Esistono gli alieni? |
Si |
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No |
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[ 0 ] |
Non posso dirlo con certezza |
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Ma chi se ne frega! |
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7% |
[ 2 ] |
Altro... |
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3% |
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Voti Totali : 28 |
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Autore |
Messaggio |
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Emiurgo
«Morlock»
Messaggi: 82 Località: Luigi A.
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Inviato: Dom 16 Set, 2007 12:48 Oggetto: |
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_Kaos_ ha scritto: |
non usare metafisica in quel senso li. |
Perché?
Da wiki:
Citazione: | La metafisica è quella parte della filosofia che si occupa degli enti in tutti quegli aspetti che prescindono dal loro aspetto sensibile (oggetto della fisica nel senso pre-scientifico di branca della filosofia che si occupa della natura nella sua realtà empirica, nonché, più modernamente, delle altre scienze particolari) secondo una prospettiva il più ampia e universale possibile. All'ambito della ricerca metafisica appartengono, fra l'altro, il problema dell'esistenza di Dio, dell'anima, dell'essere in sé (ciò che Kant chiama noumeno), nonché la questione della relazione fra l'Essere e l'ente (differenza ontologica) e la risposta alla domanda filosofica fondamentale "perché l'essere piuttosto che il nulla?". |
Per me la metafisica si occupa di cose che non esistono - secondo quella definizione di esistenza che ho dato prima (che condivido non tutti i giorni).
Poi puoi discutere di cose che non esistono con grande metodo e competenza (come i teologi), e non escludo che anche a me piaccia fare discorsi metafisici. Ne faccio un sacco!
Ma si tratta cmq di cose non-fisiche - senza voler mettere nulla di dispregiativo in questo, per esempio amo la matematica, e per ora trovo difficile collocarla tra le "cose fisiche", anche se qualcuno vorrebbe.
In ogni caso, capisco la tua reazione, cercherò di stare più attento coi termini. |
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Emiurgo
«Morlock»
Messaggi: 82 Località: Luigi A.
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Inviato: Dom 16 Set, 2007 12:53 Oggetto: |
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_Kaos_ ha scritto: | per questo motivo direi che se non vedi mai i fantasmi, non basta questo per dire che non esistono, ma basta (solo) per dire "non posso/voglio credere a qualcosa che io/nessuno ha mai visto". |
Certo che non basta!
Io partivo da una posizione di "conoscenza perfetta" per semplificare il discorso. Poi ci si sposta lungo i livelli di conoscenza, e quello che si ottiene è una stima di probabilità, ad esempio usando Bayes.
Come dicevo in un post precedente, tutte le affermazioni che faccio vanno interpretate in modo probabilistico.
Quindi, dopo aver fatto N esperimenti (variando un sacco le possibili condizioni ambientali ecc. ecc.), fatto N interviste ecc. ecc. non avrò la certezza della NON esistenza dei fantasmi, ma potrei fare una stima (approssimativa, personale, biased, ecc.) della probabilità che esistano i fantasmi.
Che è come si ragiona nelle scienze: di solito non neghi mai una teoria, però dici: "la probabilità che la teoria sia questa, visti i dati che abbiamo, è dello 0,00000000005%... mmh, ragà, mi sa che ci conviene cambiare teoria...". |
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Inviato: Dom 16 Set, 2007 17:19 Oggetto: |
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uff... insomma la nostra civiltà è recente, per comodità diciamo 8000 anni, abbiamo cominciato a registrare dati storici da circa 6/7 millenni.
