Personalmente non leggo fumetti, però la storia che i supereroi (quindi categoria molto ampia) non siano fantascienza, mi pare abbastanza campata in aria.
Batman, come ha illustrato magnificamente Nolan nel suo primo film, è un esempio magnifico di fantascienza, se vogliamo un precursore dei meccanisti de La matrice spezzata, illustra come l'uomo possa evolversi mediante la tecnologia..
Poi devi anche vedere i vari "momenti storici", certo mi prendi batman e superman originali, siamo negli anni '30, è dura che regga il confronto coi tempi.
Oggi come oggi i supereroi sono anche usati per affrontare tematiche come razzismo, diseguaglianze sociali, paura del diverso, etc...
Anche a livello di autori, non è che le storie di supereroi siano scritte da autori minori.
Giusto un po di giorni fa mi sono preso il
Between the World and Me di
Ta-Nehishi Coates, saggio sul razzismo in america che a riscosso un notevole apprezzamento a livello di critica.
Coates è un autore che ha esordito lo scorso anno con un romanzo SF (The water dancer) di cui si è parlato molto sia in ambito SF, che in ambito critica letteraria, negli ultimi anni è stato autore di Black Panther e Captain America ...
Ora Niven ha scritto Ringworld, che può essere preso ad esempio se si vuole parlare di SF e personaggi insulsi, quindi usare lui come autore che critica personaggi insulsi, mi pare non molto azzeccato.
Puoi criticare le storie, come i cyberpunk criticavano quella della SF classica, ma generalizzare troppo, ci si dimostra solo superficiali.
Sulla collana dei fumetti stile chuck norris, c'è poco da dire, se vendono, qualcuno li pubblica.
Ieri circolava la classifica dei film più visti di Netflix e non c'era traccia di Roma, Storia di un Matrimonio o I Due papi ... la gente vuole altro
