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Autori Italiani di fantascienza


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«Haut-Lord» Haut-Lord
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MessaggioInviato: Mar 08 Mag, 2007 23:37    Oggetto:   

Rodia ha scritto:
Se uno sa scrivere bene e ha idee vende. Eccome.
E anche se non vende almeno verrà letto da pochi appassionati, che siamo noi alla fin fine.


Allora dimmi un po', che sono curioso: secondo te su questo forum (1200 e passa iscritti, di cui alcune decine attivi più o meno assiduamente) quanti hanno letto almeno due dei titoli citati qui sotto:

a) Tonani, Infect@ (Urania, distribuito in quasi tutte le edicole italiane);
b) Nardini, Quantica (ordinabile in libreria o via internet);
c) Supernova Express (idem come per Quantica).
d) Pietroselli, L'undicesima frattonube (acquistabile sul Delos Store).

Question

Quattro titoli che hanno ricevuto ottime (quando non eccellenti) recensioni, di autori relativamente giovani (così non scomodiamo i soliti nomi). E soprattutto, visto che mi sembra che tu li conosca, dimmi cosa hanno di sbagliato per cui non possono reggere il confronto con l'Urania medio che possiamo trovare ogni mese in edicola, pubblicato solo perché c'è il nome di richiamo in copertina. Attenzione: non dico che dovessero diventare dei bestseller. Ti chiedo proprio: l'appassionato (il cui prototipo dovrebbe essere un profilo molto simile a chi frequenta un forum di fantascienza, che è diretta emanazione di un portale di fantascienza) li legge questi libri di italiani che mensilmente vengono recensiti sul principale sito di genere che abbiamo in Italia?

Forse sarebbe meglio piantarla con una certa ipocrisia... ma potrei benissimo sbagliare io. Per cui sono tutto orecchi. Ti ascolto... Illuminami!
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Ex tenebris, veritas.

Holonomikon
Rodia
«Haut-Lord» Haut-Lord
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MessaggioInviato: Mer 09 Mag, 2007 00:16    Oggetto:   

Pronti alla lapidazione? Pronti strenui paladini del romanzo italico?
Cool

Domani mattina mi aspetto una valanga di commenti irati...

Allora:
Le recensioni che sono qui non fanno testo, perchè sono autoreferenziali. Spesso sono pubblicate dalla stessa Delos. Altre volte il circolo di persone è sempre lo stesso.
Se vi sfogliate per un attimo, giusto per curiosità le recensioni o le news che parlano di romanzi o autori italiani guarda caso hanno per il 90% dei casi 4- 5 stellette. Per poi ovviamente avere una ricaduta commerciale mediocre. Ma non contesto questo. E' normale, fisiologico. Ci mancherbbe che in qeusto sito si sputasse su autori che si supporta a volte editorialmente.
I titoli che citi nell'ultimo post non li ho letti, perchè abito all'estero da un bel pò. Ma quelli citati prima: Fabriani, Grasso, Mongai. (La Farris di Rupes Recta è già più interessante e forse meriterebbe di più.)

Come ho detto prima la SF italiana e quindi anche di questo sito è autoreferenziale. Cioè è sempre lo stesso giro di persone che fa concorsi, recensisce, scrive (qui il Sommo mi da una mazzata che mi stordisce per settimane Wink ). Che non contesto!!!
in deifnitiva sono autori prodotti dalla setta, pubblicizzati dalla setta, fruiti dalla setta, in un circolo vizioso e, continuo a dirlo, aiutorefenziale che non li farà mai sfondare.

E poi non ultima cosa: a me personalmente, e lo chiedo pure a voi, di tutti libri italiani che ho letto, non mi è rimasto niente. Nè un'immagine, nè un simbolo, nè un'icona che potesse scavare nelle emozioni e nella memoria. Giusto romanzi da leggere quando non si hanno altri autori importanti da leggere.
Solo l'Eymerich di Evangelisti (che non considero SF) mi è rimasto. Ma guarda caso ha avuto successo... Wink
"Parlami delle acque del tuo mondo, Usul."
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«Haut-Lord» Haut-Lord
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MessaggioInviato: Mer 09 Mag, 2007 08:43    Oggetto:   

Rodia ha scritto:
Domani mattina mi aspetto una valanga di commenti irati...


