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 Inviato: Dom 07 Mar, 2021 18:32 Oggetto: |
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Complice il semi locdaun, Sabato mi sono visto su Netflix 2 ciofeche horror/fantascientifiche.
Prima enorme ciofeca, "Harbinger down-Terrore tra i ghiacci". Giorni nostri: un peschereccio artico - sul quale è imbarcata anche una piccola equipe universitaria per studi sulle balene - recupera dai ghiacci una sonda sovietica precipitata nel 1982 con tanto di cosmonauta morto. Ma non lo sono i micidiali organismi che si annidano nel suo corpo e che danno vita a una variante della "Cosa". Ad eccezione di una giovane studiosa, muoiono tutti e ben gli sta visto come recitavano; compreso il nonno della superstite, capitano del peschereccio, interpretato da Lance "Bishop" Henriksen qui in una delle sue dimenticabili apparizioni.
Seconda ciofeca un po' meno ciofeca, "Armed response". I 5 occupanti di un sito militare, dove si usa/sperimenta una nuova avveniristica macchina per gli interrogatori che opera a livello subconscio, non da' più notizie. Un gruppo di altri 7 militari si reca sul posto per indagare. Ideuzza abusata ma in questo caso sviluppata su una contestualizzazione persino accettabile, ma sceneggiatura sciagurata e ripetitiva. Recitazione deludente che trova un minimo di sublimazione nell'ovvia dipartita di quasi tutti i nuovi arrivati qui capitanati dall'altro prezzemolino del mediocre chiamato Wesley Snipes. |
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| Inviato: Dom 07 Mar, 2021 20:27 Oggetto: |
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Vabbè, allora non li guardo |
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| Inviato: Mar 09 Mar, 2021 14:50 Oggetto: |
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| il_Cimpy_spinoso ha scritto: | | Vabbè, allora non li guardo |
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| Inviato: Gio 11 Mar, 2021 15:59 Oggetto: |
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Ieri serva visto "The calling", thriller pseudo religioso di matrice canadese del 2014 con Susan Saradon e, tra gli altri, Topher Grace (originario Venom della trilogia Spiderman di Sam Raimi) e Donald Sutherland in una classica versione di contorno cui si prestano le molte star sul viale del tramonto.
In una sonnacchiosa e provinciale cittadina, dopo diversi anni viene commesso un omicidio. L'alcolizzata e problematica capo della polizia locale (Saradon), indaga affiancata da un giovane poliziotto ivi trasferitosi dopo la perdita del compagno, scoprendo connessioni con altri delitti irrisolti e un disegno mistico che si cela dietro il tutto.
Killer con vocazione spirituale che si bea della bella faccia di Christopher Heyerdahl al quale, peraltro, forse per via di uno sguardo un po' magnetico e un fisico imponente, vengono assegnate battute di modesto livello.
A mio avviso guardabile ma senza pretese particolari |
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| Inviato: Ven 12 Mar, 2021 17:57 Oggetto: |
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Ieri sera visto "Non conosci Papicha", film franco/algerino del 2019 con una regista algerina, ambientato nell'Algeri degli anni 90, in piena guerra civile tra musulmani laici e integralisti religiosi.
La vicenda ruota intorno a una giovane universitaria con la passione per la moda (e una certa abilità come stilista), che insegue il sogno di organizzare una sfilata nella sua università e con le compagne di corso come modelle.
Una naturale voglia di vivere che si cala nel brutto periodo che conobbe in quel decennio l'Algeria e di concerto con una sfrontatezza integralista parimenti rappresentata da maschi repressi e desiderosi di primeggiare e decidere sull'universo femminile e da povere giovani represse, prematuramente trasformatesi in comari dalle lunghe vesti color merda.
Film bello ma che non consiglio a chi, come me, sente una rabbia cieca montargli dentro di fronte a certe forme di oscurantismo.
P.S.
