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Inviato: Sab 18 Set, 2021 10:02 Oggetto: |
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Tobanis ha scritto: |
No, mi riferivo ai commenti che fa l'autore ai dati che lui stesso presenta. |
Ah, sì, scusa, dopo aver inviato il messaggio ho capito cosa intendevi, ma poi mi son dimenticato di correggere.
Comunque la discussione tra Giussani e D'Urso vedo che continua (con posizioni che non sembrano molto conciliabili). |
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Inviato: Sab 18 Set, 2021 10:07 Oggetto: |
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Be', ma tanto - come dice il Capitano - "ci sono centrali nei centri storici delle città", quindi che vuoi che sia? |
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mikronimo
«Kal-El - Kriptoniano»
Messaggi: 2787 Località: dove mi mandano quando rompo...
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Inviato: Dom 19 Set, 2021 00:32 Oggetto: |
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Paolo7 ha scritto: | https://24plus.ilsole24ore.com/art/fertilizzanti-allarme-agricoltura-cosi-gas-record-ferma-produzione-AE4nnYj?s=hpf
È tutto connesso. E chi dice che "mangiamo" combustibili fossili non ha torto... Sarebbe ora di trovare alternative. |
Senza dubbio servono alternative, ma si seguitano a creare immani dibattiti "contro" e solo difetti; come l'articolo che hai postato sul nucleare francese: tutta una gran polemica "contro" (chiaramente di parte, per sue personali antipatie), ma quale alternativa avesse da proporre (senza difetti) chi l'ha scritto, io non l'ho capito... |
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Inviato: Dom 19 Set, 2021 07:45 Oggetto: |
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Alla fine la prima alternativa è consumare quello che puoi.
In pratica si tratta di invertire il ragionamento.
Non devi produrre l'energia in base alle tue presunte necessità, ma adeguare le tue necessità all'energia che puoi produrre senza distruggere il pianeta in cui vivi. |
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Tobanis
«Antinano»
Messaggi: 20999 Località: Padova
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Inviato: Dom 19 Set, 2021 08:55 Oggetto: |
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Nirgal ha scritto: | Alla fine la prima alternativa è consumare quello che puoi.
In pratica si tratta di invertire il ragionamento.
Non devi produrre l'energia in base alle tue presunte necessità, ma adeguare le tue necessità all'energia che puoi produrre senza distruggere il pianeta in cui vivi. |
Tuuto giusto ma non funziona così.
Guarda solo al debito pubblico: gli Stati si indebitano, magari inizialmente per motivi onorevoli ma per, in definitiva, vivere sopra le loro possibilità.
Tra l'altro, sono arrivato con la storia ai primi anni del Settecento ed è l'Inghilterra ad inaugurare la questione. |
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Inviato: Dom 19 Set, 2021 09:20 Oggetto: |
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Tobanis ha scritto: | Nirgal ha scritto: | Alla fine la prima alternativa è consumare quello che puoi.
In pratica si tratta di invertire il ragionamento.
Non devi produrre l'energia in base alle tue presunte necessità, ma adeguare le tue necessità all'energia che puoi produrre senza distruggere il pianeta in cui vivi. |
Tuuto giusto ma non funziona così. |
Lo so, infatti secondo me bisogna cambiare il modo in cui funziona, compresa l'economia.
La destinazione delle modello attuale è il collasso totale dell'intero sistema. |
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Inviato: Dom 19 Set, 2021 12:20 Oggetto: |
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Nirgal ha scritto: | Alla fine la prima alternativa è consumare quello che puoi.
In pratica si tratta di invertire il ragionamento.
Non devi produrre l'energia in base alle tue presunte necessità, ma adeguare le tue necessità all'energia che puoi produrre senza distruggere il pianeta in cui vivi. |
Nirgal ha scritto: | , infatti secondo me bisogna cambiare il modo in cui funziona, compresa l'economia.
La destinazione del modello attuale è il collasso totale dell'intero sistema. |
Esatto. Poi se vogliamo raccontarci favole, divertiamoci a farlo. Finché possiamo. |
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Inviato: Dom 19 Set, 2021 12:28 Oggetto: |
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mikronimo ha scritto: |
Senza dubbio servono alternative, ma si seguitano a creare immani dibattiti "contro" e solo difetti; come l'articolo che hai postato sul nucleare francese: tutta una gran polemica "contro" (chiaramente di parte, per sue personali antipatie), ma quale alternativa avesse da proporre (senza difetti) chi l'ha scritto, io non l'ho capito... |
Riporto da uno dei commenti di Giussani, per fare una sintesi delle cose essenziali:
– L’idea diffusa che ‘avere il nucleare’ abbassi il prezzo delle bollette è fondata? NO, lo dimostrano i dati empirici sulle varie tariffe europee, lorde e nette. Il prezzo dell’elettricità dipende da vari fattori, ma l’idea che basta comprare e installare qualche reattore e magia! Abbiamo le bollette francesi, non sta né in cielo né in terra.
– E’ vero che l’Italia dipende dalle importazioni francesi? NO. Vedi articolo linkato di Claudio Della Volpe, la potenza installata in Italia sarebbe più che sufficiente per fare a meno di qualsiasi importazione elettrica. Le importazioni francesi sono solo per approfittare di una offerta conveniente.