L'approccio scientifico alla conoscienza è divenuto sistematico da meno di 500 anni, strumenti per osservare manifestazioni aliene al di là del nostro pianeta sono diventati disponibili da meno di 300 e le barriere culturali che rendono accettabile l'esistenza di intelligenze aliene extraterrestri sono cadute meno di un secolo e mezzo di anni fa. Quello che la scienza ha potuto stabilire è che gli elementi di base della vita così come la conosciamo, sono relativamente abbondanti nel cosmo e che si sono formati alcuni miliardi di anni fa attraverso la nucleosintesi. Col progresso delle conoscienze nei vari campi d'indagine, diventa sempre più probabile la possibilità di ritenere il fenomeno vita non accidentale ma connesso all'evoluzione universale. Lo studio comparato degli organismi terrestri, mostra come l'intelligenza non sia unica prerogativa della nostra specie ma si esplichi nelle altre specie animali in modalità molto simili alla nosta e, in passato, siamo ragionevolmente certi che siano esistite più specie di primati intelligenti in contemporanea. Se diverse specie in un pianeta dimostrano una certa capacità di comunicare, non si vede perchè due specie evolutesi su due pianeti diversi non possano fare altrettanto, soprattutto se hanno creato civiltà di tipo tecnologico, (condizione indispensabile se vogliono/possono comunicare) e quindi un edificio culturale su cui hanno costruito la propria civiltà. Troverei inoltre piuttosto strano che le civiltà et con altro grado tecnologico non cercassero di entrare in contatto con le proprie "sorelle" sparse nell'universo, perchè i benefici sarebbero enormi: conferma o smentita definitiva di teorie biologiche, ampliamento delle ricerche in tutti i campi del sapere, alcune risposte a domande fondamentali sull'esistenza. Poi possiamo anche ipotizzare forme di vita così diverse dalla nostra da essere formate da campi energetici, accoppiamenti di particelle, plasmi stellari, strutture cristalline o magmi da alte pressioni ma se queste strutture sviluppano una coscienza e una civiltà, vorranno indubbiamente conoscere il mondo che le ha generate e le sue meraviglie e se un sole comunica ai suoi pianeti l'informazione che ne rende manifesta temperatura, composizione, radiazione, massa, deriva, beh non vedo perchè un superfluido intelligente non possa prendere "carta e penna" e comunicarci la condizione d'essere di un composto d'idrogeno metallico superconduttore... " La verità resiste in quanto tale soltanto se non la si tormenta. " |
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Emiurgo
«Morlock»
Messaggi: 82 Località: Luigi A.
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Inviato: Dom 16 Set, 2007 18:31 Oggetto: |
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Ecco, se fossi capace di esprimere i miei pensieri avrei detto questo. |
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cateye10
«Qwisatz Aderach»
Messaggi: 14825 Località: Floating in hyperspacial sound
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Inviato: Dom 16 Set, 2007 18:51 Oggetto: |
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paolo saltamonti ha scritto: | ... |
tutto quello che dici paolo è molto giusto...ma alla fin fine fai sempre riferimento al fatto che ci sia una volonta "umana" in qualcosa che non appartiene alla nostra umanità...noi siamo spinti a cercare verso l'ignoto, noi vogliamo viaggare e cercare altre entitaà...ma gli "altri"???
giustamente puoi obiettarmi che per un mero calcolo probabilistico ci sono centinaia di migliaia di pianetei e cività molto simili a noi...però magari sono troppo giovani o troppo vecchie per poter essere interessate a noi...
e poi le stesse difficoltà che abbiamo noi le avrebbero anche gli altri....viaggiare, mandare messaggi, cercare e trovare sono dei nostri limiti...se l'universo è vasto come supponiamo che sia, allora cercarsi è come cercare due granelli di sabbia molto simili in una spiaggia...
e questo tralasciando il problema delle interfacce comunicative...
voglio fare un passo indietro: quali sono i motivi che spingono l'uomo a cercare qualcosa oltre la Terra??capirlo appieno sarebbe utile per cercare magari in direzioni diverse da dove stiamo cercando ora....
CiauzzzzzzzzzzzzzzVi Veri Veniversum Vivus Vici
"Uomo che litiga con vacca sul muro e' come treno senza rotaglie: non va da nessuna parte"
Non provare mai a spiegare il computer a un profano. E' più facile spiegare il sesso a una vergine. |
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Inviato: Dom 16 Set, 2007 19:15 Oggetto: |
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il garzanti dice:
Lemma metafisica
Definizione s. f.
