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ecosistema - sostenibilità


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Autore Messaggio
il_Cimpy_Spinoso
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MessaggioInviato: Mar 14 Set, 2021 08:09    Oggetto:   

Tobanis ha scritto:
Io con una centrale nucleare a 20 km di distanza mi sentirei tranquillo


Tu hai ancora la tiroide, immagino.

Comunque, come dici, ci arriveremo

Citazione:

E comunque, buona bolletta (basata sul fossile) a tutti!


Beh, non ti credere che non sarebbe altrettanto buona se basata sul nucleare - il prezzo dell'energia da sempre non ha a che fare davvero con la disponibilità delle materie prime, e qui c'è un anno di consumi ridotti da recuperare
Paolo7
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MessaggioInviato: Mar 14 Set, 2021 10:03    Oggetto:   

Io aspetto di vedere il deposito nazionale delle scorie, poi potremo iniziare a parlare di centrali (che comunque resterebbero probabilmente sulla carta).
Tobanis
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MessaggioInviato: Mar 14 Set, 2021 10:05    Oggetto:   

Certamente il consumo di elettricità in Italia è solo una delle voci. Poi paghi pure una botta per il trasporto dell'elettricità e una gran botta di tasse.
E con quello siamo (o eravamo) i più cari d'Europa. In Francia pagano molto meno l'elettricità e le tasse se ricordo bene sono in bolletta la metà di quelle italiane.
Paolo7
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MessaggioInviato: Mar 14 Set, 2021 12:37    Oggetto:   

In Spagna hanno tagliato l'IVA e progettano ulteriori misure:

https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2021/09/14/spagna-bolletta-della-luce-aumentata-del-349-in-un-anno_70bb17e4-86df-425a-88f8-08d7a38c1fe4.html
Paolo7
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MessaggioInviato: Mar 14 Set, 2021 12:42    Oggetto:   

Tobanis ha scritto:
In Francia pagano molto meno l'elettricità e le tasse se ricordo bene sono in bolletta la metà di quelle italiane.


Ammesso che sia così, non so quanto durerà. Stando al pdf che ho linkato (che è del 2019):

"La Francia un paio d’anni fa ha quantificato in circa 55 miliardi di euro la cifra necessaria per aggiornare e riportare ad accettabili livelli di efficienza e sicurezza diversi suoi impianti e ha deciso di far fronte all’esigenza caricando una specifica integrazione sulle tariffe elettriche. Di recente, a causa di alcune urgenti riparazioni e manutenzioni straordinarie, la Francia ha cancellato per un certo periodo gli accordi in atto per l’esportazione di energia nucleare. Successivamente ha ripreso l’esportazione, ma sono aumentati gli accordi “spot”. Se nei prossimi anni non saranno decisi nuovi pesanti investimenti per la produzione elettronucleare, questa fonte tenderà velocemente ad esaurirsi, come evidenzia la figura 7." (alla quale rimando)
Nirgal
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MessaggioInviato: Mar 14 Set, 2021 14:19    Oggetto:   

Articolo da ilpost
https://www.ilpost.it/2021/09/14/aumento-bolletta-energia-elettrica-gas/
Si parla anche del fattore emissioni

Citazione:
Un ulteriore fattore è il sensibile aumento dei prezzi dei permessi per emettere anidride carbonica, che le aziende si scambiano attraverso l’Emission trading system europeo. I permessi sono rilasciati dalle autorità europee in numero limitato e vengono poi scambiati tra le aziende, con quelle meno inquinanti che possono vendere i propri alle industrie che producono più emissioni.


Però mi pare di notare che quando ci sono i cali a livello di materie prime non c'è mai un calo corrispondente nelle bollette Getlost
Paolo7
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MessaggioInviato: Mar 14 Set, 2021 16:11    Oggetto:   

Sempre dall'articolo del Post:

L’Europa ha una forte dipendenza dalle forniture della Russia, che in questo periodo ha ridotto i flussi a vantaggio dei paesi asiatici. Alcuni problemi nei giacimenti del Mare del Nord hanno inoltre reso disponibili meno quantità di gas prodotto direttamente in Europa, e il progressivo esaurimento di uno dei più importanti giacimenti nei Paesi Bassi non sta aiutando.

