Fantascienza "agricola", esiste?
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Inviato: Mer 03 Lug, 2019 17:01 Oggetto: Fantascienza "agricola", esiste? |
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In questo ultimi anni, ma sopratutto in questi ultimi mesi, notavo l'impatto veramente impressionante dei cambiamenti climatici sulle coltivazioni.
Così adesso mentre bagnavo l'orto, mi stavo chiedendo: Esiste la fantascienza "agricola" ?
Qualcuno si è mai imbattuto in libri (o altro) di fantascienza, ma anche saggistica, che analizza come nel medio breve periodo cambieranno le modalità di coltivazione, la qualità e quantità della produzione, ma anche le modalità alimentari della gente, le zone di produzione, etc... di frutta e verdura ?
So che è probabilmente una richiesta un po' estrema e molto di nicchia, però mi sembra molto interessante trovare qualche supporto che specula su come si evolverà questo campo e che impatto avranno sulla nostra società.
Al momento mi sono imbattuto giusto in qualche servizio tv che illustrava come si inizi ad utilizzare l'irrigazione goccia a goccia, unita a centraline meteorologiche che ottimizzano lo sfruttamento dell'acqua e la "qualità di vita" delle culture, ma niente di più futuristico.
Poi ovviamente ci sono tutte le correnti legati al biopunk e alla fantascienza climatica, ma non ho mai trovato nulla che si focalizzi sull'agricoltura. |
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Albacube
«Reloaded»
Messaggi: 5978 Località: Un paesello padovano
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Inviato: Gio 04 Lug, 2019 13:10 Oggetto: |
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Mi verrebbe come primo titolo Morte dell'erba (J. Christopher) e comunque ce ne sono anche altri in ambito post-apocalittico.
Lo stesso Dune è molto "ecologico".
Più che altro l'argomento agricolo serve come contesto per le modifiche sociali corrispondenti. |
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HappyCactus
«Ministro alle puntualizzazioni»
Messaggi: 8877 Località: Verona
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Inviato: Lun 08 Lug, 2019 08:51 Oggetto: |
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Boh, potresti leggere "Contro natura" di Bressanini, vedresti che la fantascienza agricola è già oggi  |
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Inviato: Mar 09 Lug, 2019 21:34 Oggetto: |
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Veramente non parlavo di post-apocalittico, o cose tipo il biopunk de La Ragazza Meccanica, ma neanche di qualcosa troppo legato all'attualità, come saggi su OGM o simili. Volevo qualcosa nel mezzo
In pratica negli ultimi 5 anni ho notato come sia sempre complesso coltivare frutta e verdura, per di più sembra che la tendenza sia di tipo esponenziale.
Nello scenario che mi immaginavo tra 10-20 anni in certe zone del pianeta potrebbero esserci cambiamenti drastici nelle coltivazioni, con un impatto sia dal punto di vista lavorativo, sia dal punto di vista dei modi di nutrirsi.
In pratica zone del pianeta diventano climaticamente ostili a certi tipi di coltivazioni, conseguenze tipo:
- Cambio delle modalità di coltivazione (serre, tipi di irrigazione, etc..)
- Abbandono di certi tipi di coltivazione, con conseguente carenza di determinati cibi e cambio delle abitudini alimentari della società
- Crisi a livello lavorativo nel settore agricolo.
Nel post-apocalittico vediamo sempre cosa succede con problemi a settori quali comunicazioni, computer, industria, ma se il problema colpisse l'agricoltura ?
Per avere un'idea cercano speculazioni legate a domande come
Vedremo un mondo di colossali serre climatizzate ?
Avremo un nuovo boom del settore agricolo causato da maggiori possibilità di guadagno /crescita ?
Cambieremmo il modo di nutrirci, passando a cibi più adatti ai nuovi climi ?
Avremo una diffusione di micro coltivazioni personali?
Perché se non esiste nulla, potrei aver trovato un'argomento per un libro di originale in ambito SF; quindi devo solo imparare a scrivere, fare ricerche sull'argomento ed infine scrivere il libro, poi il successo è mio |
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HappyCactus
«Ministro alle puntualizzazioni»
Messaggi: 8877 Località: Verona
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Inviato: Mer 10 Lug, 2019 10:15 Oggetto: |
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Nirgal ha scritto: | Veramente non parlavo di post-apocalittico, o cose tipo il biopunk de La Ragazza Meccanica, ma neanche di qualcosa troppo legato all'attualità, come saggi su OGM o simili. Volevo qualcosa nel mezzo
In pratica negli ultimi 5 anni ho notato come sia sempre complesso coltivare frutta e verdura, per di più sembra che la tendenza sia di tipo esponenziale. |
Al contrario.
