io nn ho figli, ma questa notizia mi lascia allibito... questi deficienti quando saran grandi penseranno di poetr fare tutto senza conseguenze, immagino...

massima soliidarieta' per l'insegnante.

tranquillo Tzeno che per la gente cosi' ci pensa la vita stessa a prenderli a calci in culo.

be', a me non piace neppure l'idea di un'insegnante che faccia scrivere 'sono un deficiente'.

Ho letto la notizia stamattina... e pure io appoggio pienamente l'operato dell'insegnante.

L'insegnante dovrebbe essere costretta a ridare l'esame di psicologia, perchè deficie di buon senso.

L'insegnante, nel momento che ha offeso, si è messa dalla parte del torto. Se avesse avuto più spirito e sense of humour, gli faceva scrivere qualcos'altro, che ne uccide più la lingua della spada.

Secondo me è stata giustamente condannata... e poi se dopo 30 anni che insegni non ti viene in mente niente di meglio, benissimo non va.

Io quando ho fatto per breve tempo l'ufficiale, non mi sarei mai permesso di offendere un soldato. Se proprio uno era un idiota, al massimo potevi dirgli "ti sei COMPORTATO come un idiota", ma non "Sei un idiota". Comunque funzionava di più una (leggera) presa per i fondelli. Niente di peggio se i tuoi compagni ridono di te e tu non puoi fare nulla, se non peggiorare la situazione. Diventava rosso come un peperone e a quel punto, se proprio non mi ero incazzato alla grande, passavo alla fase consolatoria, zittendo i compagni e spendendo qualche parola di umana comprensione.

La maestra ha pienamente ragione, e se non fosse che poi in carcere ci finiva per direttissima, un paio di schiaffoni dati bene ci stavano da dio... non credo che un tipetto così si faccia impressionare dal fatto di scrivere "sono un deficiente" sul quaderno.

I metodi educativi "vecchio stampo" a volte sono l'unica via percorribile, e son convinta che sarebbe un gran bene se tornassero un po' di moda.

ah, il "tu non puoi perchè sei gay" gira tantissimo alle medie: i ragazzi non si offendono, lo dicono per scherzo, tra amici. Se poi in quel caso si trattasse di uno scherzo andato troppo oltre, o di una vera emerginazione del gay, questo non lo so.

Secondo me un buon modo di insegnare potrebbe essere quello di adattare quanto attribuito a Confucio:

Sento e dimentico, vedo e ricordo, faccio e capisco.

Almeno col karate funziona (lo so Kaos che parliamo di bimbi di 12 anni, ma sono intesi come esempi, non è che li mettiamo in divisa e gli diamo un fucile, almeno per fortuna non in Italia).