1 parte della filosofia che tratta, o presume di poter trattare, dei principi primi della realtà, posti oltre la conoscenza sensibile e in genere al di là di ogni esperienza diretta dell'uomo; anche, la parte del sistema filosofico di un autore, di una scuola che tratta di tali argomenti: una questione di metafisica; la metafisica di Aristotele
2 (fig. spreg.) concezione del tutto slegata dall'esperienza reale.
come vedi hai estrapolato da wiki solo la parte più spregiativa.
non si tratta di andare nel NON-REALE ma DOPO-IL REALE .
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Emiurgo
«Morlock»
Messaggi: 82 Località: Luigi A.
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Inviato: Lun 17 Set, 2007 09:44 Oggetto: |
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cateye10 ha scritto: | paolo saltamonti ha scritto: | ... |
tutto quello che dici paolo è molto giusto...ma alla fin fine fai sempre riferimento al fatto che ci sia una volonta "umana" in qualcosa che non appartiene alla nostra umanità...noi siamo spinti a cercare verso l'ignoto, noi vogliamo viaggare e cercare altre entitaà...ma gli "altri"???
giustamente puoi obiettarmi che per un mero calcolo probabilistico ci sono centinaia di migliaia di pianetei e cività molto simili a noi...però magari sono troppo giovani o troppo vecchie per poter essere interessate a noi...
e poi le stesse difficoltà che abbiamo noi le avrebbero anche gli altri....viaggiare, mandare messaggi, cercare e trovare sono dei nostri limiti...se l'universo è vasto come supponiamo che sia, allora cercarsi è come cercare due granelli di sabbia molto simili in una spiaggia...
e questo tralasciando il problema delle interfacce comunicative...
voglio fare un passo indietro: quali sono i motivi che spingono l'uomo a cercare qualcosa oltre la Terra??capirlo appieno sarebbe utile per cercare magari in direzioni diverse da dove stiamo cercando ora....
Ciauzzzzzzzzzzzzzz | credo che i motivi siano molti, non è un caso che siano stati gli usa per primi a spingere il proprio programma spaziale verso mete esterne, per loro è il mito della frontiera la molla dell'esplorazione(poi mettiamoci tutti i biechi motivi del caso, dalla supremazia tecnologico-militare alla speculazione economica) per noi europei è qualcosa di più legato al mistero della conoscienza in se per se, alla maraviglia che desta lo mondo in tutte le sue manifestazioni sensibili (oppure l'avidità dei principi...) singolarmente, ognuno troverà un 42 che motiverà la curiosità che lo spinge a conoscere, di volta in volta, con l'emozione, la tensione filosofica alla conoscenza, la sete di novità, il bisogno di roconoscersi nel tutto che ci genera e ci da senso, oppure soltanto per sentirsi un tipo veramente figo... per quanto riguarda la cerca... cercare un certo tipo di tracce diventa facile via via che potenziamo gli strumenti, fra pochi anni dovrebbero esser pronti strumenti capaci di farci leggere gli spettri atmosferici di pianeti di tipo terrestre, così da poter dedurre, attraverso le relative abbondanze degli elementi, la presenza di un biotipo riconducibile a quello terrestre odierno o del remoto passato. Analizzatori sempre più potenti saranno capaci di leggere le frequenze radio che affollano il cosmo scoprendo magari segni di civiltà tecnologiche e poi c'è sempre la botta di culo! Insomma io ho buone speranze che presto qualcosa si troverà... o ci troverà " La verità resiste in quanto tale soltanto se non la si tormenta. " |
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Inviato: Lun 17 Set, 2007 12:27 Oggetto: |
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quello che penso è stato espresso benissimo da paolo saltamonti.
Aggiungo un riflessione...
Io credo che sia doveroso, per tutta l'umanità, cercare di compiere un concreto passo nella ricerca.Intendo ad ampio raggio. Benissimo per la ricerca di altre forme di vita, ma anche di luoghi prossimi a noi(in primis Marte) dove si possa costruire un futuro.
Qualcuno, ora, penserà che questo non centra con gli Alieni, nè con la loro ricerca o con la possibilità che ci trovino loro. E invece si. Dobbiamo spostare il limite. Iniziare a muovere passi concreti nello spazio, anche se all'inizio azzarderemo, perderemo delle vite umane, mezzi, ecc...