Era molto più difficile in passato.
La resa dei grani, per esempio, si è moltiplicata di più di un ordine di grandezza negli ultimi 100 anni, per non parlare della varietà. |
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Inviato: Mer 10 Lug, 2019 10:26 Oggetto: |
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Be'... Se pensi che gli alimenti che hanno nutrito milioni di lavoratori nell'antichità si sono sviluppati tutti nell'arco di un centinaio di anni qualche migliaio di anni fa. Sto parlando delle patate, il grano, il farro...
Pare che abbiano subito tutte nello stesso periodo una mutazione genetica dalle scarsissime probabilità... E sono sopravvissute. Si perchè tendenzialmente se subisci una alterazione genetica improvvisa in natura, generalmente muori. Queste hanno nutrito milioni di lavoratori antichi. Abbastanza fantascientifico? |
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HappyCactus
«Ministro alle puntualizzazioni»
Messaggi: 8877 Località: Verona
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Inviato: Mer 10 Lug, 2019 10:55 Oggetto: |
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Sean Maxhell ha scritto: | Be'... Se pensi che gli alimenti che hanno nutrito milioni di lavoratori nell'antichità si sono sviluppati tutti nell'arco di un centinaio di anni qualche migliaio di anni fa. Sto parlando delle patate, il grano, il farro...
Pare che abbiano subito tutte nello stesso periodo una mutazione genetica dalle scarsissime probabilità... E sono sopravvissute. Si perchè tendenzialmente se subisci una alterazione genetica improvvisa in natura, generalmente muori. Queste hanno nutrito milioni di lavoratori antichi. Abbastanza fantascientifico? |
Non ci ho capito nulla, tranne che non mi risulta che le mutazioni si siano verificate nell'arco di 100 anni. Tutt'altro. Dov'è la fonte di questa informazione? |
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ziopippi
«Horus»
Messaggi: 3003 Località: Salerno
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Inviato: Mer 10 Lug, 2019 11:23 Oggetto: |
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in Interstellar di Nolan l'umanità è a rischio estinzione per una piaga che ha colpito il grano
è un pretesto per dare l'input all'idea alla base del film (la colonizzazione di altri mondi), quindi non è un idea sviluppata in pieno |
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Inviato: Mer 10 Lug, 2019 12:40 Oggetto: |
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Inviato: Mer 10 Lug, 2019 13:03 Oggetto: |
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L'agricoltura intensiva attuale dipende ancora da petrolio e derivati: macchinari, fertilizzanti, trasporto dei prodotti, ecc. Come in altri settori, ancora non abbiamo superato questa dipendenza. Lo faremo in tempo? Questo è il primo grande interrogativo.
Un altro grave problema è l'erosione del suolo. Se vuoi scrivere davvero un libro sul tema che hai scelto, leggiti prima qualcosa sulla situazione e sulle prospettive in merito.
Del clima hai già accennato, e già quello da solo sarà una grande sfida. Anche perché oggi se in un'area hai un cattivo raccolto compensi con quello di un'altra area (almeno per chi può permetterselo), ma se domani i trasporti saranno meno facili e ci sarà più competizione per le risorse, come la mettiamo? Ma probabilmente a quel punto l'agricoltura sarà solo uno dei problemi (anche se primario). |
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Inviato: Mer 10 Lug, 2019 15:05 Oggetto: |
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HappyCactus ha scritto: | Nirgal ha scritto: | Veramente non parlavo di post-apocalittico, o cose tipo il biopunk de La Ragazza Meccanica, ma neanche di qualcosa troppo legato all'attualità, come saggi su OGM o simili. Volevo qualcosa nel mezzo
In pratica negli ultimi 5 anni ho notato come sia sempre complesso coltivare frutta e verdura, per di più sembra che la tendenza sia di tipo esponenziale. |
Al contrario.
Era molto più difficile in passato.