Vediamo come evolve la situazione...
Tobanis
«Antinano» Antinano
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MessaggioInviato: Mar 14 Set, 2021 17:11    Oggetto:   

Il passaggio eco sostenibile dal carbone al gas naturale, in ASIA, ha portato a un forte aumento della domanda, e la Russia ne manda più da loro e meno da noi.

Se un bene (limitato) è molto richiesto, il suo prezzo aumenta...è l'ennesima conferma.
Tobanis
«Antinano» Antinano
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MessaggioInviato: Mar 14 Set, 2021 17:36    Oggetto:   

Dal sito ENEL, risulta che più di un terzo dell'energia prodotta in ITALIA è da fonti rinnovabili.
Leggendo con pessimismo, quasi 2 terzi dell'energia prodotta arriva da fonti NON rinnovabili.

Ciò vorrebbe dire che per avere tutta l'energia rinnovabile richiesta, solo rinnovabile, sarebbe da trilplicare l'attuale fornitura in essere.

Questo terzo a sua volta è splittabile
- quasi metà (del terzo) è energia idroelettrica, la cui triplicazione è di fatto senza futuro. L'idea è geniale, no, far cadere l'acqua per produrre elettricità, ci sono infatti arrivati eoni fa, a pensarla. Ma di fatto, non vengono più costruite centrali idroelettriche.
Ma come detto, andrebbero TRIPLICATE, se no bisogna aumentare di tantissimo tutto il resto.
- poi c'è il fotovoltaico, che dà un quinto (di questo terzo). Anche questo è una figata, no, che cavolo, lo usano pure nello spazio, è geniale. Ma seppure si continuino a installare pannelli come non ci fosse un domani (ma meno del passato), pensare di avere tre volte quanto già abbiamo...beh, la vedo dura.
- l'eolico dà un sesto (di questo terzo). Anche qua, idea che è una figata. Qua però la crescita è continua, poderosa, non è sbagliato, si dice, pensare che raddoppierà nei prossimi 10 anni. Ma 10 anni non sono pochi, e come, detto, andrebbe almeno triplicata. Avremo in futuro un sacco di pale tra le palle (non ho resisitito, era telefonata); ed è comunque un bene.
- le bioenergie danno pure una bella fettone (del terzo), cioè estrarre energia dalle biomasse, per quanto la sua impronta "green" sia un attimino da discutere
- il geotermico dà qualche punto percentuale (del terzo). Siamo leader mondiali nel settore, che però necessita per forza di caratteristiche particolari e se non ci sono, cicia. E bisognerebbe triplicarlo, almeno.

Gli altri due terzi solito: petrolio, metano, carbone...regali di milioni di anni fa, insomma, e anch'essi rinnovabili, avendo svariate centinaia di milioni di anni a disposizione.

Comunque l'Italia, per la produzione di energia rinnovabile, per quanto piccola rispetto alle esigenze, è TERZA in Europa. Come dire, è dura per tutti.
Paolo7
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MessaggioInviato: Mar 14 Set, 2021 18:48    Oggetto:   

È dura, sì.

Il "piano di sviluppo" Terna 2021 è scaricabile qui:

https://download.terna.it/terna/Piano_Sviluppo_2021_8d94126f94dc233.pdf


Il settore elettrico ha un ruolo centrale per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione del sistema energetico nel suo insieme, grazie all’efficienza intrinseca del vettore elettrico e alla maturità tecnologica delle fonti di energia rinnovabile (FER). Questo si traduce, in particolare, in una forte crescita attesa per il 2030: dagli attuali 115 GW a 145 GW di capacità installata totale fornita quasi esclusivamente da fonti non programmabili, come eolico e fotovoltaico. Il solo fotovoltaico, per esempio, dovrebbe crescere dagli attuali 21 GW a 52 GW nel 2030 (+31 GW) e l’eolico di altri circa 9 GW.

Lo sviluppo delle fonti rinnovabili - a fronte di un boom di installazioni verificatosi tra il 2008 e il 2013 - ha subito negli ultimi anni un forte rallentamento e i tassi di incremento annui della capacità installata sono circa 800 MW/anno. Si tratta di tassi di incremento estremamente contenuti e insufficienti al raggiungimento degli obiettivi PNIEC* (almeno 40 GW di nuova capacità eolica e fotovoltaica al 2030), soprattutto alla luce della possibile revisione a rialzo degli obiettivi a valle del recepimento del Green Deal UE (+70 GW).

