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Lavori passati e futuri


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Autore Messaggio
Nirgal
«Horus» Horus
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MessaggioInviato: Ven 13 Ago, 2021 15:22    Oggetto: Lavori passati e futuri   

In questi giorni sento parecchio palare della mancanza di camionisti, soprattutto giovani.
La mia prima riflessione è che, visto lo sviluppo della guida autonoma prosegue a ritmi sostenuti, per un giovane mettersi a fare l'autista vuol dire tra ... 20 anni ? ritrovarsi senza lavoro e con un professionalità inutile. Quindi chi glie lo fa fare ?

Invece di aprire la solita discussione OT, ho pensato si potrebbe trattare la cosa in ambito più SF, dando ovviamente con ampio respiro.

Si potrebbe parlare di quali lavori stanno passando o sono passati dalla fantascienza al quotidianità, se e come sono stati gestiti i passaggi dei lavoratori "dismessi", quali nuovi lavori sono sfuggiti alla fantascienza, etc...

Personalmente in questi giorni vedo appunto lavori in via di estinzione come taxista, camionista, corriere soppiantati da quella che nella mia adolescenza (?) era K.I.T.T. di Supercar.

Ci sono invece lavori che mi paiono purtroppo in crescente espansione per esempio il pompiere Neutral O magari vedremo flotte di droni autonomi o controllati in remoto in costante monitoraggio del territorio pronti a bloccare gli incendi sul nascere.
Poi potrebbero emergere delle figure professionali molto cyberpunk, che intervengano in tempo reale per bloccare attacchi alle reti.

Tra i lavori sfuggiti ci sono probabilmente quelli legati ai social media.

Quello che trovo estremamente più complesso è appunto la gestione del passaggio. Per esempio si potrebbe garantire una pensione di obsolescenza ?
Se hai un lavoro che nel medio termine non ti garantirà un futuro, lo stato ti garantisce una pensione quando non sarai più necessario.

Argomento che mi pare ricco di possibilità di esplorazione, per chi ha figli credo sia anche più "vivo" Smile
Paolo7
«Work in progress» Work in progress
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MessaggioInviato: Ven 13 Ago, 2021 15:35    Oggetto:   

https://energyskeptic.com/

La tipa del sito ritiene che la maggior parte della popolazione tornerà all'agricoltura. E senza nemmeno i benefici della tecnologia attuale.

Certo se già consideri cosa occorre per produrre dei microchip...

https://energyskeptic.com/2021/interdependencies-in-the-news/
Nirgal
«Horus» Horus
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MessaggioInviato: Ven 13 Ago, 2021 16:24    Oggetto:   

La tizia ha provato a coltivare qualcosa negli ultimi anni ?
Perchè è sempre peggio.
Questa mattina, per esempio è passata mia zia, mi diceva che il suo (decisamente ampio) è tutto secco, pur usando la massima cura.
Quindi il tornare all'agricultura mi pare più complesso di quanto possa sembrare.
Paolo7
«Work in progress» Work in progress
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MessaggioInviato: Ven 13 Ago, 2021 17:37    Oggetto:   

Credo abbia presente il problema dei cambiamenti climatici...
il_Cimpy_Spinoso
«Babbano in Incognito» Babbano in Incognito
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MessaggioInviato: Sab 14 Ago, 2021 21:01    Oggetto:   

Forse più il discorso della fine del petrolio? Perché se il mondo si surriscalda, poi le piantagioni le fai ai poli
mikronimo
«Kal-El - Kriptoniano»
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MessaggioInviato: Sab 21 Ago, 2021 16:21    Oggetto:   

