Era rimasta sola la polvere, e infiniti segni ondulati per terra. Si udiva una nenia quasi impnotica nell’etere.Una voce che ti rendeva felice .
Ma da centinaia di ere il pianeta Thol, e precisamente la valle di Ohfrà dove abitavo io Bjenez, era sotto la furia dei venti ioninici.
Tutto era cominciato con uno sputo sul viso, se si poteva chiamare tale, del capo missione Fraag.
Fraag chiuse gli occhi e fece solo con la forza del pensiero, soffocare il bambino che aveva osato tanto.
Scoppiò la rivolta degli esseri che lavoravano alle miniere di Balhoom.
Gli psico vermi estraevano la libra , un materiale che ingurgitato dai medesimi, e poi digerito, veniva poi espulso . Una prelibatezza per pochi, questo “scarto” allungava di moltissimo la vita a chi lo mangiava.
Gli umaniodi avevano dieci vermi cadauno da gestire. Più o meno lughi circa due metri, da badare e la cosa più terribile, era che non dovevi farti mordere. Erano istantaneamente letali.
Lentamente il pianeta Thol, moriva. Morivano sempre di più gli estrattori, morsi e divorati nei cunicoli delle miniere. L’età si abassava sempre più, erano adesso i bambini che estraevano la libra.
Il bambino ucciso da Fraag aveva portano 6 grammi solo di libra, l’altro lo aveva colpito con una zampata.
Il fratello del bambino ucciso attivò il comando che fece uscire da tutti gli allevamenti del pianeta Thol, gli psico vermi.
In una sola notte di mille ere indietro, il pianeta si era spopolato.
Restavo solo io un registratore di suoni e immagini , nella valle di Ohfrà, a raccontare da milioni di ere al nulla la storia che era successa.
Nessuno aveva più il coraggio di atterrare sulla sua superfice, gli abitanti del pianeta Thol, gli psico vermi , erano finalmente liberi e avrebbero vissuto in eterno. Un problema !
Signori il problema è il vostro, non il mio
Ultima modifica di Claudio Zago il Sab 11 Ago, 2012 13:40, modificato 2 volte in totale |