– E’ vero che alcune spese della filiera nucleare francese civile sono accollate alla Difesa? Sì. In Francia le due filiere sono strettamente legate (si veda il ruolo del CEA), non è detto che sia ovunque così (mi riferisco al suo confronto Francia-Belgio-USA). Negli USA, ad esempio, già il presidente Carter ha distanziato i due comparti. E molto dipende anche dal grado di liberalizzazione del settore elettrico, che in USA o UK (paesi con entrambe le filiere) è molto più liberalizzato che in Francia. Tra l’altro, lei [D'Urso] fa un paragone dove nei tre paesi il contributo dell’atomo è differente: negli ultimi 15-20 anni, 70-80% per la Francia, 40-60% per il Belgio, stabile al 20% per gli USA. A senso mi pare abbastanza ovvio che dove l’atomo contribuisca a quote intorno al 50% i prezzi siano più bassi rispetto a dove è meno di un quarto del contributo.
– E’ vero che il ritrattamento del combustibile esausto pone un problema di proliferazione nucleare? Il DOE e altri scienziati di chiara fama (afferenti ad AIEA o importanti enti di ricerca) sono molto preoccupati al riguardo
– E’ vero che usare il nucleare significa avere un’industria della filiera elettrica in condizioni economiche floride? No, la vicenda di EDF e soprattutto di Areva lo dimostra. E la vicenda di Flamanville (a cui si aggiunge quella di Olkiluoto e altre) dimostra che certi budget mostrata da determinata propaganda (meno di 4 miliardi di costi complessivi e simili) non stanno né in cielo né in Terra.
Questi sono gli elementi fondamentali su cui si regge l’articolo, al di là delle mie mancanze tecniche.
Poi lei fa altri discorsi, sono questioni interessanti e complesse, e che bisogna ponderare molto. Ad esempio, il problema non è solo dimostrare che si possono costruire un certo numero di reattori autofertilizzanti, bensì che si possa instaurare una vera e propria economia globale del plutonio (con tutte le conseguenze del caso), in un regime di drastica riduzione dei combustibili fossili. E’ lo stesso tipo di perplessità che provo quando vedo quei piani che prevedono di mantenere il business as usual con le rinnovabili, per esempio.
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Per rispondere alla tua domanda, Mikronimo: non ci sono alternative al collasso, se continuiamo col business as usual. |
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mikronimo
«Kal-El - Kriptoniano»
Messaggi: 2787 Località: dove mi mandano quando rompo...
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Inviato: Dom 19 Set, 2021 12:50 Oggetto: |
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Tobanis ha scritto: | Tuuto giusto ma non funziona così.
Guarda solo al debito pubblico: gli Stati si indebitano, magari inizialmente per motivi onorevoli ma per, in definitiva, vivere sopra le loro possibilità.
Tra l'altro, sono arrivato con la storia ai primi anni del Settecento ed è l'Inghilterra ad inaugurare la questione. |
Fine della parità aurea? Comunque dovremmo davvero pensare, almeno nel breve e medio periodo, a fare un passsettino indietro; una civiltà da cicale, senza la pausa invernale delle cicale, sarà catastrofica, ma come sempre credo che fino a che la catastrrofe non sarà avvenuta, faremo poco. |
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Inviato: Mar 21 Set, 2021 21:58 Oggetto: |
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La Coyaud segnala questo paper da economisti dell'Università di Oxford sulla possibilità di fare la transizione solo grazie alle rinnovabili, senza i costi - più onerosi, secondo loro - del nucleare:
https://www.inet.ox.ac.uk/files/energy_transition_paper-INET-working-paper.pdf
E io rimango perplesso. Sulla carta sono bravi tutti, vorrei i fatti (e una linea politica coerente, magari). |
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Inviato: Gio 23 Set, 2021 09:41 Oggetto: |
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L'insostenibile bilancio delle emissioni dovute agli incendi estivi (più precisamente solo luglio + agosto):
In July, wildfires emitted nearly 1.3 gigatonnes of carbon dioxide, a record that was topped by August’s 1.4 gigatons. Between the two months, forest fires emitted an amount of carbon dioxide greater than all of India’s carbon emissions in a year.
https://gizmodo.com/summer-wildfires-emitted-more-carbon-dioxide-than-india-1847718710/amp |
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Inviato: Sab 02 Ott, 2021 10:54 Oggetto: |
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Through the Eye of a Needle: An Eco-Heterodox Perspective on the Renewable Energy Transition:
https://www.mdpi.com/1996-1073/14/15/4508/htm
Abstract:
We add to the emerging body of literature highlighting cracks in the foundation of the mainstream energy transition narrative. We offer a tripartite analysis that re-characterizes the climate crisis within its broader context of ecological overshoot, highlights numerous collectively fatal problems with so-called renewable energy technologies, and suggests alternative solutions that entail a contraction of the human enterprise. This analysis makes clear that the pat notion of “affordable clean energy” views the world through a narrow keyhole that is blind to innumerable economic, ecological, and social costs. These undesirable “externalities” can no longer be ignored. To achieve sustainability and salvage civilization, society must embark on a planned, cooperative descent from an extreme state of overshoot in just a decade or two. While it might be easier for the proverbial camel to pass through the eye of a needle than for global society to succeed in this endeavor, history is replete with stellar achievements that have arisen only from a dogged pursuit of the seemingly impossible.
Non sono necessariamente d'accordo su tutto, ma mette molta carne al fuoco di cui bisognerebbe tenere conto. Anche se probabilmente saranno questioni che continueranno a essere ignorate. |
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Inviato: Sab 09 Ott, 2021 11:03 Oggetto: |
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