E pare che in Algeria il film sia vietato |
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| Inviato: Mer 17 Mar, 2021 17:32 Oggetto: |
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Visto "Il colpevole - The Guilty" (sic). Thriller/drammatico danese del 2018 dal titolo originale "Den skyldige" (Il colpevole, appunto), che da noi abbiamo pensato di duplicare in italo inglese. Boh?
Stranezza a parte si tratta di un buon film per nulla banale (candidato Danese all'Oscar come miglior film straniero un paio di anni fa). Si svolge interamente all'interno di una piccola stazione di polizia ove opera il personale preposto a ricevere le telefonate di aiuto dei cittadini.
Protagonista un agente temporaneamente trasferito alla mansione, a lui poco gradita e quindi insofferente coi colleghi, per via di una pendenza per eccesso di legittima difesa, dove pare ci sia scappato un morto (in previsione dell'udienza del giorno dopo cerca infatti di aggiustare telefonicamente la testimonianza col collega di squadra).
In prossimità di fine turno riceve peraltro una telefonata di aiuto che finirà per coinvolgerlo ben oltre i limiti delle attuali mansioni. |
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Tobanis
«Antinano»
Messaggi: 20999
Località: Padova
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| Inviato: Gio 18 Mar, 2021 08:01 Oggetto: |
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| Inviato: Mer 07 Apr, 2021 17:07 Oggetto: |
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Su Prime Video visti:
Diggers - Horror russo di qualche anno fa (non molti). In sintesi: un convoglio della metropolitana moscovita scompare con tanto di passeggeri (di un gruppetto di questi facciamo la conoscenza e seguiamo le vicissitudini). A distanza di alcuni giorni un altro gruppo di persone si mette alla ricerca dei primi. Casting modesto, modeste le scenografie, modesta la storia. Ciononostante non è prodotto da buttare interamente nella spazzatura perché qualche tentativo di elevarsi dal mediocre lo fa; tipo il doppio livello temporale di svolgimento della trama, per quanto lo stesso funga da moltiplicatore del banale.
The Rental - Thriller a tinte horror americano, dello scorso anno. Due coppie affittano per un fine settimana una bellissima casa sul "Big Sur (costa californiana). Per via di una scomoda presenza e la complicazione data da alcune dinamiche interpersonali, mal gliene incoglie. Alla lontana mi ha rievocato "ATM trappola mortale"; film di una diecina di anni fa che narrava le vicissitudini di un gruppo di amici inchiodati in un bancomat isolato, da un misterioso individuo all'esterno. Detto questo, l'ho trovato un filmetto. Non ho percepito nella recitazione particolari spunti di rilievo (salvo che il rendere mediocri e un poco strambi i protagonisti non fosse una precisa scelta). Anche la storia nel complesso mi è parsa scontata e deboluccia, comunque già vista (... ma ho letto che se ne prospetta un sequel...).
Sarà che Matheson/Spielberg con "Duel", hanno da tempo messo tutti in riga in punto sconosciuti con intenzioni ostili. |
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| Inviato: Sab 10 Apr, 2021 14:55 Oggetto: |
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Visti
Il capitale umano - The Human capital - nuova trasposizione americana del romanzo di Stephen Amidon, già portato sullo schermo nel 2013 con la regia di Virzì. Non ho visto il precedente. Qui abbiamo Schreiber e la Tomei, nei panni già vestiti da Bentivoglio e Valeria Bruni Tedeschi. Come film non mi ha detto granché, ma mi ha fatto venire voglia di recuperare la pellicola nostrana per raffrontare le recitazioni.
Antebellum - Thriller/Distopico/Boh? di recente produzione. Seguiamo le vicissitudini di una schiava in una piantagione di cotone intorno al 1860 e poco più, che scopriamo essere alter ego di un'affermata scrittrice dei giorni nostri. Esagerato e pretestuoso; il film si perde in un malcelato tentativo di affermare una sostanziale mancanza di continuità, dai tempi della guerra civile a oggi, nelle tensioni razziali bianchi/neri. Poteva ambire a essere un semplice e dignitoso horror - e sarebbe bastato anche poco - ma a mio avviso ha mirato troppo in alto cadendo rovinosamente in basso.
