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Inviato: Dom 24 Apr, 2022 14:43 Oggetto: |
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io ho notato un'iperbolica acquisizione della capacità realistica. Il racconto appare in Weird nel 1948. Non ha una grande capacità di assorbire il lettore. Il muro esiste e si sente. Il romanzo , 1962 vado a memoria, è di un altro passo. Una metafisica che ti intrappola nel reale. |
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Inviato: Gio 04 Ago, 2022 14:09 Oggetto: |
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Al dunque letto "Il popolo dell'autunno", collana Urania70esimo.
Mi è parso un Bradbury abbastanza spirato, votato a pirotecnici vortici di parole a tratti barocchi talvolta al limite del rococò. D'altro canto la storia si presta; anzi per altri versi la moltitudine di strani personaggi non è neppure adeguatamente omaggiata di dovuti tratteggia personali.
Ma è evidente che sono di contorno ai protagonisti principali, in una sorta di storica anteprima - pulsioni di fondo parlando - di quel"Addio all"estate", scritto nel 2006 |
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