Più che pensare a fornire una pensione di obsolescenza (che ha senso, ma solo come ultima soluzione in mancanza di alternative e magari per chi è davvero vicino alla pensione di anzianità/vecchiaia), si dovrà pensare ad essere pronti ad una continua riqualificazione professionale personale o nel settore in cui già si opera o addirittura in altri. Il problema è già ora parecchio evidente: un sacco di percettori di rdc sono inoccupabili (al netto di chi ha disabilità sue o di familiari a carico), per non aver, a suo tempo conseguito titoli di studio e/o qualifiche professionali ben spendibili nel mercato del lavoro e aver poi vagato tra un lavoro in nero, uno a tempo determinato, uno precario in qualsiasi forma, etc.; con ritardo clamoroso (tipico italiano) a settembre 2021 parte finalmente un progetto governativo (GOL: Garanzia Occupabilità Lavoratori, 4,9 Mld di euro: Progetto GOL da il sole 24 Ore) che prevede vari step in merito, dipendenti dalla condizione della persona coinvolta (titolo di studio, età, periodo di durata della disoccupazione, etc.), che porterà a corsi di durata variabile tra (vado a memoria) 300 e 800 ore. Sono estremamente curioso di vedere che ventaglio di offerte formative verranno messe in campo e soprattutto che faccia farà chi vedrà il reale valore di un cv su carta, paragonato ad una valutazione psicoattitudinale fatta ad hoc... 
il_Cimpy_Spinoso
«Babbano in Incognito» Babbano in Incognito
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MessaggioInviato: Dom 22 Ago, 2021 21:28    Oggetto:   

Io te lo dico, poi fai tu.

Nel mercato del lavoro, se anche hai dieci lauree e 10 specializzazioni ma 60 anni, o c'è un posto da dirigente (tipo che serve uno da far arrestare al posto del vero responsabile) o tu il lavoro non lo trovi.

Se anche hai 50 anni e 5 lauree e 5 specializzazioni, idem.

Se ne hai 40 e 2 lauree e 2 specializzazioni, idem

Se ne hai 30, una laurea (non umanistica) e una specializzazione (non in paguri e caraibi), forse ne parliamo se conosci almeno 2 lingue - che al call center c'è un posto libero
mikronimo
«Kal-El - Kriptoniano»
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MessaggioInviato: Lun 23 Ago, 2021 00:03    Oggetto:   

Fai bene a dirlo e hai quasi sicuramente del tutto ragione, ma 1) dicendo che tutta quella carta non serve a nulla (e in Italia è pure possibile), mi metti sulla strada del potercela fare, anche a 80 anni, usando solo la materia grigia di cui dispongo e qualche istruzione sommaria (eventuale aggiornamento): nel 2013, per un corso da responsabile logistico di magazzino (con teoria e pratica su tutto il settore, compreso eventualmente fare il magazziniere), secondo classificato su 400 circa convocati e tra i dodici tutti diplomati e laureati finiti al corso, passando da test psicoattitudinale da manuale (Q.I. intorno a 130, certo non da genio e neanche MENSA, ma ormai non miro al nobel per la fisica e con quello che potrebbe essere la concorrenza...) e colloquio motivazionale; io non lotto ne per gloria ne per potere, a nessun livello, ma per una certa stabilità e poi vivere la mia vita fuori dal lavoro; 2) una qualche speranza ce la si deve pure avere che prima o poi, anche tardi, una stradina la si possa trovare; 3) di lingue ne conosco almeno tre (a volte sospetto una 4a, che non capisco neppure io cosa diamine sto dicendo), in ordine di profondità e bravura decrescenti: venetismo, italianismo, inglesismo; il posto al call center è praticamente mio, con fisso, incentivi e benefit...
il_Cimpy_Spinoso
«Babbano in Incognito» Babbano in Incognito
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MessaggioInviato: Lun 23 Ago, 2021 06:00    Oggetto:   

Calma:

Se ne hai 25/27 e una laurea, la musica cambia, soprattutto perché puoi entrate anche in un call center, ma poi cambiare lavoro trebo quattro volte in un paio d'anni, migliorando la tua posizione ad ogni giro millantando di aver ricoperto il ruolo di quello appena sopra di te ad ogni giro.

