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Hausen


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Kobol77
«Horus» Horus
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MessaggioInviato: Mar 16 Mar, 2021 13:15    Oggetto: Hausen   

È una serie tv tedesca trasmessa su Sky e Now tv. Padre e figlio si trasferiscono in un palazzone, retaggio della ex DDR di Berlino Est, dopo che la loro casa è andata a fuoco e la madre è morta suicida. Il padre fa il manutentore nell'enorme complesso verticale. Nel condominio il figlio avverte la presenza di un'entità maligna che si insinua nella vita degli inquilini, senza che questi abbiano la capacità di reagire, di rendersene conto, tranne rare eccezioni. 

Che dire? Serie tv bellissima, la vera rivelazione di quest'anno. Ci sono tanti spunti letterari e cinematografici che gli autori hanno preso: da Ballard (Il Condominio), a Kubrick (Shining, 2001 Odissea nello Spazio), da Carpenter (Essi Vivono, la Cosa) a Cronemberg (Il demone sotto la pelle). Si spazia dall'horror alla fantascienza in modo davvero riuscito. 


Come si può  definire l'orrore? Generando semplice spavento in chi vede? Se così fosse, il genere sarebbe estinto dai tempi de "L'Esorcista" di Friedkin. È impossibile spaventarsi di questi tempi. Hausen invece percorre una strada diversa e riuscitissima: punta tutto sull'angoscia delle persone e tale si rivela: una serie profondamente angosciante e opprimente. Tutti gli inquilini dell'enorme complesso verticale è come se vivessero sotto una cappa di inquietudine e oppressione. Ne avvertono la presenza, ma non riescono a percepirla pienamente, né a uscire da una condizione che la splendida location (un ex ospedale casermone della Germania Est) rende alla perfezione, con una fotografia davvero superba (gli americani e i giapponesi dovrebbero prendere parecchi appunti dalla controparte tedesca) in cui predominano lunghissimi corridoi, spazi angusti, privi di vita vissuta, che rendono bene il senso opprimente di trovarsi all'interno più di carceri mentali e fisiche che di appartamenti, in cui predominano i colori scuri, tonalità di grigio e nero presenti ovunque e un'illuminazione opaca, mai intensa, che rende benissimo l'incubo a occhi aperti che i personaggi vivono quotidianamente, ognuno dei quali con storie inquietanti alle spalle.

Infine c'è lui, o lei, presenza sempre costante, incombente e minacciosa. Serie che vale assolutamente la visione.
Antha
«Antha» Antha
Messaggi: 6972
MessaggioInviato: Lun 22 Mar, 2021 18:30    Oggetto:   

In queste sere ho visto le prime tre puntate e per ora non  ne ho ricavato un identico entusiasmo.
La serie ha presupposti che trovo interessanti e soprattutto si giova di un'eccellente ambientazione. La scelta delle tonalità e dei campi, mi pare consequenziale alla sensazione di oppressione strisciante che la vicenda vuole trasferire, e anche una certa torbidità e apatia dei condomini rimanda in questa direzione. Tra l'altro non  conosco nessuno dei protagonisti e questo aspetto, a mio gusto personale per prodotti che giocano sul phatos, gioca a favore della qualità della storia, soprattutto se nel complesso le facce mi suonano azzeccate.
Concordo coi rimandi a Ballard, Kubrik e a Carpenter, anche se a proposito di quest'ultimo l'assonanza la vedo molto più con "Il signore del male" che con la Cosa o Essi vivono.
Detto questo il tutto mi è per ora parso un po' troppo eccessivo e forzato. L'orrore viene gettato in faccia ai 2 nuovi arrivati pressoché da subito, in maniera palese, senza una qualsivoglia sospensione preparatoria. Ne ho quindi ricavato una sensazione di platealità che non mi ha fatto intravvedere neppure particolari richiami allegorici (ammesso che vogliano esserci). 
Per certi versi la storia presenta un'anormalità che è vissuta quasi come un fatto neppure troppo lontano dall'ordinarietà, quasi endemica. Alcune carte sul tavolo sono volutamente sparagliate si da creare persino punti interrogati sulla dimensione spazio/temporale in cui la storia si svolge: siamo in era euro, ma il palazzone - bello e inquietante - è perennemente avvolto da una vaga foschia e pare quindi fuori dal tempo; così come sospesi in un'altra dimensione appaiono i protagonisti, circondati da "tecnologia" obsoleta (per ora zero cellulari, zero pc, zero internet)  e arredamenti anni 70.
A meno che, come in parte mi è parso di intravvedere, il livello di fatiscenza e indigenza (materiale), diminuisca al progredire dei piani, mentre quello dell'indegnità morale non segua esattamente lo stesso percorso (sintomatica la famiglia "stile ariano" del piano 8 (artatamente mutato in 88...).
P.S.
Anche uno di quelli che a mio avviso è stato uno dei più bei film horror degli ultimi anni, "It follow", si è valso di un'ambientazione che per lunghi tratti è parsa sospesa in un periodo temporale lontano decenni da quello contemporaneo della vicenda.
Kobol77
«Horus» Horus
Messaggi: 4719
MessaggioInviato: Gio 25 Mar, 2021 16:31    Oggetto:   