Il mio lo avrai. Eccolo qui sotto. Più che irato, però, sarà deluso. Forse un po' sconcertato. Di sicuro profondamente amareggiato.

Citazione:
Le recensioni che sono qui non fanno testo, perchè sono autoreferenziali. Spesso sono pubblicate dalla stessa Delos. Altre volte il circolo di persone è sempre lo stesso.


Autoreferenziali? Fammi un piacere, Rodia: vatti a fare un giro in quella sezione del sito e contami tra tutte le recensioni di libri italiani presenti quante sono quelle di libri Delos Books. Ti prego, fammi questo conto. Non sarà difficile, probabilmente basteranno le dita di una mano. A fronte di decine e decine di titoli recensiti.

Evitiamo quindi di fare del populismo d'accatto. La risposta più autorevole può arrivarti da chi si occupa del sito o di quel canale specifico. Io mi limito a constatare, da utente del forum e collaboratore, che la tua impressione è fallace e del tutto infondata. E poi, lasciami capire, quale sarebbe questo circolo di persone? Vuoi vedere che mi hanno arruolato nella Massoneria e io non me ne sono nemmeno accorto? Ah, forse ti riferisci al "giro della fantascienza"! Beh, sarebbe ora di organizzarlo davvero un comitato di pressione...

Citazione:
Se vi sfogliate per un attimo, giusto per curiosità le recensioni o le news che parlano di romanzi o autori italiani guarda caso hanno per il 90% dei casi 4- 5 stellette. Per poi ovviamente avere una ricaduta commerciale mediocre. Ma non contesto questo. E' normale, fisiologico. Ci mancherbbe che in qeusto sito si sputasse su autori che si supporta a volte editorialmente.


Ecco, uno di quei romanzi da 4-5 stellette è il romanzo di Clelia, che a te è piaciuto. Un libro Delos Books. Sarebbe stato meglio non recensirlo? Nasconderlo sotto strati e strati di indifferenza? Rodia, facciamo i conti con la realtà. I lettori italiani di fantascienza saranno 5000, a voler essere generosi. Gli autori professionisti si contano sulle dita di una mano anche loro. I semiprofessionali qualche decina. Basta partecipare a un paio di convention e non dico che arrivi a conoscerli tutti, ma almeno ti fai un'idea dello spaccato del genere. Lo stato è questo, da cui la ricaduta mediocre di cui parli. Che facciamo, allora?

Una cosa che ho fiutato nell'aria qui dentro, ma è da un po' che si respira quest'aria, è una diffidenza a priori per qualsiasi cosa venga prodotto in Italia nel nostro genere. Nel 99% dei casi si giudica senza avere un'idea nemmeno minima del prodotto giudicato. Questo non è onesto, e men che meno giusto. La fantascienza italiana si fonda sui piccoli editori. E' da lì che vengono le proposte più coraggiose, quelle capaci di stimolare un ricambio di idee e quindi di linfa vitale. Ma se Urania, che è il "gigante" del genere, può permettersi di ignorare le dinamiche del marketing perché il suo scopo è sopravvivere in edicola e, bene o male, in un'edicola sì e una no ci arriva, il piccolo editore a fronte di una tiratura di poche centinaia di copie ha un potere di penetrazione e incidenza praticamente nullo. Un sito di fantascienza dovrebbe quindi fare uno sforzo in questa direzione, non per spingere avanti il micro-editore, ma per concedere un minimo di visibilità a ciò che di meritevole viene prodotto in quest'ambito. Questo è quello che dovrebbe fare un sito serio e questo è quello che fa Fantascienza.com. Invece mi rendo conto - ma non è solo con il tuo intervento, lo ripeto - che recensire italiani, magari con ottimi voti, è altrettanto utile che ignorarli. All'appassionato che si pretende tale gliene frega meno di zero. Allora limitiamoci a parlare di stranieri, che sono più bravi.

