In questi ultimi mesi è diventato possibile firmare i referendum online.
Stavo provando a chiedermi cosa potrebbe comportare un simile evento.
Da un lato potremmo avere una proliferazione di referendum, dall'altro trasformare il referendum in un nuovo business.
Infatti mi sono appena imbattuto nel referendum per l'abolizione della caccia e guardando come funzionava la firma
https://www.referendumsiaboliamolacaccia.it/firma-digitale/
Leggo :
Citazione: |
La FIRMA per il comitato ha un costo di certificazione digitale di circa 1€ (Il costo della firma è formato da 40 cent obbligatori per uso SPID, 26 cent per il gestore della piattaforma e 22% di IVA.) |
Ora da quanto ne so se si raggiungono le 500mila firme si ottiene un rimborso di 1€ a firma.
Quindi con le firme online si guadagnano circa 20 centesimi a firma.
Che implica un incasso di 100mila euro con 500mila firme .
Un tipo di attività economica che alla fine potrebbe essere interessante, anche se in un paese a bassa digitalizzazione come il nostro, la cosa può essere rischiosa.
Sicuramente le piattaforme che gestiscono le firme possono guadagnare, i promotori devo fare una buona analisi di mercato prima di partire.
Questo potrebbe ovviamente avere delle conseguenze sul numero di referendum che ci si trova ad affrontare, persino a far collassare il sistema.
Da un altro punto di vista potrebbe aprire le porte ad un forma di democrazia diretta.
Infine c'è sempre il rischio delle truffe. Come fai a sapere se un referendum è "legittimo" o se la tua firma finisce in qualche cosa di strano ?
La vedo un cosa complessa 