La resa dei grani, per esempio, si è moltiplicata di più di un ordine di grandezza negli ultimi 100 anni, per non parlare della varietà. |
La resa si sarà anche moltiplicata, ma la qualità è peggiorata notevolmente, conosco gente che lavora nel settore da generazioni.
Però tu fai un discorso sul tipo di piante, io su come queste piante producono.
Esempio pratico, quest'anno le ciliegie sono state massacrate dal tempo di maggio, io vedevo le mie piante ed erano pietose (80-90% delle ciliegie marcite prima di maturare) poi mi sono imbattuto in qualche servizio TV e ho visto che la situazione era molto diffusa.
Quindi a fronte di una potenziale produzione le quantità reali sono scarse.
Discorso simile con le con altre culture, qui nel basso piemonte sento solo gente che si lamenta della produzione di pomodori, a maggio le piante non crescevano per il freddo, poi è arrivato il caldo e non è stato certo un toccasana, la produzione sembra essere decisamente scarsa.
Ma io vedo nel mio piccolo anche melanzane e peperoni, le mie piante sono ancora praticamente nane, i fagiolini stanno iniziando a seccare, ma non hanno ancora prodotto niente.
Di tutto quello che ho tra frutta e verdura, solo gli zucchini tendono a comportarsi in modo normale, tutte le altre piante hanno subito il clima in modo non indifferente e per tutti quelle con cui parlo la situazione è identica. |
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Inviato: Mer 10 Lug, 2019 15:59 Oggetto: |
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HappyCactus ha scritto: | Sean Maxhell ha scritto: | Be'... Se pensi che gli alimenti che hanno nutrito milioni di lavoratori nell'antichità si sono sviluppati tutti nell'arco di un centinaio di anni qualche migliaio di anni fa. Sto parlando delle patate, il grano, il farro...
Pare che abbiano subito tutte nello stesso periodo una mutazione genetica dalle scarsissime probabilità... E sono sopravvissute. Si perchè tendenzialmente se subisci una alterazione genetica improvvisa in natura, generalmente muori. Queste hanno nutrito milioni di lavoratori antichi. Abbastanza fantascientifico? |
Non ci ho capito nulla, tranne che non mi risulta che le mutazioni si siano verificate nell'arco di 100 anni. Tutt'altro. Dov'è la fonte di questa informazione?
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Si, scusa, faccio schifo a spiegarmi su 'ste cose.
Eccoti il link ad un articolo che bene o male ne parla senza supposizioni e con i piedi molto per terra, da notare come però non manchi di specificare il "contro natura":
http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/03/24/quel-mostro-genetico-chiamato-frumento/comment-page-1/
Quel che volevo dire io di "fantascientifico" è che, non importa che siano stati gli alieni o gli uomini a creare il grano, migliaia di anni fa, qualcuno aveva le conoscenze tecnologiche per modificare e incrociare geneticamente delle piante, con lo scopo e il risultato di nutrire per millenni la razza dominante del pianeta, gli umani.
Migliaia di anni fa.
Fantascientifico no? |
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HappyCactus
«Ministro alle puntualizzazioni»
Messaggi: 8877 Località: Verona
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Inviato: Gio 11 Lug, 2019 08:02 Oggetto: |
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Sean Maxhell ha scritto: | HappyCactus ha scritto: | Sean Maxhell ha scritto: | Be'... Se pensi che gli alimenti che hanno nutrito milioni di lavoratori nell'antichità si sono sviluppati tutti nell'arco di un centinaio di anni qualche migliaio di anni fa. Sto parlando delle patate, il grano, il farro...
Pare che abbiano subito tutte nello stesso periodo una mutazione genetica dalle scarsissime probabilità... E sono sopravvissute. Si perchè tendenzialmente se subisci una alterazione genetica improvvisa in natura, generalmente muori. Queste hanno nutrito milioni di lavoratori antichi. Abbastanza fantascientifico? |
Non ci ho capito nulla, tranne che non mi risulta che le mutazioni si siano verificate nell'arco di 100 anni. Tutt'altro. Dov'è la fonte di questa informazione?
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Si, scusa, faccio schifo a spiegarmi su 'ste cose.
