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Albacube
«Reloaded»
Messaggi: 5978 Località: Un paesello padovano
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Inviato: Dom 07 Giu, 2020 15:32 Oggetto: |
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Letti in rapida successione e ringraziando Delos e S*:
I nerogatti di Sodw, Kremo. Confesso che i primi due paragrafi mi hanno irritato in maniera notevole. Stavo per lasciare la lettura (e non mi capita spesso), causa idiosincrasia con l'utilizzo della lingua italiana in tale incipit, quasi da matita blu. Invece, superato lo scoglio di tale approccio, il romanzo è piacevole, sia pur con un utilizzo della lingua a me non molto congeniale. Le idee ci sono e sono tante e varie, ma con un po' di affinamento linguistico il risultato sarebbe stato ancor più, per dirla con S*, "stupefacente".
L'uomo che vendette la luna, Doctorow. Gran bel pezzo, non si nasconde e non nasconde i sottostanti valori. E poi l'italiano in traduzione è inappuntabile.
Un tuffo nel relitto, Rusch. Dalla space opera alla fantascienza archeologica, la cura dei personaggi è il tratto distintivo di questo scritto. Anche su argomenti già affrontati, qualcosa di nuovo può essere sviluppato.
Se la religione è opera di fantascienza, allora anche Mario Vergine, Velasco, può stare in questa lista. Si lascia leggere però il classico personaggio che racchiude in sè tutti i problemi della famiglia/vita/lavoro fa tanto weltshmertz goethiano in salsa italica. Ce ne sono tanti di esempi simili.
Riletto poi I ribelli di Treason, Scott Card, e in lettura La legge della creazione, Harness. |
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Inviato: Gio 11 Giu, 2020 21:06 Oggetto: |
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@ALBACUBE: come è la legge della creazione di Harness? Era un autore che da piccolo mi piaceva da matti per "Paradosso cosmico" e sul commodore 64 mi firmavo come Dermaq proprio dal suo "Astronave senza tempo" ma questo non lo ho mai letto.. |
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Inviato: Ven 12 Giu, 2020 20:52 Oggetto: |
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Esche nello spazio (Gordon Dickson, 1965)
Mah... è un libro non molto noto di Gordon Dickson, l'autore della saga dei Dorsai ma per quanto poco famoso girano solo recensioni positive. Non so, a me non è piaciuto: il presupposto iniziale, quello che dà il titolo, mi sembra una stron*ata pazzesca che necessita di forte sospensione dell'incredulità. A parte quello, il principio sul quale si basa la struttura sociale aliena viene fatto passare per rivoluzionario, inconcepibile all'essere umano quando mi sembra un'estremizzazione del concetto di onore orientale. I personaggi, alieni ed umani, sono tutti maschili a parte la fidanzata del protagonista che è carta da parati. Il bello è che nelle prime pagine il protagonista fa un pistolotto su come le donne moderne siano tutt'altra cosa rispetto a quelle dell'800 e poi nel testo non ne appare proprio nessuna che abbia un minimo di rilevanza :facepalm: da due stellette per me, giusto perchè è breve e forse sono stato anche generoso
Ultima modifica di Solaris_666 il Gio 18 Giu, 2020 09:24, modificato 1 volta in totale |
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Albacube
«Reloaded»
Messaggi: 5978 Località: Un paesello padovano
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Inviato: Sab 13 Giu, 2020 11:47 Oggetto: |
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Solaris_666 ha scritto: | @ALBACUBE: come è la legge della creazione di Harness? Era un autore che da piccolo mi piaceva da matti per "Paradosso cosmico" e sul commodore 64 mi firmavo come Dermaq proprio dal suo "Astronave senza tempo" ma questo non lo ho mai letto.. |
Direi che mantiene tutte le caratteristiche degli altri romanzi/racconti. Mi pare Aldiss la definisse space opera barocca, dove lo stupore e gli affetti (intesi non nel senso comune del termine ma in senso letterario/musicale) diventano effetti speciali letterari. E l'arte in generale e la musica in particolare hanno in Harness una grossa influenza e vengono utilizzati a piene mani, per capirsi uno dei personaggi principali è chiamato Omero.
Mi è piaciuto molto, dalla space opera si sconfina nel mito, dove pure le religioni sono a fondamento dell'intreccio. Però ha ovviamente le ingenuità, incongruenze e facilonerie tipiche del genere e del periodo. |
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Inviato: Mer 17 Giu, 2020 21:14 Oggetto: |
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Grazie Albacube, ho capito ora che è lo stesso libro conosciuto come "Ritornello" su Galassia e che ero curioso di leggere
Riletto per la terza volta questo
Io sono leggenda (Matheson, 1954)
non lo rileggevo da una ventina d'anni ma lo ricordavo quasi parola per parola Uno dei miei preferiti da adolescente, resta sempre un super classicone fantahorror, capostipite di un certo genere. |
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senji
«Horus»
Messaggi: 2760 Località: toscana
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Inviato: Gio 18 Giu, 2020 09:25 Oggetto: |
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Citazione: | Curiosamente a febbraio avevo a mia volta scritto che a distanza di 20 anni avevo riletto il ciclo "del sole morente": piaciuto, ma non ricordavo che all'epoca i MIR mi fossero stati cosi tanto sugli zibidei. |
si, anche a me hanno fatto la stessa impressione! Ho il sospetto che la Cherryh si sia ispirata a alla cultura samurai, reinterpretandola in versione ancora + rigida.
