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Inviato: Gio 17 Mar, 2022 11:13 Oggetto: |
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Eh, per Ligotti, devo ammettere che non lo so neppure io se mi sia piaciuto.
Sembra strano, ma è così e merita forse qualche parola extra, per dire che non è che non ci pensi su. A volte il piacere della lettura sta nel dopo, in quanto ci lascia dopo essersi affrettati su righe e righe.
La scrittura è sempre e solo di natura breve, ma è costituzionalmente così. Perché sono scene fuori dalla realtò nota, ne sono l'altro lato. NOn ci sono veri dialoghi o trame, ma sensazioni e appunto scenette. Non dei quadri statici, che possono essere dettagliati o vibranti di colore o perturbanti di espressionismo, ma più dei diorama, dei plastici.
E questo accostamento secondo me è decisamente più profondo perché lo vedo identico all'estetica che negli anni '90 ha lasciato il segno soprattutto nella musica alternativa. Penso ai video dei Tool, come Sober, dove marionette decadenti si muovono per scopi senza apparento motivo, così simili al cinema dei fratelli Quay, alla fotografia sfocata di oggetti polerosi di Floria Sigismondi prestata al video Beatiful People di Mariolino Mensola, o l'uso di luci soffuse a forti chiaroscuri (con grandi calligrafie in trasparenza, come le prime copertine di Dave McKean per Sandman) di Until it Sleeps dei Metallica (che ripredende certo i dipinti di Brugel, ma nel realizzarli rimane una sensazione di "fuori posto" completamente diversa dalla maniacale precisione realistica del fiammingo, anzi diviene quasi opposta).
Gli eventi in Ligotti sono del tutto secondari, per questo non trovo che sia minimamente paragonabile ad altri scrittori dell'orrore ma forse più accostabile ad una poetica del vago e dell'inverosimile di un Buzzati (se non fosse per la totale carica nichilista assente in quest'ultimo), con oggetti dimenticati o polverosi, trascendenze ed illuminazioni anti religiose, non una irruzione nel quotidiano del perturbante, ma un sipario sopra accadimenti che non vorremo mai fossero possibili.
Ma non c'è nessun tentativo di sedurre il lettore, di intrattenerlo, di renderlo complice ma solo edotto, non c'è quell'atteggiamento di sospensione della realtà, di mimesi che porta all'immedesimazione. Le cose stanno così, ma le cose pur assomigliando a qualcosa di noi noto, sono per forza altro. E' insomma, pieno di indicibile, quindi sostanzialmente vuoto.
Questa contraddizione è irrisolvibile e va apprezzata quanto tale; leggero tutto di un fiato è probabilmente il modo peggiore di apprezzarlo. |
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Inviato: Gio 17 Mar, 2022 15:15 Oggetto: |
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Ok Ligotti non è facilmente digeribile; ma se si hanno buoni succhi gastrici e si gradisce di tanto in tanto l'aranciata amara, si scopre che sia sola sia abbinata all'Aperol ha un suo perché.
Di certo quando scrive non pare voler sedurre - lo si avverte con la mente in un altrove non ben definito, un po' come i suoi personaggi e i suoi luoghi - eppure a mio avviso involontariamente (o coscientemente) non di rado lo fa.
Giusto prenderlo a piccole dosi e nemmeno difficile farlo se ci si accosta con raccolte di racconti. A leggerlo ho percepito un notevole salto di qualità tra gli affreschi de "I canti di un sognatore morto" del 1989 (credo tra le prime cose uscite in Italia) e quelli di "Teatro grottesco" del 2006.
Credo abbia ispirato qualche autore italiano: ad esempio Lucio Besana (co-sceneggiatore dell'originale horror italiano "Il nido" e di cui ho letto la raccolta "Storie della serie cremisi" presa all'ultimo Stranimondi), me lo ha fatto sovente tornare alla mente.
Vero che Nick Pizzolato nel suo True Detective ha detto di aver preso spunto dalle atmosfere Ligottiane. E in effetti, soprattutto nei luoghi e in alcuni tratti di qualche personaggio, si ritrovano.
Personaggi, quelli letterari intendo, nei quali personalmente non mi sono mai riuscito a immedesimare ne mi sono mai sentito rappresentato. Forse per via di quella sorta di distaccata rassegnazione e accettata e apparentemente non patita predestinazione, che me li ha sempre fatti percepire come soggetti estranei dal mio piano temporale per quanto, appunto, perfettamente calati in quello fatto di nebbiosi grigi/scuri di questo autore. |
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Inviato: Mar 22 Mar, 2022 11:50 Oggetto: |
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Infatti infatti, sono d'accordissimo. Tra l'altro non ci può essere neanche empatia verso i personaggi di L. in quanto non sono neache tali, ma maschere. Non hanno una vita, una personalità, interessi, problemi: sono come delle metafore su due gambe, o appunto delle maschere per esplorare il mistero assoluto, che vediamo rappresentato in qualche modo, ma che non è quello che vediamo e tocchiamo.