Eccoti il link ad un articolo che bene o male ne parla senza supposizioni e con i piedi molto per terra, da notare come però non manchi di specificare il "contro natura":
http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/03/24/quel-mostro-genetico-chiamato-frumento/comment-page-1/
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"Contro natura" è ironico, se leggi il libro "Contro natura", appunto, citato poco sopra, potrai comprendere come negli ultimi 100 anni non si è fatto altro che accelerare quello che è in atto in migliaia di anni. Niente "contro natura", tuttaltro!
Bressanini è un ottimo divulgatore. Nell'articolo che riporti spiega molto bene che la "rivoluzione" del grano tenero (quello cui ti riferisci) è stato un "miracolo" che ha cambiato le abitudini alimentari umane, ma è stato il culmine di una storia lunga 300.000 anni.
Citazione: |
Quel che volevo dire io di "fantascientifico" è che, non importa che siano stati gli alieni o gli uomini a creare il grano, migliaia di anni fa, qualcuno aveva le conoscenze tecnologiche per modificare e incrociare geneticamente delle piante, con lo scopo e il risultato di nutrire per millenni la razza dominante del pianeta, gli umani.
Migliaia di anni fa.
Fantascientifico no? |
Appunto, è esattamente quello cui mi riferivo nel primo mio commento. Leggi il libro di Bressanini, la parte relativa al grano (ma anche quella al riso o alle carote) è affascinante come un libro di sci fi. |
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HappyCactus
«Ministro alle puntualizzazioni»
Messaggi: 8877 Località: Verona
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Inviato: Gio 11 Lug, 2019 12:40 Oggetto: |
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Inviato: Gio 11 Lug, 2019 12:52 Oggetto: |
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HappyCactus ha scritto: | Sean Maxhell ha scritto: | HappyCactus ha scritto: | Sean Maxhell ha scritto: | Be'... Se pensi che gli alimenti che hanno nutrito milioni di lavoratori nell'antichità si sono sviluppati tutti nell'arco di un centinaio di anni qualche migliaio di anni fa. Sto parlando delle patate, il grano, il farro...
Pare che abbiano subito tutte nello stesso periodo una mutazione genetica dalle scarsissime probabilità... E sono sopravvissute. Si perchè tendenzialmente se subisci una alterazione genetica improvvisa in natura, generalmente muori. Queste hanno nutrito milioni di lavoratori antichi. Abbastanza fantascientifico? |
Non ci ho capito nulla, tranne che non mi risulta che le mutazioni si siano verificate nell'arco di 100 anni. Tutt'altro. Dov'è la fonte di questa informazione?
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Si, scusa, faccio schifo a spiegarmi su 'ste cose.
Eccoti il link ad un articolo che bene o male ne parla senza supposizioni e con i piedi molto per terra, da notare come però non manchi di specificare il "contro natura":
http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/03/24/quel-mostro-genetico-chiamato-frumento/comment-page-1/
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"Contro natura" è ironico, se leggi il libro "Contro natura", appunto, citato poco sopra, potrai comprendere come negli ultimi 100 anni non si è fatto altro che accelerare quello che è in atto in migliaia di anni. Niente "contro natura", tuttaltro!
Bressanini è un ottimo divulgatore. Nell'articolo che riporti spiega molto bene che la "rivoluzione" del grano tenero (quello cui ti riferisci) è stato un "miracolo" che ha cambiato le abitudini alimentari umane, ma è stato il culmine di una storia lunga 300.000 anni.
Citazione: |
Quel che volevo dire io di "fantascientifico" è che, non importa che siano stati gli alieni o gli uomini a creare il grano, migliaia di anni fa, qualcuno aveva le conoscenze tecnologiche per modificare e incrociare geneticamente delle piante, con lo scopo e il risultato di nutrire per millenni la razza dominante del pianeta, gli umani.
Migliaia di anni fa.
Fantascientifico no? |
Appunto, è esattamente quello cui mi riferivo nel primo mio commento. Leggi il libro di Bressanini, la parte relativa al grano (ma anche quella al riso o alle carote) è affascinante come un libro di sci fi. |
Per "contro natura" intendevo artificiale.
300.000 anni fa, anche se molti teorici "complottisti" tolgono uno zero, il processo che ha portato alla creazione del grano e di tanti altri alimenti non è iniziato per caso.
Non è stata la natura a creare queste unioni.
Sono unioni artificiali ad opera di creature senzienti che già 30000(0) anni fa ne capivano di incroci e genetica.
Una conoscenza andata perduta almeno fino a metà del 1800. |
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