Tu mi citi Asimov, Dick, Vonnegut... autori che hanno fatto la storia del genere almeno quarant'anni fa. Nel caso di Dick, per scoprirlo il lettore medio ha dovuto aspettare che morisse. Io ti cito autori italiani a te contemporanei. Masali ha vinto il Grand Prix Bob Morane al Salone del Libro di Bruxelles, in provincia di Aosta. Ricciardiello è stato tradotto con un certo successo in Spagna, che come sai è un territorio d'oltremare del Regno delle Due Sicilie. Ed Evangelisti, beh, Evangelisti non conta, dopotutto un terzo di ogni suo romanzo si svolge in un contesto medievale.

La fantascienza americana e quella britannica hanno vissuto le rispettive età dell'oro soprattutto grazie al fenomeno delle riviste. In Italia siamo riusciti a far chiudere trent'anni fa quella che da più di un autore americano era stata giudicata come la migliore rivista in circolazione (oh, George R.R. Martin, non il primo fesso, scrisse a Curtoni dicendogli che in America non avevano niente di simile). E trent'anni dopo, dopo che è stata resuscitata a costo di grandi fatiche (perdona l'autoreferenzialità interna Delos, per altro fittizia visto che io non c'entro nulla, ma se l'avesse riportata in vita Mondadori forse non ci sarebbe stato bisogno di parlarne in questa sede), noi siamo qui a discutere se abbia senso o meno una fantascienza all'amatriciana. In un mondo globalizzato! Alla faccia del provincialismo... Il futuro, in queste discussioni, mi sembra un'entità vaga e sfumata.

Prima o poi mi decido a emigrare in fantasylandia, dove almeno sembra che il lettore sia ancora disposto a tributare un minimo di considerazione all'autore italiano. Ma no... non potrei mai lasciare il mondo della fantascienza. Sono troppo affezionato ai calci sugli stinchi. Wink

Così va la vita. Pace e prosperità a tutti. E che Dio vi benedica!
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MessaggioInviato: Mer 09 Mag, 2007 08:51    Oggetto:   

Rodia ha scritto:
Io non vedo alcun Asimov nè Herbert, nè Dick all'orizzonte.


Dove pensi che sarebbero arrivati Asimov, Herbert e Dick se non avessero avuto delle riviste che pubblicavano i loro racconti, e che gli permettevano di dedicare alla scrittura tutto il tempo necessario per sviluppare le loro idee?

Dove pensi che sarebbe arrivato Asimov se non ci fosse stato un John Campbell a dargli consigli, a dargli idee, a fargli scrivere e riscrivere finché non andava bene?

Se i genitori di Asimov invece di emigrare in USA fossero emigrati in Italia probabilmente Asimov avrebbe scritto solo qualche racconto, poi si sarebbe dedicato alla carriera universitaria o sarebbe diventato una sorta di Piero Angela.
Viceversa, se Lanfranco Fabriani fosse nato in USA, magari avrebbe già al suo attivo sette romanzi della serie Ucci e altri tre o quattro cicli di successo! E così Francesco Grasso, o Luca Masali, o molti altri.
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Rodia
«Haut-Lord» Haut-Lord
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MessaggioInviato: Mer 09 Mag, 2007 12:09    Oggetto:   

X ha scritto:

Il mio lo avrai. Eccolo qui sotto. Più che irato, però, sarà deluso. Forse un po' sconcertato. Di sicuro profondamente amareggiato.



Mi spiace ma questa e' la mia impressione. E non sono l'unico qui. E ti capisco perche' non e' bello sentirsi dire dai fruitori del prodotto queste cose. Pero' le critiche, se costruttive, possono aiutare a migliorare. Se cirtico non lo faccio per sbeffeggiare ma perche' vorrei che il panorama italiano fosse diverso.

X ha scritto:

Autoreferenziali? Fammi un piacere, Rodia: vatti a fare un giro in quella sezione del sito e contami tra tutte le recensioni di libri italiani presenti quante sono quelle di libri Delos Books.