Le prime puntate sono molto lente, non che successivamente ci sia chissà che azione, ma la serie comincia a carburare da lì in poi. Poi su Carpenter in effetti "Essi vivono" è più un rimando superficiale, mentre il "Signore del Male" è più indicato, anche se, andando avanti, non si tratta solo di horror fine a se stesso, perché il finale svela la natura della presenza ostile.


Per me come serie è molto riuscita perché è un po' un'allegoria della vita sotto il regime  dell'ex DDR: senza speranze, senza aspettative e il grattacielo ne è l'emblema oltre che la personificazione. La sospensione è voluta e perdura per quasi tutta la serie, eccezion fatta per il finale. È un incubo a occhi aperti ed è un altro modo di raccontare l'orrore, non quello classico, ma più concettuale.

Concordo su "It follow". Gran bel film.
Antha
«Antha» Antha
Messaggi: 6972
MessaggioInviato: Sab 27 Mar, 2021 15:29    Oggetto:   

Beh Kobol a quanto pare siamo gli unici qui ad averla vista.
Per certi aspetti interessante ma nel complesso non ne ho ricavato le tue stesse ampie soddisfazioni e qualche riserva la muovo. 
Ribadisco che il punto di forza risiede nell'ambientazione, nella fotografia, in talune riprese di sicuro impatto e disturbanti in modo azzeccato. Non male neppure i protagonisti. Si può sorvolare su una certa mancanza di profondità dei caratteri, perché in linea con l'apatia generalizzata che si intende promuovere. 
Si può anche ipotizzare un richiamo all'epoca della DDR, ma non so quanto. Invero si legge che l'ideatore, Kleinert, nel 1984 di trasferì con la madre in un casermone di Berlino Est di tipo "plattenbau" (una sorta di prefabbricato in sostanza), che in diverse fotografie assomiglia moltissimo all'edificio della serie; ma dati gli anni trascorsi il riferimento, se c'è, può essere più intravisto dai tedeschi che da altri spettatori. D'altro canto la generalizzata sensazione di oppressione, indigenza, sofferenza morale e materiale, si coniuga perfettamente e volutamente, aggiungo, con qualsiasi contesto suburbano anche moderno
Oltre tutto la presenza ostile se da una parte asseconda un certo tipo di analogie, per altri versi se ne discosta notevolmente coniugandosi più terra terra con le atmosfere horror degli esempi già fatti negli altri post oltre che all'onnipresente richiamo lovecrafktiano (... non me la sento comunque, nonostante tutto, comunque di scomodare Bowman di 2001...).
Conclamata la lentezza dello svolgimento - di per sé non una negatività -  quello che però lo rende a mio avviso debole è la ripetitività di questa lentezza e di certe situazioni. Un eccessivo indugio di riprese di corridoi disturbati da neon traballanti o ricorrenti inquadrature della colonna della spazzatura (buco oscuro che forse vuole farsi ulteriore metafora). Protagonisti che spesso sembrano girare un po' a vuoto ben al di là dell'apatia che li caratterizza. 
Diciamo che sfoltendo un po' il superfluo e ripetitivo, anziché 8 puntate la miniserie avrebbe benissimo retto anche con 5 o 6. E a mio avviso ci avrebbe guadagnato.
Modesto il finale, che definirei anzi poco coraggioso. Un quasi nonsense di comodo, buono sia per alimentare interrogativi che risulterebbero fini a se stessi, sia come potenziale viatico di un eventuale seconda serie a venire.
Mark Silver
«Cylon» Cylon
Messaggi: 280
Località: Roma
MessaggioInviato: Sab 27 Mar, 2021 19:31    Oggetto:   

Bella serie inquietante e disturbante, finale deludente.
DiVega
«Asgard» Asgard
Messaggi: 1404
Località: Brixia
MessaggioInviato: Gio 08 Apr, 2021 15:12    Oggetto:   

La sto uardando or ora e mi ritrovo con Antha... dopo le prime due puntate non è success opraticamente nulla.

Per carità la lentezza a volte in una serie fa apprezzare tante cose ma c'è un limite. Per orapromossi a pieni voti ambientazione, nella fotografia e alcune scene parecchio inquietanti soprattutto nella prima puntata.
Ho trovato ad ora pessimi invece i personaggi (non nutro particolare amore per gli attori tedeschi troppo poco naturali nella recitazione) e alcune situazione dove come detto sopra girino a vuoto o non si capisce che facciano.


Spero migliori.
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