Nella storia dell'umanità nulla è avvenuto senza pagare un prezzo. Ma poi i vantaggi ci sono stati per tutti. E invece a me pare che oggi nessuno sia disposto a fare un gesto se non ha prima una misura di quel che dovrà spendere, del tornaconto, ecc...
Non so se avete compreso il mio punto di vista. |
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Inviato: Lun 17 Set, 2007 13:49 Oggetto: |
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jakken ha scritto: | quello che penso è stato espresso benissimo da paolo saltamonti.
Aggiungo un riflessione...
Io credo che sia doveroso, per tutta l'umanità, cercare di compiere un concreto passo nella ricerca.Intendo ad ampio raggio. Benissimo per la ricerca di altre forme di vita, ma anche di luoghi prossimi a noi(in primis Marte) dove si possa costruire un futuro.
Qualcuno, ora, penserà che questo non centra con gli Alieni, nè con la loro ricerca o con la possibilità che ci trovino loro. E invece si. Dobbiamo spostare il limite. Iniziare a muovere passi concreti nello spazio, anche se all'inizio azzarderemo, perderemo delle vite umane, mezzi, ecc...
Nella storia dell'umanità nulla è avvenuto senza pagare un prezzo. Ma poi i vantaggi ci sono stati per tutti. E invece a me pare che oggi nessuno sia disposto a fare un gesto se non ha prima una misura di quel che dovrà spendere, del tornaconto, ecc...
Non so se avete compreso il mio punto di vista. |
sono pensieri che condivido pienamente, ma mi domando, tu cosa sei disposto a fare per tutto ciò, tu cosa stai facendo in merito?
se le tue sono solo parole direi che non servono a nulla e a nessuno.“Non interrompere mai il tuo nemico mentre sta facendo un errore.” |
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Inviato: Lun 17 Set, 2007 14:36 Oggetto: |
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jabbafar ha scritto: | jakken ha scritto: | quello che penso è stato espresso benissimo da paolo saltamonti.
Aggiungo un riflessione...
Io credo che sia doveroso, per tutta l'umanità, cercare di compiere un concreto passo nella ricerca.Intendo ad ampio raggio. Benissimo per la ricerca di altre forme di vita, ma anche di luoghi prossimi a noi(in primis Marte) dove si possa costruire un futuro.
Qualcuno, ora, penserà che questo non centra con gli Alieni, nè con la loro ricerca o con la possibilità che ci trovino loro. E invece si. Dobbiamo spostare il limite. Iniziare a muovere passi concreti nello spazio, anche se all'inizio azzarderemo, perderemo delle vite umane, mezzi, ecc...
Nella storia dell'umanità nulla è avvenuto senza pagare un prezzo. Ma poi i vantaggi ci sono stati per tutti. E invece a me pare che oggi nessuno sia disposto a fare un gesto se non ha prima una misura di quel che dovrà spendere, del tornaconto, ecc...
Non so se avete compreso il mio punto di vista. |
sono pensieri che condivido pienamente, ma mi domando, tu cosa sei disposto a fare per tutto ciò, tu cosa stai facendo in merito?
se le tue sono solo parole direi che non servono a nulla e a nessuno. |
Partiamo dal presupposto che non stiamo parlando di raccolta differenziata, di risparmiare energia elettrica, di non inquinare; quindi di cose a cui posso contribuire direttamente(e nel mio piccolo lo faccio).
Detto ciò, gli enti (NASA, ESA,ecc...), le amministrazioni che le gestiscono, le nazioni che le hanno partorite, hanno il compito (dato che hanno/avranno i mezzi) di guidarci... di fare il passo.
Oggi, e non scherzo, se mi chiedessero di unirmi ad una missione che parte, chessò, per Marte... una spedizione senza rete di salvataggio, al buio(anche se sarebbe meglio in penombra... tanto per potermi godere anche qualcosa), io ci andrei senza batter ciglio. Davvero.
