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cosa state leggendo ? perchè? cosa avete comprato ? perchè?


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Solaris_666
«Trifide» Trifide
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MessaggioInviato: Ven 02 Ago, 2019 11:44    Oggetto:   



Letto per la prima volta Ma gli androidi sognano pecore elettriche?(1968). Dick, considerando l'importanza, lo conosco poco (ma ho comunque lacune molto più grandi con Le Guin e Banks di cui non ho letto proprio nulla), da adolescente lessi appena Divina Invasione poi un'antologia e La Svastica sul Sole, e pur gradendoli non mi avevano fatto impazzire tanto dal voler leggere altro di suo. In quegli anni stravedevo per Silverberg, Lem, Asimov, Clarke e con Dick non scoccò proprio la stessa scintilla.
I film tratti dalle sue opere però mi piacevano. Conoscendomi se avessi letto MGASPE? a 16 anni non mi sarebbe piaciuto perchè troppo diverso da Blade Runner, che è una delle mie pellicole preferite in assoluto. Ora è stato il momento giusto. Un grande romanzo, piccolo per pagine, che indipendentemente dal film crea autonomamente il suo universo. Molto meno cupo, più ancorato alla religione, a tratti persino divertente. Per una volta, forse è stato un bene che la sceneggiatura sia stata modificata. Il libro dal canto suo, funziona probabilmente meglio così. Da 5 stellette Wink
Lady_Stardust
«Trifide» Trifide
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MessaggioInviato: Ven 02 Ago, 2019 19:44    Oggetto:   

Io sto leggendo The Dispossessed della Le Guin (ossia I Reietti dell'Altro Pianeta, ma lo sto leggendo in lingua).
Sto andando un po' a rilento perché i capitoli sono lunghissimi e ultimamente riesco a leggere solo prima di andare a dormire (cioè i 5 minuti prima di crollare dal sonno), comunque mi sta piacendo. Smile
Mi piace molto soprattutto lo stile di scrittura.
Solaris_666
«Trifide» Trifide
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MessaggioInviato: Mer 14 Ago, 2019 20:31    Oggetto:   



Letto "Memorie di un'astronauta donna" (1962) di Naomi Mitchison, suo esordio nella letteratura fantascientifica all'età di 65 anni, che all'epoca era considerata un'età meno giovanile rispetto a ora. In precedenza aveva scritto solo, tanti, romanzi storici e un fantasy simil tolkiano. E' un libro che è meno scontato di quanto si possa pensare. Il tema centrali riguarda la comunicazione con razze aliene dalla biologia particolare; tra l'altro la Mitchison era anche sorella di un famoso biologo. Se non sapessi quando è stato scritto, avrei qualche difficoltà a datarlo ma avrei detto fine anni '60 piuttosto che primi, per via di come affronta alcuni aspetti sessuali di questi alieni. D'altra parte però i personaggi sono tutti appena abbozzati, protagonista inclusa. Sembrerebbe che svariati romanzi della Mitchison siano stati scritti di getto e sospetto che questo sia uno di quelli. Comunque secondo me, tenendo conto di quando è uscito, i pregi (originalità degli alieni, molti personaggi femminili importanti - assolutamente non scontato nel 1962) sono superiori ai difetti (mancato approfondimento).
senji
«Horus» Horus
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MessaggioInviato: Mar 20 Ago, 2019 15:11    Oggetto:   

Da poco concluso la costellazione del serpente della Cherryh, l'avevo in coda di lettura da una vita. 
Romanzo discreto, scorrevole, pur essendo niente di che... in ultima analisi. Si riconoscono alcuni dei temi cari alla Cherryh e la trama è abbastanza "originale". 
HappyCactus
«Ministro alle puntualizzazioni» Ministro alle puntualizzazioni
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MessaggioInviato: Mer 21 Ago, 2019 09:31    Oggetto:   

Ho finito finalmente "Il treno degli Dei" di China Mièville.
Trattasi del libro conclusivo della trilogia del Bas-Lag (New Crobuzon), e forse il migliore dei tre, o almeno sul livello di "Perdido Street Station".
Di certo è il libro di Mièville più sorprendente e immaginifico. L'autore supera se stesso quanto a immaginazione, inventiva e fantasia. Dipinge un mondo terribile e meraviglioso, costruisce in esso una storia plausibile e, nonostante la pendenza politica evidente, accattivante. Si dice che in questo racconto la sua vena più sinistra si affacci prepotentemente e ne sia il suo manifesto politico. Personalmente non l'ho trovato così disturbante, anzi. Se si sorvolano alcuni punti, mi sembra che il suo sia un racconto di libertà ed uguaglianza in larghissima parte condivisibile -- anzi, direi che i toni sono epici, ed è inevitabile supportare l'avventura del "Concilio di Ferro", anzi, dei suoi membri singolarmente nella loro fuga per la libertà. I toni socialisteggianti ci sono, ma non sono il "succo" della storia. Il succo della storia è che la lotta per la libertà è continua, infinita.
Buoni i protagonisti, anche se alcuni un po' troppo mitizzati. 
Insomma, direi che è un libro senz'altro positivo, forse a tratti incespica nel ritmo (ma i temi sono tanti, anche se non proprio così delineati) ma per fortuna mancano i pipponi che affliggevano i due precedenti romanzi (Perdido di sicuro,  ma soprattutto "la città delle navi", un mattone che crolla sotto la propria prosopopea), e dunque si legge assai volentieri. Le invenzioni fantastiche sono superlative, i vari personaggi incantano quanto a capacità personali. Il costruttore di Golem è semplicemente immenso, anche se stenta a farsi notare all'inizio.
Credo sia un libro non proprio facile, ma ben scritto; va letto con mente aperta: siamo nel pieno fantastico, epico, con tratti politici neanche tanto nascosti. Ma piacevole. E Mièville è un maestro dell'inventiva, nessun dubbio in questo.
Direi un 8 su 10.
senji
«Horus» Horus
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MessaggioInviato: Mar 27 Ago, 2019 07:56    Oggetto:   