A piccole dosi è splendido, sulle lunghe mostra la corda |
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Inviato: Gio 31 Mar, 2022 08:05 Oggetto: |
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La fine dell'eternità - Asimov
Deciso di rileggerlo perchè non me lo ricordo proprio più. |
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HappyCactus
«Ministro alle puntualizzazioni»
Messaggi: 8880 Località: Verona
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Inviato: Gio 31 Mar, 2022 08:20 Oggetto: |
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Rdaneelolivaw ha scritto: | La fine dell'eternità - Asimov
Deciso di rileggerlo perchè non me lo ricordo proprio più. |
Bello, secondo me da leggere assieme a Palinsesto di Stross. |
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Inviato: Gio 31 Mar, 2022 12:40 Oggetto: |
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HappyCactus ha scritto: |
Bello, secondo me da leggere assieme a Palinsesto di Stross. |
Me lo segno grazie. |
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Inviato: Gio 14 Apr, 2022 13:09 Oggetto: |
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Ho deciso di acquistare le uscite per i 70 di Urania.
In questi giorni ho terminato "Le sabbie di Marte" di Clarke. Lettura piacevole, anche se un poco datata, ma che nello stile di Clarke, pur nelle speculazioni più avveniristiche, non indugia nel sensazionalismo. |
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Inviato: Ven 15 Apr, 2022 18:13 Oggetto: |
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Cercavo qualcosa sul tempo fuori dai soliti schemi dei viaggi temporali e con piacere ho letto :
Temponauti, urania millemondi - una serie di racconti
L'astronave immortale, Joe Haldeman , Urania 1523
romanzo |
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HappyCactus
«Ministro alle puntualizzazioni»
Messaggi: 8880 Località: Verona
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Inviato: Mar 19 Apr, 2022 09:24 Oggetto: |
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Comunque sto pian piano terminando "The Inibitor Phase" di Raynolds e ho una grandissima voglia di riprendere in mano i 3 precedenti, nonostante la mole, il linguaggio affatto semplice, e il ritmo non sempre travolgente. |
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Inviato: Mer 20 Apr, 2022 07:47 Oggetto: |
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Sto leggendo Palinsesto mi ricorda un po' "il ristorante alla fine dell'universo" e un racconto di Asimov sul quel computer a cui veniva domandato ripetutamente se l'entropia fosse reversibile. |
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Inviato: Gio 21 Apr, 2022 19:31 Oggetto: |
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Ho iniziato Rivelazione di Reynolds |
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HappyCactus
«Ministro alle puntualizzazioni»
Messaggi: 8880 Località: Verona
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Inviato: Ven 22 Apr, 2022 08:06 Oggetto: |
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Rdaneelolivaw ha scritto: | Ho iniziato Rivelazione di Reynolds |
Bello! Peccato sia lungo e complesso in inglese, altrimenti lo rileggerei volentieri (checché ne dicano, Inibitors Phase è decisamente un sequel e un sacco di fili vengono ripresi) |
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Inviato: Ven 22 Apr, 2022 11:30 Oggetto: |
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HappyCactus ha scritto: | Rdaneelolivaw ha scritto: | Ho iniziato Rivelazione di Reynolds |
Bello! Peccato sia lungo e complesso in inglese, altrimenti lo rileggerei volentieri (checché ne dicano, Inibitors Phase è decisamente un sequel e un sacco di fili vengono ripresi) |
E' già difficile in italiano da seguire, l'autore cambia scena così, d'emblée, un momento sei in uno scavo archeologico, un momento su un astronave semi fantasma. |
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HappyCactus
«Ministro alle puntualizzazioni»
Messaggi: 8880 Località: Verona
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Inviato: Sab 23 Apr, 2022 16:22 Oggetto: |
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Terminato "The Inibitors phase".
Allora, nella volontà di Reynolds, il romanzo non è il completamento del ciclo della Rivelazione, perché i tre romanzi già lo completano. E' una sorta di cappello.
E in effetti, ci sono tutti (ma proprio tutti!) gli ingredienti di Revelation space e compagnia, ma anche degli altri romanzi e scritti dell'universo (da Chasm City a Galactic North). E' un romanzo che abbraccia praticamente tutto.
Bello ritrovare i personaggi, anche se soltanto citati o sotto altro nome (era una prassi presso i Conjoiner evidentemente).
E quanto a tecnologia, c'è tutto. E' uno dei pochi autori che si spingono in avanti, abbracciando quello che la tecnologia attuale promette: nanotecnologie, fisica sub-plank, mind uploading, mind extension, mind sharing, informatica Quantistica, crionica, e probabilmente qualcosa ho pure dimenticato.
Bello, molto bello. Una degna conclusione del ciclo, anche se potrebbe non essere finita qui.
Non do un voto perché non l'ho ancora deciso. Dico solo che mi ha pienamente soddisfatto. Non ci ho trovato punti deboli degni di nota.
Ho deciso di proseguire con il "problema dei tre corpi", per una sorta di continuità con il filone "Paradosso di Fermi". |
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senji
«Horus»
Messaggi: 2759 Località: toscana
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Inviato: Sab 23 Apr, 2022 19:36 Oggetto: |
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...spero che lo traducono presto in italiano. |
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