Ma...
Esploratori/marinai partirono con le loro navi per mari che non conoscevano, in mano cartine con su disegnati mostri(e altre caxxate), con l'unico fine di trovare terre solo ipotizzate. Non è che un giorno un cuoco prese una zattera e andò per mare a cercare alghe fresche invece d'insalata, e visto che c'era si disse che poteva cercare anche altre terre...
Mi sono spiegato?
Uomini di mare per mestiere e passione furono i primi, non quelli che forgiavano spade.
Allo stesso modo, è chi studia e opera in ambito scientifico a imprimere la spinta; non l'elettromeccanico, la casalinga, ecc... ovvero gente che come me può avere passione e idee campate per aria, solo quelle...
Io sono convinto che gli astronauti(i marinai moderni che dovrebbero navigare nell'oceano Universo) non ci penserebbero su due volte a dire si ad una missione che li porti su Marte.
Ma, come ben saprai, ci si blocca sempre. Ed è per i costi, per il non sapere quel che si troverà, per altre priorità definite primarie dai governi.
Cazzarola, chi esplora non sa cosa troverà, al massimo ipotizza... altrimenti che caxxo asplora a fare?
Non so se ho chiarito il concetto. Io mi posso pure proporre... ma non posso partire con la mia bicicletta/moto/auto, a propulsione nucleare, dal giardino di casa mia... |
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cateye10
«Qwisatz Aderach»
Messaggi: 14825 Località: Floating in hyperspacial sound
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Inviato: Lun 17 Set, 2007 14:49 Oggetto: |
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paolo saltamonti ha scritto: | e poi c'è sempre la botta di culo! Insomma io ho buone speranze che presto qualcosa si troverà... o ci troverà |
penso che nella teoria dei grandi numeri, la botta di culo sia l'unica cosa veramente fondamentale!!!!ehehehe
CiauzzzzzzzzzzzzzzVi Veri Veniversum Vivus Vici
"Uomo che litiga con vacca sul muro e' come treno senza rotaglie: non va da nessuna parte"
Non provare mai a spiegare il computer a un profano. E' più facile spiegare il sesso a una vergine. |
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Inviato: Mar 18 Set, 2007 22:38 Oggetto: |
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jakken ha scritto: | quello che penso è stato espresso benissimo da paolo saltamonti.
Aggiungo un riflessione...
Io credo che sia doveroso, per tutta l'umanità, cercare di compiere un concreto passo nella ricerca.Intendo ad ampio raggio. Benissimo per la ricerca di altre forme di vita, ma anche di luoghi prossimi a noi(in primis Marte) dove si possa costruire un futuro.
Qualcuno, ora, penserà che questo non centra con gli Alieni, nè con la loro ricerca o con la possibilità che ci trovino loro. E invece si. Dobbiamo spostare il limite. Iniziare a muovere passi concreti nello spazio, anche se all'inizio azzarderemo, perderemo delle vite umane, mezzi, ecc...
Nella storia dell'umanità nulla è avvenuto senza pagare un prezzo. Ma poi i vantaggi ci sono stati per tutti. E invece a me pare che oggi nessuno sia disposto a fare un gesto se non ha prima una misura di quel che dovrà spendere, del tornaconto, ecc...
Non so se avete compreso il mio punto di vista. | sono molto d'accordo le società che cessano di avere una frontiera da oltrepassare segnano in quell'esatto momento l l'inizio del declino" La verità resiste in quanto tale soltanto se non la si tormenta. " |
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Vicky
«Vorlon»
Messaggi: 985 Località: Il paese dei gabbiani
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Inviato: Mer 19 Set, 2007 22:02 Oggetto: |
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paolo saltamonti ha scritto: | le società che cessano di avere una frontiera da oltrepassare segnano in quell'esatto momento l l'inizio del declino |
Esattamente, Paolo... Come Star Trek ha detto, bisogniamo New Frontiers...
Vicky
(Nonostante, i libri con questo titolo, non sono buono!)
VickyGrazie a Dio, sono cristiana...
(\__/)
( o.O)
(")_(") |
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