Mi hai fatto venire voglia di provare a leggerlo. 
Alcuni anni fa provai Perdido ma mi arresi dopo neanche 100 pag., troppo... troppo 
HappyCactus
«Ministro alle puntualizzazioni» Ministro alle puntualizzazioni
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MessaggioInviato: Mar 27 Ago, 2019 09:57    Oggetto:   

E' il marchio di fabbrica. Mièville ha un'inventiva incredibile, è innamorato delle città e dei luoghi, ma tende ad essere estremamente prolisso.
Perdido è un romanzo che parte fortissimo, ma poi si arena un po'. The Scar ("la città delle navi" in Italiano) è invece lento di suo (taluni dicono che occorra almeno rileggerlo, prima o poi troverò il coraggio di farlo) mentre il "The Iron Council" ("Il treno degli dei") replica un po' Perdido, quanto a ritmo. I tre possono tranquillamente essere letti indipendentemente, non c'è nulla, nella storia o nel setup, che ti puoi perdere leggendo il terzo soltanto. Al limite, Perdido è un'introduzione al setup e prepara se non altro l'ambientazione per il lettore, introducendolo ai concetti successivi; The Scar, invece, è più incentrato sui giochi politici e sulla società NewCrobuzonese. The Iron Council raccoglie in qualche modo queste introduzioni e le usa per costruire una storia politico-sociale.
Ma non sono affatto prerequisiti.
Solaris_666
«Trifide» Trifide
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MessaggioInviato: Dom 01 Set, 2019 12:08    Oggetto:   

Letto Ossa Della Terra (2002) di Michael Swanwick.

Io l'ho trovato deludente. Sapevo a grandi linee di cosa parlava: dinosauri e viaggi nel tempo e mi pareva una buona occasione per testare Swanwick sulla lunga distanza, avendo letto di suo solo una manciata di racconti sparsi su antologie qui e là.
La prima percezione che ho avuto è stata di leggere una storia scritta per cavalcare l'onda dell'interesse generato quegli anni da Jurassic Park. Ho pensato "bisogna pur mangiare, no?" . I personaggi mi sono parsi tutti monodimensionali, c'è scarsissima caratterizzazione, ma quello che mi ha dato fastidio sono state le scene di sesso un po' casuali, una delle quali eccessivamente particolareggiata.
La trama stessa è un po' banalotta e nonostante il tema principale dovesse essere quello dei dinosauri, le parti che ho apprezzato di più sono quelle relative i personaggi che sono dietro i viaggi nel tempo.
A fine romanzo ho pensato che fosse un romanzo minore di Swanwick e sono rimasto un po' sopreso di notare che è invece il suo terzo più popolare su GoodReads dietro a un fantasy e a Domani il mondo cambierà (Stazione delle maree). Per me siamo sulle due stellette e mezzo, più tendenti alle due che alle tre. 
Dubito leggerò altri romanzi di Swanwick.
Antha
«Antha» Antha
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MessaggioInviato: Mar 03 Set, 2019 15:31    Oggetto:   

senji ha scritto:
Da poco concluso la costellazione del serpente della Cherryh, l'avevo in coda di lettura da una vita. 
Romanzo discreto, scorrevole, pur essendo niente di che... in ultima analisi. Si riconoscono alcuni dei temi cari alla Cherryh e la trama è abbastanza "originale". 


Si riesce a reperirlo? In giro mi pare ci sia poco.
Antha
«Antha» Antha
Messaggi: 6972
MessaggioInviato: Mar 03 Set, 2019 15:37    Oggetto:   

HappyCactus ha scritto:
..... Mièville è un maestro dell'inventiva, nessun dubbio in questo.
Direi un 8 su 10.

