Quella volta in cui Carrie Fisher portò una lingua di
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Inviato: Mer 18 Ott, 2017 08:34 Oggetto: Quella volta in cui Carrie Fisher portò una lingua di |
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Quella volta in cui Carrie Fisher portò una lingua di mucca a un produttore molesto
Esattamente come il suo personaggio più famoso, la Fisher sapeva come trattare i personaggi peggiori e lo faceva senza mezzi termini e con non poca ironia.
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Inviato: Mer 18 Ott, 2017 08:34 Oggetto: Quella volta in cui Carrie Fisher portò una lingua di |
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In Italia, lei sarebbe andata in galera per minacce di stampo mafioso, l'amica sarebbe stata massacrata sui social come cicciona dalla lingua lunga (doppio senso voluto), e lui avrebbe fatto lo spiritoso con gli amici, tra l'invidia generale di un'intera legione di maschietti (e qualche femminista) che farebbero altrettanto, se solo potessero.
#nonvogliopiùvivereinquestomondo |
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Inviato: Mer 18 Ott, 2017 10:54 Oggetto: Quella volta in cui Carrie Fisher portò una lingua di |
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Marco Frattini ha scritto: | In Italia, lei sarebbe andata in galera per minacce di stampo mafioso, |
be', se minacci in quel modo una persona sì, ti esponi a una denuncia. E per fortuna, direi. Il metodo della Fisher sarà stato efficace (e fortunatamente ha salvato l'amica) ma nulla autorizza nessuno a fare niente di simile. Non viviamo nel medioevo, e nemmeno nel far west (in riferimento agli USA). |
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Inviato: Mer 18 Ott, 2017 16:28 Oggetto: Quella volta in cui Carrie Fisher portò una lingua di |
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Che donna! |
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mikronimo
«Deva»
Messaggi: 1157 Località : dove mi mandano quando rompo...
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Inviato: Mer 18 Ott, 2017 17:36 Oggetto: Quella volta in cui Carrie Fisher portò una lingua di |
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LaughingMan ha scritto: |
Marco Frattini ha scritto: | In Italia, lei sarebbe andata in galera per minacce di stampo mafioso, |
be', se minacci in quel modo una persona sì, ti esponi a una denuncia. E per fortuna, direi. Il metodo della Fisher sarà stato efficace (e fortunatamente ha salvato l'amica) ma nulla autorizza nessuno a fare niente di simile. Non viviamo nel medioevo, e nemmeno nel far west (in riferimento agli USA). |
Non sarà ne il far west ne il medioevo, ma esistono persone che si comportano come se vi vivessero (il produttore/regista/fallito), ergo capiscono solo un certo tipo di linguaggio e dato che non c'è stata una vera e propria violenza ma solo delle pesanti avances (non illegali), la reazione (non illegale e perfettamente proporzionata) è oltre che condivisibile, moralmente e umanamente da applaudire; per altro è stato fortunato: se l'amico della ragazza fossi stato io, le cose sarebbero andate decisamente peggio e mi sarei pure costituito per il reato in questione: servono atti pubblici per poter pubblicare prova che anche i maschietti rischiano qualcosa e non solo le donne..."E' tutto un gran casino, ma nel mondo reale va molto meglio" parafrasando Isaac Asimov, nelle presentazioni ai Premi Hugo. |
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Inviato: Mer 18 Ott, 2017 18:05 Oggetto: Quella volta in cui Carrie Fisher portò una lingua di |
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In questi casi ci si rivolge alla Legge, che valuta e se ritiene, persegue. In Italia ci sono tre gradi di giudizio (o piu', a seconda dei casi). La giustizia fai da te non funziona, sui grandi numeri. |
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Inviato: Mer 18 Ott, 2017 18:44 Oggetto: Re: Quella volta in cui Carrie Fisher portò una lingua di |
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MrGold ha scritto: | In questi casi ci si rivolge alla Legge, che valuta e se ritiene, persegue. In Italia ci sono tre gradi di giudizio (o piu', a seconda dei casi). La giustizia fai da te non funziona, sui grandi numeri. |
Salvo pensanti estremi con ricadute penali, non funziona neppure la punizione nei confronti della giustizia fai da te.
