Cos'è Distòpia, il nuovo Millemondi estat
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Inviato: Gio 18 Giu, 2020 08:36 Oggetto: Cos'è Distòpia, il nuovo Millemondi estat |
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Cos'è Distòpia, il nuovo Millemondi estate italiano
Una nuova antologia italiana estiva, dopo il successo di Strani mondi nel 2019. Ne parliamo con il curatore di Urania e dell'antologia, Franco Forte.
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Inviato: Gio 18 Giu, 2020 08:36 Oggetto: Cos'è Distòpia, il nuovo Millemondi estat |
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uhm
uhmm
uhmmm
Allora.
Insomma, sì, non è semplice commentare, perché i dicorsi trancianti non mi piacciono e li trovo qualunquisti.
E poi, diciamocelo, ho provato fare il sostenitore dell FS italiana in più modi (prendo Robot, anche se dovrei rinnovare l'abbonamento... ), ho preso i vari numeri di Dimensione Cosmica, che ha solo autori nostrani, ho preso dalla Elara, anche per sostenerla (prezzo pieno, e pure generoso per i miei gustacci, per racconti difine anni '8 inizi '90, insomma non proprio recentissimi), il volume sui Racconti del Premio Montepulciano... Insomma c ho provato e i limiti della FS nostrana sono veramente tanti, anche per i nomi più blasonati non si riesce minimamente ad avere quello che propone la narrativa straniera (ok ok, diciamocelo, solo narrativa anglofona, perché non che - che so -quella cinese mi abbia fatto impazzire eh).
Poi ci sono molti altri pregi, verissimo, ma...
Ecco, se poi si aggiunge che le distopie mi fano storcere il naso, che "il bellissimo Le ombre di Morjegrad" l'ho trovato illeggibile e andava riscritto da zero, secondo me...
OK questo volume rimane sugli scaffali. Troppe chiacchiere per quello che la casalinga di voghera fa quotidianamente?
Eh, penso che la questione necessiti di approfondimento, di dibattito, di interesse reale da parte dei lettori, altrimenti non se ne uscirà mai
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Inviato: Ven 19 Giu, 2020 09:26 Oggetto: Cos'è Distòpia, il nuovo Millemondi estat |
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Non mi è mai piaciuto fare l'avvocato difensore gratuito di nessuno, però in questo caso mi sento di spezzare una lancia a favore della fantascienza italiana. Il dibattito è decennale e, a naso, penso che non vedrà mai una vera e propria conclusione, anche a causa del genetico disprezzo di noi italiani verso le produzioni autoctone.
Ammetto che anche io storcevo il naso di fronte a un libro che non avesse sulla copertina il nome "John Smith" o "Roger White", ma da qualche anno mi sono dovuto ricredere. E' un dato di fatto che nel panorama odierno ci sono autori che sono davvero bravi e che non fanno rimpiangere le opere importate.
Poi non capisco cosa mai dovrebbe scrivere un autore italiano per farsi ammirare (meritatamente) da un lettore italiano: una nuova Divina Commedia fantascientifica? O dovremmo attendere la nascita di un Asimov dello Stivale per battergli le mani?
In definitiva, vorrei capire da chi ha i mal di pancia leggendo opere contemporanee di fantascienza italica: quali dovrebbero essere i parametri per i quali un lettore possa esclamare: "Questo scrittore è il migliore!"... Lo dico perché, così ragionando, chiunque voglia cimentarsi con questo difficile genere, dovrebbe subito prendere in considerazione l'idea di mollare, ancor prima di provare a pestare qualche tasto del computer... |
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Inviato: Ven 19 Giu, 2020 10:27 Oggetto: Re: Cos'è Distòpia, il nuovo Millemondi estat |
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Fedemone ha scritto: | uhm
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uhmmm
Allora.
Insomma, sì, non è semplice commentare, perché i dicorsi trancianti non mi piacciono e li trovo qualunquisti.