Dicevo altrove che sono appena rientrato da un viaggio in California. In una libreria di S. Francisco c'era una grossa sagoma in cartone di Obama con un elenco di libri/autori che consigliava come letture e Mielville era il primo tra questi (se non ricordo male consigliava dei racconti).
VITTORIO BARABINO-3
«Ospite»

MessaggioInviato: Gio 05 Set, 2019 11:33    Oggetto:   

della Mitchison (che essendo una inglese (anzi una anglo-indiana! per cui una per cui I SOLDI NON ERANO CERTO UN PROBLEMA) essendo nata molto prima della Pillola aveva cagato ben OTTO figli : -o ed era sorella di J.B.S. Haldane) in quel libro c'è una delle poche volte in cui c'è una fantascienza "biologica" di alto livello: la sua protagonista si accoppia con un alieno incompatibile e il risultato non e' ne' un UOMO SCIMMIA ne' un mezzosangue Neanderthal sterile come un mulo - ma un essere umano APLOIDE - di bassa statura e con solo meta' cromosomi Razz una bizzarria che nel mondo reale si riesce a fare solo con singole cellule VEGETALI, in laboratorio

https://en.wikipedia.org/wiki/Ploidy
senji
«Horus» Horus
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MessaggioInviato: Mer 11 Set, 2019 10:45    Oggetto:   

Antha ha scritto:
 senji ha scritto:
Da poco concluso la costellazione del serpente della Cherryh, l'avevo in coda di lettura da una vita. 
Romanzo discreto, scorrevole, pur essendo niente di che... in ultima analisi. Si riconoscono alcuni dei temi cari alla Cherryh e la trama è abbastanza "originale". 


Si riesce a reperirlo? In giro mi pare ci sia poco.

in digitale si, in cartaceo non so. Io l'avevo sia in cartaceo che in digitale ma il cartaceo non lo ritrovo + e infatti l'ho letto ebook.
senji
«Horus» Horus
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MessaggioInviato: Mer 11 Set, 2019 10:53    Oggetto:   

senji ha scritto:
Mi hai fatto venire voglia di provare a leggerlo. 
Alcuni anni fa provai Perdido ma mi arresi dopo neanche 100 pag., troppo... troppo 

c'ho provato a leggerlo.... la prima parte è ok (seppur strana) ma poi ci si arena subito ed infatti ho interrotto dopo poche pag della seconda parte. Forse proverò a continuare, un domani. 

Nel frattempo ho letto annientamento di   Jeff VanderMeer
Libro interessante, molto diverso dal film, anche se continua nei due seguiti quindi c'è da vedere che succede dopo. 
Romanzo "intimista", molto basato su sentimenti/sensazioni/stati d'animo/ricordi/ecc... della protagonista e descrizioni dei paesaggi naturali, lo scrittore scrive bene e riesce ad insinuare quel velo di mistero che rende la lettura abbastanza avvincente. 
Nirgal
«Horus» Horus
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MessaggioInviato: Mar 01 Ott, 2019 21:37    Oggetto:   

Finito di leggere American War di Omar El Akkad, l'ho letto in inglese ma c'è anche l'edizione italiana edita da Rizzoli, quindi ne parlo qui.

Che dire, gran bel romanzo sotto tutti i punti di vista, sia stilisticamente che a livello di storia, il primo paragone che mi viene in mente e con Il Racconto dell'Ancella.
Il romanzo è comparso in parecchie liste dei best of del 2017, sia di genere, che non.

Si tratta di una distopia che trasporta sul suolo americano le problematiche legate alle guerre mediorientali, analizzando i fenomeni correlati come terrorismo, immigrazione, etc...

Prendendo in parte spunto dalla guerra civile, l'autore si sostituisce la schiavitù con il passaggio alle energie rinnovabili (causa il cambiamento climatico che sta devastando il paese).
Ci troviamo così in una america devastata dal cambiamento climatico, in cui il sud rifiuta l'abbandono del petrolio per ragioni economiche, scatenando così una nuova guerra civile.

Il  romanzo è profondamente pacifista, fa capire come in un guerra ci siano alla fine principalmente vittime e come, sopratutto, sia facile creare l'odio e difficile estinguerlo.

Pur non essendo un amante delle distopie, devo dire che questo romanzo mi ha colpito moltissimo, sopratutto per il modo bilanciato in cui riesce ad affrontare argomenti controversi.
Solaris_666
«Trifide» Trifide
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MessaggioInviato: Mer 02 Ott, 2019 13:27    Oggetto:   


Io ho finito Il Destino Della Legione (2016) di Kameron Hurley, di cui si è già ampiamente discusso gli scorsi mesi. A me è piaciuto moltissimo. Tetro, decadente e con tantissimo sense of wonder. Credo sia il suo primo romanzo di SF, in passato mi pare di capire abbia scritto solo fantasy. Questo suo background filtra non poco. IDDL non ha la classica narrazione fantascientifica chiara e con tutte le spiegazioni del caso. Molto viene lasciato al lettore, che dovrà usare abbastanza immaginazione per raffigurare nella propria mente la legione. Cionostante è un romanzo di worldbuilding. Sembra quasi un controsenso, immagino. Lo ho letto in italiano e sono abbastanza sicuro che la traduzione sia stato un lavoro complicato e ostico.
Io che non sono amante delle serie, leggerei volentieri un seguito, magari più convenzionale che risolvesse le questioni aperte più evidenti. Io ad esempio mi ero fatto delle idee sulla base dei piccoli indizi lasciati qua e là, che però, leggendo online, non trovano riscontro.
Da 4 stellette e mezzo su 5.
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