Per autoreferenziale come spiegato prima non parlo di Delos, che e' l'ultima arrivata (e che sta facendo buone cose per adesso). Parlo di quei 5000 (come tu dici) appassionati che si conoscono tutti tra di loro e che si incontrano (a buon diritto, ci macherebbe!! vorrei vedere se non lo facessero.) in convention, ecc ecc ecc.
Nessuno si permetterebbe di scrivere una cattiva recensione di un altro. E quando lo scritto e' mediocre si dice sempre che si premia comuqnue l'autore perche' e' italiano e quindi bisogna aiutare l'editoria italiana a crescere bla bla bla...
E quando si discute di libri italiani qui nel forum li si tratta con fare reverenziale, anche perche' a volte intervengono gli stessi autori e magari si ha paura di offenderli. Pure io, che in questo 3D sembro un mangia scrittori italiani, avrei un certo imbarazzo a parlare male di un libro con l'autore nel 3D. Perche' mi sentirei male nel criticarlo.

X ha scritto:

Evitiamo quindi di fare del populismo d'accatto. La risposta più autorevole può arrivarti da chi si occupa del sito o di quel canale specifico. Io mi limito a constatare, da utente del forum e collaboratore, che la tua impressione è fallace e del tutto infondata. E poi, lasciami capire, quale sarebbe questo circolo di persone? Vuoi vedere che mi hanno arruolato nella Massoneria e io non me ne sono nemmeno accorto? Ah, forse ti riferisci al "giro della fantascienza"! Beh, sarebbe ora di organizzarlo davvero un comitato di pressione...


X, ci conosciamo da anni su questo forum. Non ci bisogno di scaldarsi cosi' tanto e di trattare gli altri a pesci in faccia. Non e' da te e non ti aiuta nella tua difesa.


X ha scritto:

I lettori italiani di fantascienza saranno 5000, a voler essere generosi. Gli autori professionisti si contano sulle dita di una mano anche loro. I semiprofessionali qualche decina. Basta partecipare a un paio di convention e non dico che arrivi a conoscerli tutti, ma almeno ti fai un'idea dello spaccato del genere. Lo stato è questo, da cui la ricaduta mediocre di cui parli. Che facciamo, allora?


Non lo so. non sono un professionista del vostro settore. La mediocrita' e' una malattia della SF italiana ma non ne conosco la cura.
Se davvero senti nell'aria che la gente non apprezza, non sara' il caso di farsi un'autocritica? Invece di pensare che siamo tutti idioti ed esterofili? Che accusa scema questa dell'esterofilia!! Gli autori di narrativa che preferisco e leggo sono italiani e parlano d'italia. E sono scrittori con i controc.....i. E non e' neppure una questione di anglofilia. Dato che ho apprezzato Lem e altri scrittori russi e l'Eschbach tedesco.

X ha scritto:

Una cosa che ho fiutato nell'aria qui dentro, ma è da un po' che si respira quest'aria, è una diffidenza a priori per qualsiasi cosa venga prodotto in Italia nel nostro genere. Nel 99% dei casi si giudica senza avere un'idea nemmeno minima del prodotto giudicato. Questo non è onesto, e men che meno giusto. La fantascienza italiana si fonda sui piccoli editori. E' da lì che vengono le proposte più coraggiose, quelle capaci di stimolare un ricambio di idee e quindi di linfa vitale.


ancora con 'sta storia dell'editoria??
Io ho contestato la qualita' e le idee. L'editoria e' un'altra questione.
L'editoria dei piccoli editori e' brava, coraggiosa, piena di difficolta': le conosciamo tutte queste storie e ne abbiamo parlato milioni di volte qui per anni. Il problema sono gli scrittori.


X ha scritto:

Così va la vita. Pace e prosperità a tutti. E che Dio vi benedica!
X


Amen
"Parlami delle acque del tuo mondo, Usul."
Dario Tonani
«Hortha» Hortha
Messaggi: 137
MessaggioInviato: Mer 09 Mag, 2007 12:19    Oggetto:   

Rodia ha scritto:
Il problema sono gli scrittori.
Amen


Hai assolutamente ragione, l'ho sempre pensato anch'io... Rolling Eyes
Ciao
Dario
bluecat
«Agguantatore a strisce»
Messaggi: 14
MessaggioInviato: Mer 09 Mag, 2007 12:24    Oggetto:   