E poi, diciamocelo, ho provato fare il sostenitore dell FS italiana in più modi (prendo Robot, anche se dovrei rinnovare l'abbonamento... ), ho preso i vari numeri di Dimensione Cosmica, che ha solo autori nostrani, ho preso dalla Elara, anche per sostenerla (prezzo pieno, e pure generoso per i miei gustacci, per racconti difine anni '8 inizi '90, insomma non proprio recentissimi), il volume sui Racconti del Premio Montepulciano... Insomma c ho provato e i limiti della FS nostrana sono veramente tanti, anche per i nomi più blasonati non si riesce minimamente ad avere quello che propone la narrativa straniera (ok ok, diciamocelo, solo narrativa anglofona, perché non che - che so -quella cinese mi abbia fatto impazzire eh).
Poi ci sono molti altri pregi, verissimo, ma...
Ecco, se poi si aggiunge che le distopie mi fano storcere il naso, che "il bellissimo Le ombre di Morjegrad" l'ho trovato illeggibile e andava riscritto da zero, secondo me...
OK questo volume rimane sugli scaffali. Troppe chiacchiere per quello che la casalinga di voghera fa quotidianamente?
Eh, penso che la questione necessiti di approfondimento, di dibattito, di interesse reale da parte dei lettori, altrimenti non se ne uscirà mai
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Hai provato con Topolino? Versione rigorosamente inglese, of course... magari quello ti convince  |
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Albacube
«Reloaded»
Messaggi: 5978 Località: Un paesello padovano
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Inviato: Ven 19 Giu, 2020 14:45 Oggetto: |
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Guai a toccarmi i paperi italici... sono irraggiungibili!
Per quanto riguarda la sf italiana, la qualità è un po' ondivaga, soprattutto nella gran quantità che ultimamente è arrivata agli onori delle cronache, però meglio pescare qualcosa di buono fra una grossa quantità, che avere poco o nulla a disposizione.
Che poi, il problema della qualità è ben comune anche alle produzioni d'oltre oceano.
Quindi ben vengano queste iniziative, anche se l'ambito specifico non è nelle nostre corde, e speriamo abbia un buon risultato: l'anno prossimo magari FF potrebbe fare una scelta più consona al gusto di Fedemone. |
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Inviato: Sab 20 Giu, 2020 10:51 Oggetto: |
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Citazione: | @Albacube
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Che poi, il problema della qualità è ben comune anche alle produzioni d'oltre oceano.
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Esatto. Tanto per fare un esempio, ho recentemente letto la trilogia di Vandermeer, quella di Annientamento, e francamente l'ho trovata di un livello mediocre, a parte il primo volume - tra l'altro pure breve, ma non è un problema - il secondo e il terzo sono rabberciati, il brodo è stato allungato con situazioni a volte inutili, a volte infantili - nel senso sembravano descrizioni scritte da tipici autori alle prime armi - e immagino che qui in Italia, se l'autore fosse stato sconosciuto e avesse presentato la sua trilogia a qualsiasi editore nostrano, non avrebbe incontrato molti proseliti.
Per cui, non sputiamo troppo sulla qualità SF o weird italiana, please  |
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Inviato: Mar 23 Giu, 2020 16:02 Oggetto: |
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Non sputo sulla qualità italiana - anche se il divario c'è e colmarlo è compito di tante persone, autori (che devono tentare strade diverse e fare confronto con l'estero), lettori (che devono saper premiare), editori (che devono scegliere e consigliare).
Il fatto è che oltre le nosre alpi la produzione è sterminata, quindi taaaanta fuffa, ma opere da buono all'ottimo sono di una categoria del tutto diversa. Ovvio che poi se uno va a puntare sulle antologie dove i curatori hanno già fatto cernita e selezione, allora uno "si abitua male". Perché leggendo Fantasy & Science FIction, Clarksworld e altri "best of"...
Se poi uno vuole puntare basso, fate vobis, no problem, io Topolino l'ho letto con grandissima soddsfazione e la FS italiana non mi manca (Urania, Robot, Dimensione Cosmica, Alia, svariati volumi di Nova*SF della Elara).