Per raggiungere gli obiettivi fissati al 2030 è necessario traguardare un livello di incremento annuo di capacità rinnovabile installata di almeno 4 GW all’anno (o 6 GW alla luce degli obiettivi del Green Deal). Le aste organizzate ai sensi del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del 4 luglio 2019 (DM FER1), hanno evidenziato una riduzione molto significativa dei costi di realizzazione di questi impianti, ma al tempo stesso un livello di offerta molto limitato.

Eppure, il livello di iniziative di sviluppo di impianti rinnovabili proposti da investitori privati sembra caratterizzarsi per un trend decisamente differente. Esistono ad oggi richieste di connessione alla rete in Alta Tensione per oltre 95.000 MW ed ulteriori circa 10.000 MW di richieste pervenute per il tramite dei distributori locali. Considerando solamente le soluzioni di connessione in AT già accettate per gli impianti fotovoltaici ed eolici (circa 68.000 MW) si nota che il trend degli ultimi due anni ha subito una notevole accelerazione (+250% nel 2020 rispetto al 2018). Peraltro, le richieste di connessione hanno una distribuzione, sia in termini geografici che di livello di tensione, molto diverso da quello prefigurato dal PNIEC*.


*(Piano Nazionale per l’Energia e il Clima)


Ultima modifica di Paolo7 il Mer 15 Set, 2021 09:35, modificato 1 volta in totale
mikronimo
«Kal-El - Kriptoniano»
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Località: dove mi mandano quando rompo...
MessaggioInviato: Mar 14 Set, 2021 20:26    Oggetto:   

0
Quanti tetti privati hanno sopra un impianto fotovoltaico e termico solare per l'acqua calda? Quante ristrutturazioni e nuove costruzioni si fanno istallando il metano (o anche i bomboloni di gpl, in case maggiormente isolate)? Nonostante le belle cifre dell'istallato attuale, manca la cultura e la volontà di fare qualcosa da soli e si aspetta sempre che lo Stato risolva, con il rischio che si scelga la strada facile, già percorsa e da abbandonare: petrolio, gas e carbone.
Paolo7
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MessaggioInviato: Mar 14 Set, 2021 21:37    Oggetto:   

In GB cominciano a fallire alcune compagnie energetiche, a causa dei prezzi del gas alle stelle:

https://www.theguardian.com/business/2021/sep/08/two-uk-energy-suppliers-succumb-to-record-surge-in-prices

La notevole domanda di gas sembra dovuta anche a un calo significativo dell'eolico, causa meteo sfavorevole. Che a quelle latitudini si presenti quel problema potrebbe essere preoccupante, se si trattasse di una nuova tendenza climatica.
il_Cimpy_Spinoso
«Babbano in Incognito» Babbano in Incognito
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MessaggioInviato: Mar 14 Set, 2021 23:00    Oggetto:   

Curioso, non si parla di fusione. Un caso, eh?!

Comunque sì, le rinnovabili non ce la fanno. Poi, appunto, manca la cultura - non tanto o non solo ad installlare pannelli, quanto ad usare con più parsimonia i motori, elettrici come a benzina
Tobanis
«Antinano» Antinano
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MessaggioInviato: Mer 15 Set, 2021 07:07    Oggetto:   

E allora parlare di nucleare (al posto di petrolio e carbone, mica di vento e sole) non è magari sbagliatissimo.

La lancio là, per il Cimpy, senza sapere se si può fare....e piattaforme marine? Nessuno intorno, ma per centinaia di km....
Tecnologicamente fattibile?

E secundo, lanciare le scorie nello spazio?
Capienza, per definizione, infinita. Rischio, solo al decollo (ma con tutto il rispetto, noi su irazzi ci mettiamo donne e uomini, che valgono infinitamente di più).
Costo, in calo grazie non alla NASA, sanguisuga, ma a Musk e compagnia.
Paolo7
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MessaggioInviato: Mer 15 Set, 2021 08:56    Oggetto:   

Purtroppo la nostra economia, per come è (mal) concepita, dipende da un flusso di energia e materie prime che devono essere fornite a un costo relativamente basso:

The fundamental problem is that governments can add debt and other indirect promises of resources that create goods and services, but they cannot actually create the low-cost energy, water and mineral resources needed to fulfill those promises.

Quindi possiamo fantasticare quanto vogliamo, ma soluzioni a buon mercato non ce ne sono, e se non s'inizia a pianificare un ridimensionamento graduale si va incontro a un brusco collasso del sistema.
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