Bliss - perdibile dramma di fantascienza che propone una storia a cavallo tra realtà, virtualità e fantasia. Uno stralunato impiegato, già segnato da una difficile vita privata, vive una serie di esperienze "psichedeliche" a loro volta parti integranti di una sorta di Truman show cui è sottoposto. In tutto accompagnato da una sorta di clochard/dottore/compagna, che volutamente incrocia la sua strada. Arzigogolato e con un tono melodrammatico sbiadito dall'inadatta faccia di Owen Wilson. L'astrusa sceneggiatura non contribuisce a far decollare un perdibile prodotto di cui si fatica a comprendere la ragione della sua produzione. |
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| Inviato: Sab 10 Apr, 2021 15:38 Oggetto: |
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Night in paradise (Netflix): Cupo film Koreano presentato al festival di venezia che racconta la storia di mafioso in fuga dopo essere coinvolto in una guerra organizzazioni.
A tratti malinconico e romantico, a tratti violento tendente allo splatter (ma nulla di troppo), il tutto all'interno di una trama da thriller.
Nel complesso mi ha lasciato perplesso, potrei definirlo bello, ma un po' fuori dalle mie corde, ma in caso contrario sarebbe stato probabilmente un po' scontato. |
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| Inviato: Mer 14 Apr, 2021 21:36 Oggetto: |
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Visto il finalista agli Hugo Award Eurovision Song Contest: The Story of Fire Saga su netflix
Che ci fa nei candidati all'hugo un film sull'Eurovision Song Contest ? Beh, colpa degli elfi islandesi ...
Il film è una classica commedia musicale, decisamente piacevole, con la canzone che probabilmente vincerà meritatamente l'oscar.
Se uno piace il genere apprezzerà il film, altrimenti può anche solo guardare quel paio di minuti SyFY dopo circa 1h 30 di film  |
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| Inviato: Dom 18 Apr, 2021 07:48 Oggetto: |
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Visto All is True, arrivato su netflix in sordina.
Il film, diretto da Kenneth Branagh, racconta l'ultimo periodo di vita di William Shakespeare, con il ritorno del Bardo a Stratford-upon-Avon dopo l'incendio del Globe del 29 giugno 1613.
Critica e pubblico sono stati decisamente tiepidi, un media del 6, personalmente invece a me il film è piaciuto decisamente.
Non sarà accurato dal punto di vista storico, ma è un delicato atto d'amore verso uno dei più grandi scrittori mai vissuti, è girato bene e visivamente è splendido; per me è più che sufficiente per passare un ottima serata. |
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| Inviato: Ven 30 Apr, 2021 21:26 Oggetto: |
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Visto l'ultimo film di Amanda Seyfried, L'apparenza delle cose (Things Heard & Seen) su Netflix.
Un thriller/horror (?) abbastanza piatto, anche se in generale non amo proprio il genere, però vedendo i voti del pubblico la media è quella del 6  |
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| Inviato: Sab 01 Mag, 2021 08:20 Oggetto: |
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Amanda rimarrà per sempre la Sophie di Mamma Mia! |
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| Inviato: Dom 06 Giu, 2021 15:51 Oggetto: |
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Visto The Mauritanian su PrimeVideo, adattamento cinematografico di Guantanamo Diary di Mohamedou Ould Slahi, che racconta la prigionia dell'uomo a guatanamo dal 2002 al 2016.
Da un lato è il solito film hollywoodiano in cui gli americani riescono a farsi belli anche quando narrano di vicende degne dei peggiori regimi.
Dall'altro il film è un buon film che offre uno spaccato su una delle tante pagine nere della storia americana. |
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