Ho letto gli interventi precedenti e ho pensato anch'io a qualcosa. Ad esempio credo che la fantascienza in Italia non va bene perché le persone hanno una scarsa cultura scientifica. La maggior parte delle persone che conosco i libri di fantascienza non li vogliono vedere neanche da lontano, perché il loro contenuto, che ha sempre qualche riferimento scientifico, informatico e matematico, gli sembra troppo astruso. Ogni volta mi dicono che è un genere per secchioni! Wink Anche io, che ho difficoltà con la cultura scientifica, spesso ho qualche difficoltà a seguire certe cose. Invece i film di fantascienza riesco a seguirli meglio, perché forse i contenuti sono più annacquati e sepolti dagli effetti speciali.
Turner
«Noiosauro» Noiosauro
Messaggi: 3657
MessaggioInviato: Mer 09 Mag, 2007 13:38    Oggetto:   

bluecat ha scritto:
Ho letto gli interventi precedenti e ho pensato anch'io a qualcosa. Ad esempio credo che la fantascienza in Italia non va bene perché le persone hanno una scarsa cultura scientifica. La maggior parte delle persone che conosco i libri di fantascienza non li vogliono vedere neanche da lontano, perché il loro contenuto, che ha sempre qualche riferimento scientifico, informatico e matematico, gli sembra troppo astruso. Ogni volta mi dicono che è un genere per secchioni!

Io invece ho potuto constatare il contrario: persone che rifiutano a priori la fantascienza (ovviamente generalizzandola in un unica e stereotipata visione d'insieme) proprio perché secondo questi non vi è nessun legame con la realtà, considerandola quindi come pura speculazione di fantasia.
Giuro...persone che danno più credito a vicende narrate per esempio in film horror...
nemo73
«Pirata dello spazio» Pirata dello spazio
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Località: nautilus, alla deriva... da qualche parte nella galassia!
MessaggioInviato: Mer 09 Mag, 2007 15:05    Oggetto:   

ah! ci siamo scordati che il più grande scrittore sf di tutti i tempi è italiano... è il fantastico truman capotta!! che è anche un utente del forum Wink

anche il secondo scrittore sf di tutti i tempi è italiano Very Happy l'inossidabile ragnarock lopez!! anche lui, nostro forumista...

che altro dire... quasi quasi scrivo un romanzo su jabbafar (so già come muore Laughing )

Cool
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«Haut-Lord» Haut-Lord
Messaggi: 1897
MessaggioInviato: Mer 09 Mag, 2007 15:28    Oggetto:   

Rodia ha scritto:
Mi spiace ma questa e' la mia impressione. E non sono l'unico qui. E ti capisco perche' non e' bello sentirsi dire dai fruitori del prodotto queste cose. Pero' le critiche, se costruttive, possono aiutare a migliorare. Se cirtico non lo faccio per sbeffeggiare ma perche' vorrei che il panorama italiano fosse diverso.


Ci mancherebbe altro! Ma lo ripeto: siamo poprio sicuri che i fruitori del prodotto giudichino sempre a ragion veduta e non per partito preso, magari rispetto a letture vecchie di anni. Anche se comunque, quelli che secondo me sono i vertici della SF italiana di sempre (Il pianeta dell'entropia di Catani e Il Buddha dell'Era Oscura di Horrakh, entrambi usciti su Robot, il primo vecchia serie, l'altro nuova), affondano le loro radici negli anni Settanta... E non sfigurano al fianco della migliore SF anglofona di tutti i tempi. Provare per credere.

Citazione:

Per autoreferenziale come spiegato prima non parlo di Delos, che e' l'ultima arrivata (e che sta facendo buone cose per adesso). Parlo di quei 5000 (come tu dici) appassionati che si conoscono tutti tra di loro e che si incontrano (a buon diritto, ci macherebbe!! vorrei vedere se non lo facessero.) in convention, ecc ecc ecc.


Magari fossimo 5000 a incontrarci... Dividi pure per 100 e avrai una stima arrotondata per eccesso.

Citazione:
Nessuno si permetterebbe di scrivere una cattiva recensione di un altro. E quando lo scritto e' mediocre si dice sempre che si premia comuqnue l'autore perche' e' italiano e quindi bisogna aiutare l'editoria italiana a crescere bla bla bla...


