Come è noto, con questo film Daniel Craig cessa la sua carriera di 007 in carica. Non è un bel saluto, ci sono molte cose che non funzionano in questo film. Tante che è anche complicato riassumerle tutte. Le più importanti, direi: casting e sceneggiatura. Ma pure altre non sono granchè. Il casting, dunque. Il o la nuovo/a 007 è stato scelto proprio male. Perché la stragrande maggioranza degli 007, finora, aveva carisma da vendere, o comunque era un personaggio – attore interessante. Sean Connery, ovvio, ma pure Roger Moore era elegante, divertente; Brosnan funzionava e pure Craig ha fatto il suo. Ora 007 sarà…Lashana Lynch. Chi?? Appunto. Per dire, la Ana de Armas, fighissima agente segreto a Cuba, ruba la scena a tutte ed è la vera Bond-girl di questo film. Poi dai, il cattivo è Rami Malek, che avrebbe tentato di uccidere e poi aveva salvato, da bambina, la bella e brava Lea Seydoux (nel film)…ma dai, ma sono cretini? Malek ha solo 4 anni più della Lea, e si vede, malgrado il maldestro trucco applicato…ma che senso ha, ma sono scemi? La sceneggiatura ha vari momenti venuti male, tra tutti direi il finale, assurdo, sciocco, con il cattivo che si allontana per una vendita (?), salvo poi riapparire da solo (??) di punto in bianco, e fare una ben misera figura. Ma peggio ancora poi per la telefonata tra Bond e la Seydoux: commovente nelle intenzioni, e solo tanto tanto noiosa. Ma ce ne sarebbero altre, taglio corto dando un 5/6, perché c’è anche del buono, non ultimo il fatto che è un film di 007, e da tradizione va via rapido, lo si segue piuttosto volentieri. E va detto che i miei appunti sono solo miei, la critica, di massima, ha promosso, il pubblico ancora più, e il botteghino più ancora. Il film è andato bene, in un anno molto difficile (2021), è il quarto incasso mondiale dell’anno, ha pure qualche candidatura ai prossimi Oscar (sonoro, canzone, effetti speciali). |
