Trilogia "Intrigo" tratta da Hakan Nesser
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 Inviato: Gio 19 Ago, 2021 10:28 Oggetto: Trilogia "Intrigo" tratta da Hakan Nesser |
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Premessa: su SKY è disponibile una trilogia di film del 2018/2019, con il prefisso "Intrigo", tratta da romanzi inizialmente scritti nel 1996 dallo scrittore svedese Hakan Nesser.
Ieri sera ho visto il primo: "Intrigo: morte di uno scrittore" del 2018 (come i successivi regia di Daniel Alfredson, che aveva già girato un paio di "Millenium" di Larsson).
In sintesi l'essenziale, cercando di evitare particolari spoiler.
Un traduttore, in preda a dilemmi di vario genere, fa visita a un altro affermato romanziere nella sua casa in Grecia. Qui gli chiede, leggendo alcuni passi, consigli per un libro che sta scrivendo (e che tratta la crisi di una coppia che porta il marito a cercare di uccidere la donna, che invece scompare misteriosamente). Successivamente gli narra degli eventi legati all'incarico di traduttore di un'opera postuma di un autore scomparso che ha recentemente portato a termine e che in parte paiono collegarsi al suo libro.
Allora, in un certo senso libro nel libro e giallo nel giallo. Non ho letto i romanzi ma l'impressione che ne ho ricavata è che non fosse proprio facile trasporre cinematograficamente lo scritto. A naso sono troppe le implicazioni psicologiche che si percepiscono e che difficilmente la pellicola riesce a riportare.
La storia e il suo sviluppo non mi hanno del tutto convinto. Per certi versi mi ha si preso; si sviluppa su un percorso lento e spesso narrato da voci fuori campo, mantenendo vivo un certo livello di curiosità. Per altri versi invece l'ho trovato deboluccio, soprattutto nel tratteggio dei personaggi; in particolare l'anfitrione famoso, interpretato da Ben Kingsley, mi è parso un poco macchiettistico.
P.S.
Strana la storia della trilogia letteraria; si legge: "...originariamente pubblicata in un unico volume nel 1996.... successivamente la seconda parte è stata pubblicata separatamente nel 2002....Nel 2015 le storie sono state ripubblicate in tre volumi".
Ho appreso che Hakan Nesser è uno scrittore svedese, piuttosto prolifico, di romanzi polizieschi (personalmente non ricordo di aver mai letto nulla), dai quali sono stati ricavati una quindicina di film. In particolare ha scritto due serie di romanzi (rispettivamente 10 e 5 libri), con protagonisti 2 differenti poliziotti e nel 2018 un romanzo in cui i 2 si incontrano (che mi pare una bella idea... ).
P.P.S.
Qui vale parlare di tutti e tre i film se qualcuno li ha visti. |
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| Inviato: Lun 23 Ago, 2021 14:52 Oggetto: |
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Visto il secondo. "Intrigo: La nemica del cuore"
Attori e storia differenti, ma come nel primo film, l'avvio è dato da una voce di donna fuori campo - mentre viene inquadrata una donna che cammina, così come nel primo film era stato inquadrato il traduttore - che ripropone la piccola filippica sulla morale dell'esistenza e dell'io umano già offerta a inizio del primo capitolo.
Forse mi sbaglio, ma anche una delle cittadine o uno dei locali si intravedevano anche nel primo.
Comunque, storia basica. Alla morte di un uomo, la nuova moglie deve fare i conti con ostili figli di primo letto, a seguito di un disposto ereditario che la obbligherebbe o a vendere e lasciare la casa familiare (come voglio i figli) o a trovare una cifra ragguardevole per rilevare il loro 50%. Entrerà in contatto con una "vecchia amica", in profonda crisi col marito, che all'eventuale accettazione di una proposta indecente e criminosa, potrebbe risolvere la questione economica.
Allora, per me no, anzi un NO più marcato del primo. La pellicola non "decolla" mai e più che un film pare un telefilm di qualche serie anni 70 o poco più. La recitazione mi è sembrata piatta (Gemma Chan e Carla Juri le protagoniste principale) e priva di qualsivoglia phatos. Raffazzonato e improbabile il finale. |
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| Inviato: Dom 29 Ago, 2021 14:12 Oggetto: |
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E veniamo al terzo.
Intrigo: Samaria - L'omicidio Vera Kell
A distanza di 10 anni dalla sparizione della Vera del titolo (in relazione alla quale il violento padre è stato condannato all'ergastolo con l'accusa di omicidio e occultamento di cadavere), una ex compagna di scuola decide di girare un "documentario", intervistando alcuni protagonisti dell'epoca e coinvolgendo in particolare un ex docente di letteratura.
Il filo rosso della storia dovrebbe fornire lo spunto per far eventualmente emergere - attraverso le interviste fatte - differenti verità rispetto a quelle stabilite nel passato. Ma nella migliore delle ipotesi, il risultato è acqua santa in faccia ai morti.
Altra storia che a mio avviso non decolla quindi. Piatta sino a una scontata conclusione, estratta in un mazzo di scontate conclusioni vaticinate, come se avere più possibili soluzioni banali tra le quali scegliere possa dar maggiore credito alla banalità.
Anche in questo caso consueta introduzione della voce fuori campo con le medesime considerazioni morali già sentite nei primi 2 capitoli. Parimenti ritorna un luogo già noto, ovvero il pub "Intrigo", dove si erano già incontrati i protagonisti degli altri episodi; in aggiunta un'ulteriore brevissima entrata in scena di una cameriera del locale, già vista nel primo film.
Morale: trilogia che sconsiglio caldamente. Considero appena sufficiente solo il primo dei tre film. |
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