Ma non pensarci proprio. Se c'è qualcosa che mi fa schifo, preferisco non parlarne, salvo casi rarissimi. Se però trovo qualcosa di buono, trovo castrante non farlo: la vogliamo proprio una fantascienza italiana castrata?

Citazione:
E quando si discute di libri italiani qui nel forum li si tratta con fare reverenziale, anche perche' a volte intervengono gli stessi autori e magari si ha paura di offenderli. Pure io, che in questo 3D sembro un mangia scrittori italiani, avrei un certo imbarazzo a parlare male di un libro con l'autore nel 3D. Perche' mi sentirei male nel criticarlo.


Ma manco per idea. A me - se qualcuno mi critica - non può che fare piacere. Io stesso in passato non ho risparmiato critiche (costruttive, chiaramente).

Citazione:
X, ci conosciamo da anni su questo forum. Non ci bisogno di scaldarsi cosi' tanto e di trattare gli altri a pesci in faccia. Non e' da te e non ti aiuta nella tua difesa.


E non hai visto niente! Smile Se ti sembra che ti abbia trattato a pesci in faccia, mi scuso con te. Non era mia intenzione, come avevo chiarito nella premessa al mio post Confused

Citazione:
Non lo so. non sono un professionista del vostro settore. La mediocrita' e' una malattia della SF italiana ma non ne conosco la cura.
Se davvero senti nell'aria che la gente non apprezza, non sara' il caso di farsi un'autocritica? Invece di pensare che siamo tutti idioti ed esterofili? Che accusa scema questa dell'esterofilia!! Gli autori di narrativa che preferisco e leggo sono italiani e parlano d'italia. E sono scrittori con i controc.....i. E non e' neppure una questione di anglofilia. Dato che ho apprezzato Lem e altri scrittori russi e l'Eschbach tedesco.


Non ci siamo capiti. La mediocrità non è una malattia della SF italiana: la mediocrità è una minaccia che si annida dovunque, d'accordo, ma nel caso della fantascienza italiana il ritorno (economico, d'immagine, di popolarità) è mediocre anche quando l'opera è eccellente. E questo non è bello né confortante. Prima di tutto per l'autore, e in seconda battuta anche per il lettore, che rischia di perdersi un sacco di perle (altro che perle ai porci, per citare qualcuno che ci sta molto a cuore Wink ).

E nessuno qui pensa che tutti i critici siano idioti (nessuno l'ha nemmeno lontanamente insinuato). Un po' di esterofilia però è incontestabile. Io non dico che il 100% della SF italiana è oro. Ho detto (e lo ribadisco) che anche la SF italiana ricade nella legge di Sturgeon e ha un 10% di opere che meriterebbero di essere salvate dall'oblio.

Citazione:
ancora con 'sta storia dell'editoria??
Io ho contestato la qualita' e le idee. L'editoria e' un'altra questione.
L'editoria dei piccoli editori e' brava, coraggiosa, piena di difficolta': le conosciamo tutte queste storie e ne abbiamo parlato milioni di volte qui per anni. Il problema sono gli scrittori.


Ancora? No. Il problema sono gli scrittori, che non sono tutti bravissimi. Il problema sono i grandi editori, che soffocano i piccoli. Il problema sono i lettori, che credono di sapere sempre tutto (e nel mucchio mi c'infilo pure io). Prima rivolgevi un leggittimo invito all'autocritica: lo faccio mio e lo estendo, chiedendomi: ma l'appassionato italiano di SF che cosa ci guadagna se la SF italiana si estingue? Shocked Mah! Confused

Citazione:

X ha scritto:

Così va la vita. Pace e prosperità a tutti. E che Dio vi benedica!
X


Amen


Il signore sia con te, figliolo... Laughing

Senza rancore,
X
Ex tenebris, veritas.