Citazione: | Mi spiace ribadirlo, ma la fantascienza nostrana non riesce a creare il sense of wonder che scaturisce da queste opere. |
Aggiungerei però che le opere della Cherryh eccellono in questo anche in confronto a chicchessia. Raramente ho letto autori in grado di creare scenari così complessi e grandiosi, personaggi tanto ricchi, in continua evoluzione/approfondimento/complessità, trame che riescono ad esplorare non solo un susseguirsi di vicende ricco ed avvincente ma anche tutta una serie di considerazioni filosofiche, comportamentali, etiche, caratteriali, emozionali. E considera che questo romanzo lo ha scritto a 35 anni!!
Per me è una della + grandi scrittrici sf mai apparse sullo scenario.
(sto rileggendo anche la lega dei modi ribelli... ) |
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senji
«Horus»
Messaggi: 2760 Località: toscana
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Inviato: Lun 22 Giu, 2020 09:03 Oggetto: |
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Conclusa la rilettura de la lega dei mondi ribelli, grande romanzo, lo ricordavo poco o niente dopo tanti anni.
"Solito" scenario grandioso, personaggi intensi, trama avvincente. Il romanzo ha cmq anche dei difetti: sopratutto l'eccessiva prolissità di alcune sottotrame presenti (in primis tutto ciò che legato agli hisa, ma non solo) che potevano essere tranquillamente snellite di molte pag.
Cmq, imperdibile. |
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Inviato: Lun 22 Giu, 2020 21:24 Oggetto: |
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I.N.R.I. (Moorcock, 1969)
Questo breve romanzo è del 1969, espansione di un racconto vincitore del premio Nebula qualche anno prima... all'epoca, e forse anche ora, doveva essere apparso irriverente verso cattolicesimo e cristianesimo in generale. "Behold The Man" è un chiarissimo prodotto di quella che era la New Wave fantascientifica, un movimento nato a metà anni '60 e caratterizzato da sperimentazioni stilistiche e di contenuti. Movimento portato avanti dallo stesso Moorcock che oltre che scrittore era anche editore della pubblicazione che più spingeva questo genere che come Moorcock diceva, toglieva le guerre galattiche e le sostituiva con droghe e stanze da letto. Con questo spirito nasce questo libro, certamente con intento provocatorio ma anche con l'idea di non usare i consueti luoghi comuni dei viaggi nel tempo e utilizzare un antieroe al limite dello psicotico andando a toccare dei tabù religiosi dell'epoca.
Lo sviluppo della trama lo si intuisce dopo poche pagine, per quel che mi riguarda non è stato un problema. Comprendo comunque i molti giudizi negativi dati qui in Italia in parecchie recensioni. La quarta di copertina di urania è da denuncia per come spoilera comunque... |
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Inviato: Mer 24 Giu, 2020 15:39 Oggetto: |
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senji ha scritto: | Conclusa la rilettura de la lega dei mondi ribelli, grande romanzo, lo ricordavo poco o niente dopo tanti anni.
"Solito" scenario grandioso, personaggi intensi, trama avvincente. Il romanzo ha cmq anche dei difetti: sopratutto l'eccessiva prolissità di alcune sottotrame presenti (in primis tutto ciò che legato agli hisa, ma non solo) che potevano essere tranquillamente snellite di molte pag.
Cmq, imperdibile. |
Da ragazzo l'idea di queste 7-8 astronavi raffazzonate che fungono da unico vero confine fra il dominio della terra e quello delle colonie...mi ha affascinato tantissimo.
Indimenticabile Signy Malory, capitano della Norway!!
Uno dei libri che mi ha fatto innamorare della fantascienza!! |
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HappyCactus
«Ministro alle puntualizzazioni»
Messaggi: 8880 Località: Verona
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Inviato: Gio 16 Lug, 2020 12:23 Oggetto: |
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Sea of rust è davvero molto bello. |
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Inviato: Gio 16 Lug, 2020 17:01 Oggetto: |
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HappyCactus ha scritto: | Sea of rust è davvero molto bello. |
Stavo giusto riflettendo qualche giorno fa su come l'AC Clarke Award, da dove avevo preso la segnalazione, sia un ottima fonte di fantascienza che di qualità, tra i premi mi pare quello che riesce a cogliere il significato più ampio della fantascienza.
Io ho finito di leggere Dream Before The Start of Time di Anne Charnock, che ha vinto AC Clarke su appunto Sea of Rust e lo splendido American War; ti fa capire quanto possa essere profonda e peculiare la fantascienza. |
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HappyCactus
«Ministro alle puntualizzazioni»
Messaggi: 8880 Località: Verona
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Inviato: Ven 17 Lug, 2020 09:13 Oggetto: |
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E ti fa capire quanto poco arrivi tradotto in Italiano.
Essere un appassionato di fantascienza e non poter leggere in inglese è come essere appassionati di Shanghai, e poterci giocare solo con le ascelle. |
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Inviato: Mer 22 Lug, 2020 13:40 Oggetto: |
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HappyCactus ha scritto: | E ti fa capire quanto poco arrivi tradotto in Italiano.
Essere un appassionato di fantascienza e non poter leggere in inglese è come essere appassionati di Shanghai, e poterci giocare solo con le ascelle. |
Tocca giocarci con le ascelle. Certo d'estate è uno schifo ... |
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