione interessante.
L'umanità proposta da Tidhar è ricca e variopinta; anche se sembra emergere casualmente dagli incontri dei tra i vari protagonisti, c'è un sottofondo di storia che si rivela interessante.
Il difetto maggiore è il fatto che rimane la sensazione di non andare da nessuna parte.
L'assenza di una storia principale ben definita può lasciare un po' delusi, forse un finale che definisca meglio gli eventi narrati e che appaiono collegati, avrebbe aiutato a rendere la conclusione del libro più soddisfacente. |
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Inviato: Mar 30 Lug, 2019 10:35 Oggetto: |
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Finito di leggere anche Stazioni delle maree versione IASFM (pubblicato anche in urania con il titolo Domani il mondo cambierà).
Romanzo con buone idee, interessante nel complesso, ma troppo frammentario, con alcune parti in cui l'autore si perde in narrazioni che ho trovato inutili.
Alla fine un romanzo che avrebbe meritato un maggior lavoro di espansione della storia, creando il giusto collegamento tra i capitoli, che troppo spesso sembrano dei racconti collegati malamente. |
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