Insomma, una cosa che davvero non acpisco è la totale assenza di autocritica che vedo.
Se un lettore (e spero di essere un lettore attento e un minimo preparato) fa notare che qualcosa non va, la levata di scudi non è l'atteggiamento che mi attendo.
Oh poi sapete cosa posso fare? CHe mi compro il volume Distopie e se non mi piace mi sentirò in grado di spernacchiare allegramente chi dice che non posso sputacchiare dove la salivazione mi porta!  |
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Albacube
«Reloaded»
Messaggi: 5978 Località: Un paesello padovano
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Inviato: Mar 23 Giu, 2020 16:34 Oggetto: |
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Sai, il discorso qualità (il puntare basso) non è però slegato dalla quantità, ovvero per avere diamanti devi setacciare tanta sabbia.
Qui in italia di sabbia non ce n'è mai stata tanta come, ritengo, in quest'ultimo periodo (se non fosse così, correggetemi, che imparo qualcosa). Quindi la possibilità di avere qualcosa di buono/ottimo, è probabilmente migliorata.
Inoltre in un articolo in cui si intervista l'oste, cosa vuoi aspettarti, una critica feroce dei prodotti nazionali? E' già tanto che ci siano prodotti nazionali pubblicati e diffusi, poi via via si faranno anche le nuove leve (gli storici mi pare siano già molto ben assestati). La sf d'oltreoceano ha qualche decennio di vantaggio e ben altri numeri. |
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Inviato: Mer 24 Giu, 2020 09:18 Oggetto: |
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Fedemone ha scritto: | Non sputo sulla qualità italiana - anche se il divario c'è e colmarlo è compito di tante persone, autori (che devono tentare strade diverse e fare confronto con l'estero), lettori (che devono saper premiare), editori (che devono scegliere e consigliare).
Il fatto è che oltre le nosre alpi la produzione è sterminata, quindi taaaanta fuffa, ma opere da buono all'ottimo sono di una categoria del tutto diversa. Ovvio che poi se uno va a puntare sulle antologie dove i curatori hanno già fatto cernita e selezione, allora uno "si abitua male". Perché leggendo Fantasy & Science FIction, Clarksworld e altri "best of"...
Se poi uno vuole puntare basso, fate vobis, no problem, io Topolino l'ho letto con grandissima soddsfazione e la FS italiana non mi manca (Urania, Robot, Dimensione Cosmica, Alia, svariati volumi di Nova*SF della Elara).
Insomma, una cosa che davvero non acpisco è la totale assenza di autocritica che vedo.
Se un lettore (e spero di essere un lettore attento e un minimo preparato) fa notare che qualcosa non va, la levata di scudi non è l'atteggiamento che mi attendo.
Oh poi sapete cosa posso fare? CHe mi compro il volume Distopie e se non mi piace mi sentirò in grado di spernacchiare allegramente chi dice che non posso sputacchiare dove la salivazione mi porta!  |
ma è ovvio che potrai spernacchiare Distòpia, l'unico vincolo che avrai sarà farlo a ragion veduta, sennò sarebbe soltanto un dileggio
Il punto è che la professionalità nell'ambiente SF italico a me sembra nettamente migliorata, aumentata. E ciò produce inevitabilmente frutti.
Anyway, ci vediamo tra un mese dopo aver letto l'antologia  |
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Inviato: Gio 25 Giu, 2020 10:24 Oggetto: |
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Vediamo, la lista libri è così lunga che, e mi dispiace ripetermi, libri che non mi tentano visti i pregressi, potrebbero essere scartati. Ce ne faremo una ragione! |
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Inviato: Ven 26 Giu, 2020 09:29 Oggetto: |
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Fedemone ha scritto: | Vediamo, la lista libri è così lunga che, e mi dispiace ripetermi, libri che non mi tentano visti i pregressi, potrebbero essere scartati. Ce ne faremo una ragione! |
sìsì, me ne farò una ragione  |
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