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Inviato: Mer 28 Ott, 2020 17:23 Oggetto: |
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Alla fine si torna tutti alla famosa sentenza "che schifo la musica commerciale". Questo per dire che ognuno deve sentirsi libero di vedere e scegliere di criticare ciò che vuole. Funziona così per tutti noi comuni mortali.
Esempio: a me fanno ca^^re i libri di Baricco e di Chiara Gamberale. Preferisco decisamente altre letture, per non parlare dei testi e della musica dei The Giornalisti, che purtroppo si sono sciolti, in moda da permettere al gruppo e a Tommaso Paradais di scrivere e comporre musica orrenda. Mentre prima ne ascoltavi solo uno e pativi, adesso ce ne sono due che fanno musica di m..da e patisci doppiamente.
Il fatto è che il mio diritto di critica (positiva o meno) e disprezzo conta poco o nulla, nel senso che non scrivo libri, non sono un critico letterario, musicale o cinematografico, non compongo musica, né dirigo film. Il diritto di uno Scorsese sì, conta eccome, conta maggiormente, perché ne fa una ragione di vita artistica e lavorativa e in epoca di dittatura da wikipedia, dove tutti siamo scienziati termonucleari nel giro di 2 minuti di lettura su un argomento, vuol pur dire qualcosa. Conta.
Dove sbaglia Scorsese (ed è qui che volevo arrivare) è nel non rendersi conto che questo genere di film in calzamaglia, buoni o pessimi che siano, permettono a lui e ad altri registi quotati di avere budget importanti per realizzare le proprie opere, belle o brutte che siano. Senza Spiderman o Superman, i soldi per i film di Scorsese diventano sempre meno e qui sta il dilemma. |
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senji
«Horus»
Messaggi: 2760 Località: toscana
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Inviato: Mer 28 Ott, 2020 20:07 Oggetto: |
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Citazione: | è nel non rendersi conto che questo genere di film in calzamaglia, buoni o pessimi che siano, permettono a lui e ad altri registi quotati di avere budget importanti per realizzare le proprie opere, belle o brutte che siano. Senza Spiderman o Superman, i soldi per i film di Scorsese diventano sempre meno e qui sta il dilemma. |
Si, in teoria sarebbe così, in pratica ormai da molto tempo b-movie chiama b-movie e se ne frega(no) di impegnarsi in progetti che possono non rendere bene al botteghino. A me sembra che l'era in cui il cinema era anche "sperimentazione", idee nuove e azzardate (vedi Alien, per es.), osare, ecc... sia praticamente finito o quasi (per fortuna non del tutto, dai). Qlcuno ancora ha coraggio di fare film che "osano" (Nolan per l'appunto o Villeneuve) e certo loro poco hanno guadagnato da precedenti "b-movie" fatti per "autofinanziarsi"... non so se mi spiego.
L'industria di holliwood punta su questa tipologia di film solo perchè si è accorta che rendono bene e... fine. Non credere che utilizzerà 'sti bonus $ per dare + spazio a film "rischiosi". |
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Inviato: Mer 28 Ott, 2020 20:13 Oggetto: |
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il_Cimpy_spinoso ha scritto: |
Ditemi che non sto discutendo con un millennia... La smetto subito, giuro!(*)
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Matusa
Anni 80
Questo è giovine solo dentro.
Sempre troppo, però |
Un millennial oggi direbbe "boomer".
Sulla faccenda della critica lasciamo stare, va'. Mai detto che credo nel principio di autorità. |
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Inviato: Gio 29 Ott, 2020 11:56 Oggetto: |
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senji ha scritto: | Citazione: | è nel non rendersi conto che questo genere di film in calzamaglia, buoni o pessimi che siano, permettono a lui e ad altri registi quotati di avere budget importanti per realizzare le proprie opere, belle o brutte che siano. Senza Spiderman o Superman, i soldi per i film di Scorsese diventano sempre meno e qui sta il dilemma. |
Si, in teoria sarebbe così, in pratica ormai da molto tempo b-movie chiama b-movie e se ne frega(no) di impegnarsi in progetti che possono non rendere bene al botteghino. A me sembra che l'era in cui il cinema era anche "sperimentazione", idee nuove e azzardate (vedi Alien, per es.), osare, ecc... sia praticamente finito o quasi (per fortuna non del tutto, dai). Qlcuno ancora ha coraggio di fare film che "osano" (Nolan per l'appunto o Villeneuve) e certo loro poco hanno guadagnato da precedenti "b-movie" fatti per "autofinanziarsi"... non so se mi spiego.
L'industria di holliwood punta su questa tipologia di film solo perchè si è accorta che rendono bene e... fine. Non credere che utilizzerà 'sti bonus $ per dare + spazio a film "rischiosi". |
Il cinema vive una profonda crisi da almeno due decenni, salvo rarissime eccezioni. Resistono i grandi maestri un po' appannati e pochi sono i registi davvero validi. Per quanto mi riguarda, opinione discutibile quanto si vuole, le serie tv in qualità, storie, coraggio di osare, recitazione e volti televisivi su cui scommettere che non siano i soliti bellocci hollywoodiani, hanno superato nettamente il cinema in questo ultimo decennio.
Stiamo vedendo una serie tv su Netflix, "La regina degli scacchi". Ecco, quando penso alla qualità e alla capacità di osare, questo è il riferimento, uno dei tanti, perfetto.
In realtà, è vero che b-movie porta ad altri b-movie, ma come in ambito letterario (case editrici) e musicale (soprattutto in passato con le cosiddette case discografiche) anche i più grandi studios, come in ogni grande ambito industriale che si rispetti, hanno case di produzioni minori, dipendenti e legate agli stessi. Quindi che ben vengano gli eroi in calzamaglia, se grazie a questi i film cosiddetti minori o alternativi ricevono soldi e sovvenzioni dalla casa madre che li elargisce ai suoi satelliti.
il problema è che veramente ce ne sono troppi di eroi in calzamaglia e il troppo stroppia, soprattutto se di storie veramente valide che li riguardano ce ne sono pochissime (altra opinione discutibile quanto si vuole). |
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