Quanti anni hai detto di avere? Ventotto?

Ahiahiahiahi....
Very Happy
Nirgal
«Horus» Horus
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MessaggioInviato: Lun 23 Ago, 2021 06:59    Oggetto:   

In realtà, in determinate condizioni, è più facile trovare lavoro per un 60enne che per un 50enne.
Quando vengono rilevate aziende in fallimento i 60, sono molto graditi, perché sono quelli che vanno prima in pensione, per cui sono quelli di cui ti liberi prima.

I laureati sono spesso visti come un pericolo, perché in un paese in cui la maggior parte di lavori non richiedono qualità elevata, il laureato è visto come un lavoratore a rischio abbandono, va giusto bene per i lavori da schiavo, quello in cui richiedi poca formazione e sai a priori che il tuo lavoratore sarà "bruciato" bel giro di pochi anni.
Ma se cerchi un lavoro "normale", che ne so, impiegato, una buona laurea è un grosso ostacolo.
Infatti è come avere tatuato sulla fronte: "appena trovo un lavoro nel mio settore, scappo di corsa e tu devi ricominciare tutto da capo".

Poi ovviamente c'è la questione stipendi, ovvio che se paghi un sistemista quanto paghi l'addetto alle pulizie, puoi aspettarti "qualche" problema Smile
Le mitiche offerte di lavoro in cui ti chiedono qualifiche degne di dirigente google e ti offrono meno di 1500€ a tempo determinato sono un classico Laughing
Tobanis
«Antinano» Antinano
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MessaggioInviato: Lun 23 Ago, 2021 07:47    Oggetto:   

In Italia il calo demografico è il problema più grosso (dopo il global warming, che però è mondiale).
E viene sottovalutato da quasi tutti, tranne gli Illuminati e gli illuminati.
Prendiamo che vuoi fare il panettiere. Quanti panifici servono in Italia? 26.000, quelli che ci sono adesso. Di più non servono (ovvio, ogni giorno ne chiudono e ne aprono, parlo per grandi numeri).
Ok, col calo demografico ne serviranno meno. 20K? Ok, 6k panifici saranno inutili e 30k di persone faranno un mestiere non più richiesto.
E così via, per TUTTI (oddio, quasi) i mestieri. Abbiamo la soluzione dietro l'angolo (una potenziale immigrazione infinita) ma non sappiamo assolutamente gestirla e l'attuale classe politica non capisce niente.
il_Cimpy_Spinoso
«Babbano in Incognito» Babbano in Incognito
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MessaggioInviato: Lun 23 Ago, 2021 08:23    Oggetto:   

L'immigrazione c'è lo stesso e ci sarà a prescindere dai partiti che (di facciata) dicono di volerla fermare. Abbiamo comunque anche una certa emigrazione, però.

Già adesso entrando in una pizzeria dalle mie parti è raro incontrare italiani tra gli esercenti - abbiamo in maggioranza cinesi ed egiziani. Se cerchi una badante o se parli col custode di un condominio, trovi gente dell'est (e anche tanti filippini). Stessa cosa coi "magut", una volta tutti nostrani, oggi mica tanto.
Ci sono intere zone delle grandi metropoli ad alta densità di italiani da una generazione se va bene, sennò immigrati proprio.