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Ultima modifica di X il Mer 09 Mag, 2007 17:03, modificato 1 volta in totale
Jirel
«haut-lady»
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MessaggioInviato: Mer 09 Mag, 2007 16:14    Oggetto:   

wow che discussione interessante!
io personalmente cerco sempre di acquistare romanzi (siano di sf o di fy) di autori intaliani, e devo dire che alcuni mi sono sembrati di un buon livello, paragonabile alla media di altri paesi.
Gli migliori- intendo autori che, se pubblicati in altro mercato avrebbero stravenduto- (e qui verrò lapidata) li ho trovati solo nella fy (Andrea d'angelo e Fabiana Redivo). Si avvicina abbastanza anche Lanfranchi. (sempre secondo il mio gusto personale...)
Infect@ è ancora in fase di lettura (sono a pag 4...)
In compenso i racconti del S* mi piacciono molto...
La paura uccide la mente
jonny lexington
«Genio del Male» Genio del Male
Messaggi: 24611
Località: Quasi polare
MessaggioInviato: Mer 09 Mag, 2007 16:26    Oggetto:   

Dario Tonani ha scritto:
...

apro un parentesi, se posso: dario, che tu sappia, il tuo "infect@" è possibile trovarlo in commercio in qualche modo, o l'unica alternativa sono le bancarelle dell'usato?
"those who can't laugh at themselves deserve the most mockery"
Paolocosmico
«Horus» Horus
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Località: livorno
MessaggioInviato: Mer 09 Mag, 2007 19:05    Oggetto:   

beh nei paesi anglosassoni la sci fi era un genere che funzionava già negli anni venti per diversi motivi storici e culturali, gli stessi governi hanno aiutato la diffusione della letteratura fantascientifica, come propedeutica alle giovani generazioni, pensando così di spingerle a dedicarsi alla scienza. Il programma spaziale americano non fu solo una immensa impresa tecnologica ma anche una titanica impresa culturale e la sci fi fu una delle leve. E' chiaro quindi che non c'è paragone con la situazione italiana, dove la "cultura" è da sempre prevalentemente umanistica, dove i "migliori" vanno al liceo classico, dove le facoltà di legge, medicina, scienze politiche scoppiano di iscritti e quelle di fisica e matematica assomigliano allo "spazio vuoto" che studiano e descrivono. La conoscenza scientifica dell'italiano medio è tale che confonde pressione atmosferica con gravità e non ha la minima idea di come funzioni il sole o a che distanza orbiti la Luna. Qualcuno ha scritto qualche post fa che il bacino di utenza della sci fi italiana è minimo, la stessa cosa vale per riviste di divulgazione scientifca che sopravvivono a stento.
L'Italia non è ancora un terreno feritile per il genere di letteratura che amiamo e quindi anche chi si dedica alla produzione di tale letteratura incontra molte difficoltà, spesso rinunciando. Però... devo dire che molta sci fi anglosassone è ben mediocre, tanto che spesso trovo di meglio nei siti di letteratura sparsi per la rete. Poi in genere trovo che il linguaggio degli autori italiani è più ricco e vario rispetto ai tradotti ma questo potrebbe essere soltanto un problema di traduzione appunto.
" La verità resiste in quanto tale soltanto se non la si tormenta. "
Dario Tonani
«Hortha» Hortha
Messaggi: 137
MessaggioInviato: Mer 09 Mag, 2007 21:22    Oggetto:   

johnny lexington ha scritto:

apro un parentesi, se posso: dario, che tu sappia, il tuo "infect@" è possibile trovarlo in commercio in qualche modo, o l'unica alternativa sono le bancarelle dell'usato?


Ahimé, Lex, temo che sia già alla seconda vita: bancarelle! Magari qualche biblioteca che tiene gli Urania Very Happy
tzenobrite
«Hurkle, bestia felice» Hurkle, bestia felice
Messaggi: 21042
Località: un piccolo paesino sul mare
MessaggioInviato: Mer 09 Mag, 2007 22:38    Oggetto:   

johnny lexington ha scritto:
Dario Tonani ha scritto:
...

apro un parentesi, se posso: dario, che tu sappia, il tuo "infect@" è possibile trovarlo in commercio in qualche modo, o l'unica alternativa sono le bancarelle dell'usato?


qua da me c'e' qualche edicola dove mi e' capitato di trovare urania arretrati... se interessa te lo cerco (e lo spedisco a mzt e lei lo spedisce a te, cosi' hai una scusa per darle il tuo indirizzo Very Happy)
"Fuck you, I won't do what you tell me!" (RATM, Killing in the name)

"It's cycling but not as you know it" (Mike Burrows)
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