Questo per sottolineare la debolezza dell' intera filiera giustizia.
Non confondiamo poi i procedimenti giudiziali con la giustizia: i primi sono amministrazione burocratica, il tentativo di ottenere un risarcimento attraverso l' applicazione empirica di un bislacco sistema di regole e codici di applicazioni consuetudini entro tribunali incompetenze tempi biblici ecc ; la seconda e' un' utopia.
Comunque i gradi di giudizio sono due, la cassazione e' una valutazione sulla forma non sulla sostanza.
Ah e la legge e' minuscola: non la scrive Dio, e' diritto positivo che al piu' si puo' dire discenda da una costituzione (con la  c minuscola).
E non esiste alcun diritto naturale, quindi e' comunque con la l minuscola.
Quindi?
Ah niente la merda capita: evitare quando possibile le grane, preparasi a sborsare montagne di soldi per giudizi infiniti in caso di cause legali, essere scaltri nel costruirsi delle nicchie di sopravvivenza, vincere piu' battaglie possibili, rassegnarsi all' inesorabile lento trascinarsi dei fatti.
Si parlava di messicanizzazione del paese, non a caso. |
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Inviato: Mer 18 Ott, 2017 21:08 Oggetto: |
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Purtroppo decenni passati dalla politica a massacrare il sistema giudiziario italiano hanno dato i loro frutti. La politica ha coperto il suo culo venduto al miglior offerente, così ha potuto tornare a scambiare favori con dubbi imprenditori, criminali comuni e mafiosi. Detto questo, Carrie ha portato un messaggio in linea con questo svilimento, e con la pancia non posso che ammirarla. Weinstein è sopravvissuto per anni protetto dal potere, dal denaro e dalla connivenza di ossequiosi leccaculo. Scusate il Francesismo. Ah, ovviamente salvo diverso giudizio della corte, che i processi mediatici sono pericolosi. |
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mikronimo
«Deva»
Messaggi: 1157 Località : dove mi mandano quando rompo...
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Inviato: Mer 18 Ott, 2017 22:52 Oggetto: Re: Quella volta in cui Carrie Fisher portò una lingua di |
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MrGold ha scritto: | In questi casi ci si rivolge alla Legge, che valuta e se ritiene, persegue. In Italia ci sono tre gradi di giudizio (o piu', a seconda dei casi). La giustizia fai da te non funziona, sui grandi numeri. |
Purtroppo la legge arriva dopo e spesso non risolve nulla; non sono per la giustizia fai da te, ma una reazione sul momento (della vittima stessa o di chi per lei) ci sta tutta; pensare che la legge difenda ed impedisca fatti anche più gravi di quelli in esame, significa vivere in un mondo che non esiste, non è mai esistito e, forse, non esisterà mai; non sono io a dimostrare che spesso la legge è inefficace, se non anche chiude un occhio; certi atti (come dicevo) non sono illegali, ma dovrebbero avere comunque delle conseguenze; invece avere fatto avances "pesanti" fa alzare un sopracciglio e fa fare una risatina al Poliziotto, come se nulla fosse successo; poi ci si ritrova difronte a donne uccise, sfregiate, etc., perché si è sottovalutato il fatto dell'ex o dello "spasimante" che non rinuncia, per cui il "no" non significa nulla; dare segnali forti, anche privati, non serve come deterrente generale ma risolve (forse) la situazione specifica; non sto parlando di pubbliche impiccagioni o altro, sto parlando di rendere perfettamente chiaro che andare oltre il "no" avrà conseguenze, prima private e poi anche pubbliche. |
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mikronimo
«Deva»
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Inviato: Gio 19 Ott, 2017 18:09 Oggetto: |
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