Questo per dire che, come insegna la storia, le persone giustamente migrano verso i luoghi che offrono condizioni migliori, e noialtri italiani non siamo da meno, anzi: non sono certo che sia stato più il calo demografico o l'emigrazione nostra a svuotare tanti paesini oggi ben poco popolati
mikronimo
«Kal-El - Kriptoniano»
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Località: dove mi mandano quando rompo...
MessaggioInviato: Lun 23 Ago, 2021 13:50    Oggetto:   

Chiaramente parlo da italiano che, comunque, non ha vissuto in una capanna o in una casa fatta di sabbia e buona volontà; di conseguenza forse un pochino viziato lo sono, da certi punti di vista; di andarmene dall'Italia, ci ho pensato e ancora ci penso, ma manca l'occasione (l'invito lavorativo, salvo fare il clandestino assoluto, alla messicana in USA, o all'albanese, rumena, marocchina, etc., qui in Italia) e i soldi, perché comunque un periodo di adattamento e ricerca nel paese dove uno prova ad andare, è da mettere in conto; salvo vivere da accattone e cercare di risolvere da quella posizione (in questo l'essere viziato), che comunque non semplifica niente e ti mette nella condizione di essere un paria, schifato e scansato... come si fa noi con chi incontriamo in giro in quella condizione... allora seguito a lottare qui, vivendo alla meglio, impegnandomi di mio e vedendo se alla fine (i tempi sembrano essere quasi maturi) le cose prendono una piega meno contorta; mia madre diceva che non era cresciuta perché era tignosa (un metro e 40pochi); la cosa non l'ha resa una regina, ma sicuramente una sopravvissuta, finché ha potuto e tutto sommato le riconosco il merito di aver tenuto duro con dignità e dolcezza, senza diventare acida e cattiva, piuttosto che come tanti perché gli è toccato di saltare una vacanza al mare o hanno dovuto rimandare l'acquisto della macchina nuova o chissà quale altra cazzata... l'esempio me lo ha dato, cerco di seguirlo al meglio... 
Nirgal
«Horus» Horus
Messaggi: 8003
MessaggioInviato: Lun 23 Ago, 2021 15:23    Oggetto:   

Il problema del calo demografico è un problema sicuramente grave, ma la soluzione immigrazione va bene solo se vuoi far allineare il paese al terzo mondo.

Perché di fatto la maggior parte degli immigrati sono manovalanza poco qualificata, vanno bene perché la costante assenza si sviluppo industriale del paese ci sta trasformando in un paese fabbrica per paesi più avanzati.
Certo che un italiano che fa un pensierino ad avere dei figli oggi, beh, per me deve essere molto audace.

Tra spese, gestione del piccolo (anche solo trovare un asilo), pensi a cosa lo aspetta nei prossimi 20/40 anni .. Notte notte

@mikronimo
Per emigrare mi raccontarono che in Canada sono molto efficienti, anche se vai a fare il clandestino Smile
Prendono, ti inseriscono nel sistema e quando sei formato ti trovano un lavoro (ovviamente devi metterci il tuo)
Un volta avrei dei detto che l'unico problema è non patire il freddo ... ma dopo quest'estate Blink
Antha
«Antha» Antha
Messaggi: 6972
MessaggioInviato: Lun 23 Ago, 2021 17:39    Oggetto:   

Stando sul tema lavori passati e futuri, mi domando quanto durerà in Europa e in generale nel mondo Occidentale, il mercato auto a quattro ruote. 
O anche quali cambiamenti porterà all'indotto l'eventuale "presa del potere" di un elettrico che soppianti il combustibile.  
Tra l'altro pare che da qualche anno a questa parte il numero dei giovani che prendono subito la patente a 18 anni, diminuisca del 5/6%. Aggiungo che probabilmente le generazioni millenial non saranno caratterizzate da quel rapporto col mezzo  tenuto dai baby boomer (cambio ogni tot. anni e non di rado quei tot. erano pochi).
Quindi o terzo mondo come potenziale mercato di sbocco, o elevazione di nuove tecnologie che "invoglino" il consumatore.
Magari a partire da 15 anni a questa parte, cominceranno a viaggiare i primi droni di trasporto umano su una certa scala... 
Morale. anche il mondo dell'autofficina, dell'elettrauto o della carrozzeria dovrà cambiare di brutto. Per riparare un drone che mi porta a 20 metri di altezza non mi fiderei del primo venuto...
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